James Dean morte, film e storia vera: 61 foto in ricordo dei suoi 86 anni
24 anni, 8 film, 2 anni da star e 61 da mito bastano a rendere Dean l'attore più iconico che Hollywood ricordi. Imitazioni: bandite.
C’è una foto molto bella di James Dean ambientata al Ciro’s Nightclub di Los Angeles: James Dean stringe Ursula Andress con molta tenerezza. È il 29 agosto del 1955, 30 giorni prima della morte di James Dean che l’8 febbraio 2017 avrebbe compiuto 86 anni. Domanda banale per un attore non banale: come muore James Dean? In un incidente d’auto. Su un’auto che poi da Porsche 550 Spyder diventa la Porsche di James Dean. Ma prima di quel 29 agosto, poco prima di quell’ultima foto ufficiale a fianco di Ursula Andress, amica di Hollywood non di vita, ci sono stati i 24 anni più intensi di un ragazzo cresciuto tra una guerra mondiale, una potenza mondiale (quello che stava divenendo il cinema) e una moda mondiale (lo stile di James Dean tutto jeans, compreso ciuffo cotonato). James Dean che in molti vogliono accanto a Marilyn Monroe - e come non poterlo desiderare visto che nel 1955 sono entrambi all’apice: James Dean in Gioventù Bruciata, Marilyn Monroe in Quando la moglie è in vacanza. James Dean che, invece, ha solo 24 anni e non ha da dare in pasto la sua vita a Hollywood. Salvo per la relazione del 1953 con Anna Maria Pierangeli: relazione finita perché Dean non era un bravo cattolico (non era affatto cattolico, viene da una famiglia di quaccheri ma non ne abbraccia il credo). La signora Pierangeli mette all’indice l’attore più iconizzato della storia del cinema americano: e la figlia sposa un altro. James Dean a differenza di altri giganti di Hollywood rimane un’icona con il viso immerso nell’ingenuità (anche quando si "vende" per tormentato): a differenza di Clark Gable incravattato James Dean indossa i jeans, a differenza di Paul Newman James Dean non ha gli occhi azzurri a recitare su tutto. Eppure James Byron Dean nato a Marlon Indiana (che torna famosa nel cinema grazie a un cartoon, The Garfield Show), orfano di madre a nove anni, “collocato” da parenti in una fattoria e poi in California dal padre e dalla matrigna, con soli otto film in cinque anni dà tutto quello che Hollywood (si) aspettava. Di base James Dean non ha neppure recitato in otto film: spesso non è stato accreditato, salvo poi inanellare tre capolavori di fila e uscire vincitore morale di una generazione post-bellica e pre-Vietnam. In un anno e mezzo ('54 e '55), infatti, porta a casa tre classici: La valle dell’Eden di Elia Kazan, Gioventù bruciata di Nicholas Ray e Il Gigante di George Stevans. Paul Newman impiega 30 anni per ottenere un Oscar (alla carriera) James Dean in un anno porta a casa due candidature: entrambe postume, nel 1956, quando Dean è morto da cinque mesi.
James Dean e Steve McQueen: quando muore James Dean il mito del ragazzo problematico che corre in auto, salta dalle piscine altrui con quel giacchino rosso e spacca vetri di bottiglie (alias Jim Stark eroe di Gioventù bruciata) viene subito tenuto in vita da Steve McQueen, altro gigante di Hollywood che dalla pellicola porta (quel)lo stile di vita sulle autostrade americane (e poi in pista lui che corre, come l’amico Newman). Ma come ha fatto James Dean a centrare l’obiettivo ridefinendo lo stile dell’attore arrabbiato rispetto all’attore noir di Hitchcock, Cary Grant? Perché appena maggiorenne stringe tra le mani il simbolo dell’America che consuma e produce, ovvero è testimonial della Pepsi Cola. Quello che il sogno americano dà il sogno americano toglie: e lui poco dopo si trova a fare il parcheggiatore. Ma, ma: a New York le cose vanno molto meglio, specie quando conosce Lee Strasberg e la filosofia dell’Actors Studio. Sono gli stessi anni in cui si forma una seconda biografia a sfondo omosessuale accanto al mito di James Dean: il primo ruolo che recita a Manhattan è The Immortalist tratto dalla storia di un amore omosessuale del romanzo di André Gide. Poi sarà il suo migliore amico di sempre, William Bast, ad affermare che lui e Dean ebbero una relazione intima esplosa durante i tempi della Ucla University. Evita il servizio militare dichiarandosi omosessuale per poi correggere il tiro (forse) a fronte degli Studios omofobi «Non sono omosessuale, ma non ho neanche intenzione di vivermi la vita con restrizioni». James Dean incidente o suicidio? Incidente sulla strada, la stessa strada che avrebbe portato James Dean a corre una gara automobilistica a Salinas in California: Dean non avrebbe dovuto guidare visto che l’auto era trainata per la gara. Invece sale al volante. Quel 30 settembre 1955 prima viene multato per aver superato il limite di velocità, poche ore dopo un frontale con un suo quasi coetaneo (il 23 enne) Donald Gene Turnupseed mette fine alla vita di James Dean. Le ultime testimonianze della vita dell’attore sono al montaggio a poche ore dall’incidente di James Dean: Il Gigante in cui recita a fianco a Liz Taylor, girato a Marfa, cittadina simbolo di un west texano, che vede un gigante sparire per sempre.
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