Qualcuno potrà obiettare che, okay, ci sono problemi più importanti in questo momento. Eppure la vicenda della fuga dalla Corona del principe Harry e di Meghan Markle, anche detta Megxit, sta prendendo dei contorni quasi educativi, uno strumento da adottare con quel tipo di figli ultratrentenni che cercano lavoro sperando di non trovarlo e battono cassa dai genitori quando arrivano i weekend e le vacanze estive. Riassumendo, quando i due duchi di Sussex hanno deciso di camminare con le loro gambe, di dimettersi dal ruolo di membri senior della famiglia reale, rinunciando a uno stipendio che i contribuenti britannici gli versavano per svolgere incarichi istituzionali che portano prestigio al regno, è subentrata la regola per cui devono restituire agli ex sudditi la somma di 2,4 milioni di sterline, circa 2,7 milioni di euro, servita per adattare la residenza di Frogmore Cottage alle esigenze eco bio di cui sono paladini (i restauri sono andati anche un po' oltre quel tipo di regole, con l'abbattimento di scale e muri, ma pazienza) e pare che la coppia non avesse pensato a questo dettaglio, prima di fare il grande annuncio.

In poche parole, Harry e Meghan, pronti a investire sui progetti charity (il defunto Sussex Royal diventato Archwell), sulla casa a Los Angeles, sulla sicurezza che deve seguirli ovunque e tutto il resto, ma senza una precisa entrata economica in vista, non avevano messo in conto la spesa di un rimborso restauri e, beh, non se la potevamo permettere. I due, essendo comunque membri dell'aristocrazia britannica, hanno bisogno di un punto d'appoggio nel Regno Unito, questo è ovvio. Frogmore Cottage è la loro residenza ufficiale come duchi di Sussex, quella assegnata loro dalla regina insieme al titolo, e se vogliono mantenere il titolo non possono ridarla indietro e optare per un più economico appartamentino tre camere e cucina a Londra. Per cui se ne devono anche sobbarcare la manutenzione di tasca loro, oltre a rendere i soldi del restyling. Pare ci sia stato un momento di imbarazzo concreto, quando si sono fatti i conti.

In un primo momento, Harry ha pensato di poter pretendere che qualcuno, prima il governo canadese, poi i contribuenti britannici, continuassero a pagargli almeno la scorta in quanto membro della famiglia reale presente nella linea di successione del trono - sesto, un po' bassino - e perché , come ex ufficiale dell'esercito in prima linea, ha ricevuto delle minacce. Ma non ha funzionato. C'è già stato, quindi, un momento in cui la coppia ha temuto di rimanere senza soldi. Una sensazione che probabilmente sarà già capitata a Meghan, abituata alle vita vera, ma mai, mai, e poi mai a Harry. Cosa hanno fatto a quel punto? Si sono spostati dal Canada alla ancora più costosa Los Angeles e lì, il presidente Trump gli ha fatto sapere molto chiaramente che non avrebbe dato loro alcuna scorta. Non rimaneva che ingaggiare della body guard a loro spese. Costo previsto: 4 milioni di dollari l'anno. Più di quello che Harry percepiva come stipendio col Sovereign Grant a cui ha rinunciato.

All'improvviso, invece, Harry e Meghan hanno iniziato a ripagare a rate il debito dei restauri di Frogmore Cottage, prima rata ad aprile scorso. Come hanno fatto? In parte è già noto: il principe Carlo, preoccupato per l'incolumità del figlio e del nipotino Archie, si è fatto avanti per sobbarcarsi la spesa della sua security. Tolta dal bilancio questa pesantissima voce, i duchi di Sussex hanno annunciato che avrebbero reso i soldi dei contribuenti britannici. Poi, però, Carlo gli ha anche elargito denaro a sufficienza per vivere un primo anno a Los Angeles, in attesa che si "trovino un lavoro" (Hollywood non si sta sbracciando nemmeno per scritturare Meghan, a quanto pare). Peccato che anche i soldi del papy erede al trono siano, alla fine, soldi dei contribuenti. Carlo gli ha praticamente devoluto a tempo indeterminato tutto il suo Sovereign Grant (2,6 milioni l'anno) e parte dei ricchi contributi che gli versa il ducato di Cornovaglia (28,7 milioni l'anno). Con l'aggravante che mandandoli al figlio negli Stati Uniti, vengono spesi lì invece che entro i confini del Regno Unito, fertilizzando l'economia locale. In breve, i sudditi britannici stanno attendendo che Harry cambi idea e torni sui suoi passi, ma se non dovesse succedere, quanto tempo trascorrerà prima che comincino a irritarsi per questa situazione?