Prima o poi doveva succedere: Maha Vajiralongkorn, lo stravagante re Rama X di Thailandia al centro del sospetto lockdown più orribile del mondo, si sta mettendo nei guai. L’avevamo lasciato in Germania dove, invece di stare col suo popolo, era fuggito a marzo per occupare un intero albergo in Baviera che ha riservato a sé, alla sua corte (circa 100 persone) e al suo harem di 20 donne. Stra-milionario, si è portato quasi tutti tranne la moglie Suthida che ha preferito un hotel in Svizzera. Nonostante fossero tutti rintanati lì dentro, e nel frattempo il mondo avesse altro a cui pensare, le notizie di gravi violazioni dei diritti civili che il sovrano sta praticando come se si trovasse in una terra di nessuno sono fuoriuscite lo stesso, in modo anonimo. Considerato il passato sempre sopra le righe di re Rama, è facile crederci. Ora che la stretta delle quarantene si sta allentando, però, le cose cambiano e i tedeschi non sono disposti a restare indifferenti alle voci di torture, umiliazioni, persino dei morti che stanno accadendo in casa loro.


Sono iniziate quindi le prime proteste da parte degli attivisti della Pixel HELPER Foundation, con la prima denuncia contro re Maha Vajiralongkorn. La denuncia all'opinione pubblica è basata sulle informazioni che alcuni membri del personale che lavora per il re in Baviera, in questo momento hanno fatto fuoriuscire a rischio della loro incolumità. Pare che i membri del personale tailandese, al servizio del re nell'hotel, se commettono anche un piccolo errore vengano picchiati e frustati. Inoltre, il re si divertirebbe a filmare le tortura per riguardarsi i video “in relax”. “Gli piace vedere le persone che soffrono", hanno riferito i dipendenti. Sperando che anche il governo tedesco, e la comunità internazionale, intervengano al più presto per verificare cosa sta succedendo al Grand Hotel Sonnenbichl, forse si può dire che la concubina scaricata lo scorso ottobre dal re che ne voleva fare la sua seconda moglie restaurando la bigamia, si è salvata...