Quando Gabrielle Coco Chanel e Romy Schneider si conoscono Mademoiselle ha 77 anni e la Principessa (Sissi) ne ha 22. Sono, già, entrambe due donne distrutte. In queste foto, scattate nel 1960 nello storico atelier di rue Cambon, non ci sono solo due donne importanti, importantissime, che si guardano in tailleur bouclet e cercano di capirsi. Ci sono due donne potenti e amiche: cosa rarissima per cliché, cosa ancor più rara quando all’epoca, gli anni Sessanta, si fa a gara per vestire le dive di Hollywood. Ma questo non è un incontro quale sarebbe potuto essere un Hubert de Givenchy che veste Audrey Hepburn. Qui ci sono due donne che hanno traumi e lutti da celare sotto al vestito, che hanno una sinergia inaspettata. Che scoppia come un colpo di fulmine. A dispetto delle teorie anagrafiche.

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Quando Romy Schneider arriva alla corte di Coco l’attrice austriaca si è appena lasciata alle spalle la corte asburgica set - per quattro anni - di Sissi, il film con N sequel che l’ha resa da bambina intimorita gettata negli studios tedeschi (per volere di una madre-padrona) alla principessa triste che ha trovato il sorriso dopo aver conosciuto Alain Delon (amore tormentato, ma che, una volta finito le permette comunque di girare un cult con Delon, la Piscine). Coco Chanel ha già mostrato al mondo cosa una donna, sola, solissima, sia in grado di realizzare grazie a idee rivoluzionarie che partono da una lavorazione della lana, da un’ossessione per i leoni, fino a una borsa realizzata postuma e dedicata al grande amore che le ha spezzato il cuore e il futuro (Boy Chapel, che dopo anni di liaison in un solo giorno sceglierà di sposare un’altra). Romy-ex-Sissi è tormentata, ancora lontana dall’alcolismo e dalla morte precoce (a 44 anni). Mademoiselle Coco sa che le sue massime di stile, di lì a poco, verranno congelate per il vento degli anni Sessanta, la vivida Swinging London e le proteste parigine.

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Eppure, eccole, in un atelier di Moda che sembra una torre d’avorio: Coco cura le ferite di Romy (e lo farà fino alla morte nel 1971) come una grande amica sa fare: un po' zia che non giudica ma consiglia, un po' severa donna che non concede lacrime a nessuno, neppure alle amiche più care. E poi, per Romy conia la definizione che nessuna musa di stagione avrà mai: “Donna ideale”. Romy ascolta, osserva, rispetta e impara. Non è un caso che tra le foto che testimoniano il feeling tra le due ci siano quelle in cui Romy Schneider posa sul divano-alcova del celebre studio di Coco mentre legge copioni, attende le sarte, divora i libri di Gabrielle. E poi, ancora più commoventi ci sono le foto di Romy Schneider che posa sorridente sullo stesso sofa, più di 10 anni dopo quell’incontro quando l’amica Coco non c’è più. E lei non ha più una consigliera a consolarla raddrizzandole il cappello.

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