Gli occhi erano tutti puntati su di lui, anche i flash. La prima apparizione pubblica del principe Harry dopo il lancio di quella che molte testate inglesi hanno definito “nuclear bomb” avrebbe fatto tremare i polsi a tutti, ma lui è stato disarmante. Tutto solo, senza la moglie-sostegno Meghan Markle a quasi 6000 km di distanza in Canada, se l’è cavata fin troppo bene. Nelle settimane prima dell’annuncio che la coppia avrebbe lasciato la vita di corte per dedicarsi solo ai propri progetti, dall’altra parte dell’emisfero, qualche testata aveva già previsto qualcosa attraverso il loro linguaggio del corpo.

A inizio gennaio il Mirror inglese, mentre i due erano in visita all'Alta Commissione canadese a Londra, aveva fatto notare che non potevano fare a meno di tenersi per mano, ma che lo facevano in un modo che andava molto oltre un “semplice segno d’affetto”. Analizzando qualsiasi foto, l'esperta di linguaggio del corpo Judi James sulla ITV sudafricana indicava tanti altri piccoli segni, lei che di tanto in tanto gli sfrega la mano sulla schiena come per volerlo incoraggiare a intraprendere una grande impresa, lui che le tocca un braccio. L’esperta aveva rivelato che dopo i primi tempi in cui la loro prossemica in pubblico denunciava un filo di disagio, ora i loro “rituali tattili” sono cambiati e aumentati e il messaggio che vi si legge è più di conforto reciproco, che di confidenza fisica.



Ma ora che il principe Harry si è ripresentato nella tana del lupo da solo, cosa denunciano i suoi movimenti? Sappiamo che deve aver subito – fieramente, non c’è dubbio – una lavata di capo dalla famiglia. Si è ritrovato contro il nonno, il principe Filippo, furioso, e poi anche il padre, il principe Carlo, che invece era sembrato essersi avvicinato molto a una forma di simpatia per la nuora. Così come per un conclave papale, nessuno saprà mai cosa si siano detti fra quattro mura a cui non hanno provato ad accedere nemmeno i membri dello staff. Si sa l’esito dell’incontro, l’annuncio di un periodo di transizione verso la soluzione di indipendenza a cui i due sposi vogliono approdare. E sia. Sicuramente la royal family punta ad aspettare che il rampollo in fuga provi a ragionare a mente fredda, invece di cedere all’entusiasmo e al gusto di rompere gli schemi. E se non succederà, pazienza. Per ora si è prestato all’ultimo impegno ufficiale alle “dipendenze” della famiglia, termine non così sbagliato visto che la sua decisione comporta il taglio dell’assegno annuale di circa 4 milioni di euro che gli spettava di diritto. Il duca di Sussex (ancora per quanto?) è infatti (ancora per quanto, bis?) il patrono della Rugby Football League, ed è stato presente ai sorteggi a Buckingham Palace, visto che il Regno ospita la Rugby League World Cup 2021 dal 23 ottobre al 27 novembre 2021 in 17 città. Le sue movenze lo mostrano apparentemente tranquillo e sicuro.



Ma in una foto fa il gesto di allargare le braccia accompagnato da un movimento verso sinistra della testa. Il primo significa apertura, comunica un atteggiamento fiducioso e costruttivo. Ma è anche vero che ai membri della famiglia reale viene insegnato a non assumere mai pose che comunichino insicurezza. Mai visto qualche Windsor con le braccia conserte e ingobbito? A lasciare perplessi è la posizione del collo. Nel linguaggio del corpo, questo può essere un segno di debolezza, di “sottomissione animale” perché inclinandolo si mostra una parte vulnerabile, su cui un “morso” può essere letale. Le cose, parlando molto terra terra, possono essere solo due: Harry si sente così sicuro di sé da comunicare inconsciamente “non vi temo, non avrete mai il coraggio di azzannarmi”, oppure sta dicendo ai sudditi “okay, l’ho combinata grossa, se volete sbranatemi”. Non è certo finita qui...