La justice league, in un certo senso, l'ha aiutata davvero. E oggi Gal Gadot parla di Joss Whedon con una serenità che qualche tempo fa le sarebbe stata impossibile. L'attrice di Wonder Woman è tornata sull'argomento più delicato per i fan della saga di Justice League, che abbatte le barriere professionali e entra nella vita privata. L'abuso di potere sul set, operato dal regista Joss Whedon, durante le riprese del film che avrebbe dovuto donare un contesto alla sua eroina principale. E che invece è stato un vero incubo personale e professionale per Gal Gadot, che nell'intervista rilasciata a Elle USA affronta il ricordo: "Tremavo come una foglia appena è successo. Devo dirlo, alla Warner Bros si sono subito mossi. Ero inebetita, non puoi mai credere a quello che ti hanno appena detto. E se lo dice a me, ovviamente lo dice anche ad altre persone, ho fatto solo quello che credevo andasse fatto, ovvero dire alle persone che non va bene" racconta Gal Gadot. "Lo avrei fatto anche se fossi stata un uomo. Ma lui mi avrebbe detto le stesse cose se io fossi stata un uomo? Non lo so. Non lo sapremo mai" ha aggiunto l'attrice. "Mi ha scioccato il modo in cui si è rivolto a me. Comunque, è andata". Ma cosa è successo tra Gal Gadot e Joss Whedon? Ricostruzione rapida dei fatti: nell'aprile 2021, un report di THR scoperchia l'inferno professionale vissuto dall'attrice di Wonder Woman sul set del film Justice League. Di cui era regista, sceneggiatore e autore Joss Whedon, già deus ex machina di serie tv come Buffy l'ammazzavampiri o Angel."Gal aveva molti dubbi sulla versione rivista del film, soprattutto questioni relative al suo personaggio, più aggressivo di quello in Wonder Woman. V0leva che fluisse meglio tra i due film" si legge nel report. Ma a quanto pare, Whedon non era dello stesso avviso: il regista ha minacciato l'attrice di rovinarle la carriera, costringendola a recitare battute che non sembravano adatte, e ha screditato continuamente il lavoro del film precedente, affidato alla regista Patty Jenkins. Tra le fonti più scioccanti, quella che riportava il comportamento abusivo di Whedon sul set: "Le diceva che era lui l'autore, che lei doveva stare zitta e dire solo le battute, e l'avrebbe fatta sembrare incredibilmente stupida nel film". Gadot parlò con i responsabili della casa di produzione, la Warner Bros, che chiesero un incontro con la stessa attrice, la ex regista Patty Jenkins e l'allora capo della casa produttrice Kevin Tsujihara. Le accuse a Joss Whedon per il suo comportamento tossico sono state confermate anche da Ray Fisher, coprotagonista di Justice League, e da altri attori che hanno lavorato con lui nel corso degli anni. Whedon, che si è sempre dichiarato innocente, è stato contattato da diversi media statunitensi per un commento alle ultime parole di Gal Gadot oggi, ma non ha voluto replicare.