Data cerchiata sul calendario, 22 agosto 2020. Il giorno in cui per Britney Spears si rinnova il dodicesimo anno della conservatorship ma non sotto l'egida del padre Jamie Spears, dal 2008 tutore supremo di ogni mossa di carriera della popstar. Stavolta il cambiamento potrebbe arrivare davvero. Le news su Britney Spears rimpolpano i gossip alert perché la cantante ha espressamente richiesto che non sia più il padre il suo tutore legale, il controllore delle sue finanze e dei suoi movimenti giorno per giorno. In un documento depositato al tribunale di Los Angeles e arrivato alla redazione del Los Angeles Times, Britney Spears ha esplicitato la sua volontà: ok alla conservatorship ma di Jodi Montgomery, tutor professionista che dallo scorso settembre ha sostituito temporaneamente Jamie Spears per motivi di salute. Britney Spears "si oppone fermamente" al ritorno ufficiale del padre quale tutore della sua persona e preferisce di gran lunga Montgomery. "Siamo giunti al punto in cui la tutela deve essere cambiata notevolmente, per rispetto dei cambiamenti avvenuti nella sua vita attuale e dei suoi desideri" ha motivato l'avvocato di Britney Spears Samuel D. Ingham III. Che ha comunque specificato che Britney ha il diritto di richiedere la fine definitiva della conservatorship, qualora lo volesse.

È l'ultimo di N capitoli scritti/analizzati/commentati sulla salute di Britney Spears, un trattato che inizia con il mental breakdown dell'annus horribilis e si sviluppa tra tribunali, video su Instagram, proteste social e una sensazione di inquietudine che attraversa un decennio di pop culture per immagini. Il New York Times si è scomodato nel 2019 con un pezzo dal titolo chirurgico: When Britney Spears Posts on Instagram, a Thousand Conspiracies Flower. Cristallina realtà: l'account Instagram di Britney Spears non sembra affatto l'IG di una star del suo calibro. Sì, ok, ognuno è libero di gestire i profili social come vuole, ma per le celebs esistono degli standard non scritti, solitamente molto alti, tra cui ogni tanto fa capolino il no make up selfie o la foto meno patinata. A confronto con la gallery di plastic pics di Beyoncé, il profilo della cantante di Oops.. I Did It Again è tremendamente diverso. E inquietante, aggettivo ricorrente in questa storia. Britney è sempre in casa, non la si vede mai in giro, a fare shopping o viaggi. Tutto si svolge all'interno di quattro mura, per quanto lussuose. E i contenuti sono ugualmente creepy: le mini clip di Britney che balla da sola, improvvisa una passerella, dipinge sul terrazzo, fa workout, hanno un pessimo editing. Troppo amatoriali. Una GIF umana di espressionismo art brut, chiosa il NYT. Che alimenta teorie del complotto: perché i video -ma anche le foto- sembrano/sono costantemente riciclati? Chi la filma? Cosa ci sta davvero comunicando Britney Spears con questi video? È davvero lei a gestire il suo IG o ce lo sta facendo credere? Chi è che controlla Britney Spears? Lei stessa, oggi donna di 38 anni e professionista navigata che, memore dei problemi avuti in passato, richiede semplicemente un aiuto extra per gestire finanze e impegni? O è la vittima di una sorta di regime restrittivo delle sue libertà personali e professionali, come accusano fan e sostenitori?

Gli interrogativi di oggi sono l'evoluzione 4.0 delle domande che aleggiano sull'intera carriera della pop princess, come ha analizzato puntigliosamente Vox in un lungo approfondimento, e raggiungono il loro culmine nel movimento di liberazione di Britney Spears, esploso sui social grazie al dissacrante Saint Hoax e al più celebre profilo di fashion police Diet Prada. Il Free Britney Movement ha riassunto la situazione attuale di Britney Spears pigiando sull'urgenza: dal 2008, anno di inizio della conservatorship del padre, Britney ha pubblicato 4 album in studio, fatto 3 tour mondiali, 4 anni di residency a Las Vegas, lavorato come giudice nell'edizione americana di X Factor, dato licenza ad una linea di profumi e lingerie. Net worth attuale di Britney Spears: 58 milioni di dollari. Discreto patrimonio derivato da un carico di lavoro notevole per una persona cui è stata imposta una tutela legale per problemi di salute mentale. Secondo i fan, i termini della conservatorship costringono Britney a chiedere il permesso per fare qualunque cosa, dall'uscire di casa a votare, dal fare post sui social senza approvazione (e da qui parte il corto circuito degli strani video su IG, e dell'uso delle emoji "sbagliate" che rivelerebbero quando Britney non cura personalmente i contenuti) al vedere i figli oggi adolescenti. Anche loro entrati in scena, nel 2019: Jayden e Sean Federline hanno iniziato a parlare apertamente sui social delle condizioni di vita della madre. E proprio una discussione face-to-face molto accesa tra Jayden e il nonno Jamie Spears ha portato l'uomo a lasciare temporaneamente il posto di tutore di Britney Spears a favore di Jodi Montgomery, pur essendone ancora l'amministratore. L'avvocato della popstar ha parlato di una tutela legale in tre fasi: dopo la prima del triage (relativa ai due anni dopo il collasso nervoso) e la seconda del ritorno controllato sulle scene del successo, la terza sarà quella del cambiamento. I termini stretti restano privati. Ma il caso Britney Spears è un groviglio più che mai aperto.