Bom dia! Oggi vi voglio raccontare l’esperienza di un inviato molto speciale di Reporter a 4 zampe. Si chiama Fringuello. È un Cavalier King Charles Spaniel e, nonostante non abbia ancora compiuto 2 anni, è già un viaggiatore esperto! Quest’estate si è avventurato in Brasile e con le sue zampette ha girato per Rio, è andato in avanscoperta dei boschi di manghi e mangrovie e delle lagune del Delta del Parnaiba. Ha navigato per ore lungo la baia di Paraty, senza dimenticare Foz Iguassu, Jericoacoara, Sao Luis e Fortaleza. A guardare le foto viene una gran voglia di partire. Ma cosa bisogna fare per affrontare un viaggio del genere?

Il passaporto per gli animali
“Per prima cosa con la mia bipede Valeria ci siamo dovuti preparare molto tempo prima – mi racconta Fringuello – e ad essere sinceri è lei che si è occupata di tutto. Io sono un esploratore e la parte burocratica non mi appartiene. So per certo però che la prima cosa di cui ci siamo dovuti occupare è stato il passaporto europeo. Io ad esempio non avevo l’antirabbica. Sono andato dal veterinario che mi ha fatto il vaccino e dopo un mese ho dovuto fare un prelievo del sangue. Di lì ci sono volute un paio di settimane per ricevere il contrassegno. Una volta ottenuto il passaporto abbiamo potuto fare il biglietto. A differenza di quello per umani io, il mio, non l’ho potuto fare tramite internet ma solo per telefono o di persona. La cosa importante è sicuramente documentarsi prima all’ambasciata brasiliana perché abbiamo scoperto che servono diversi documenti per partire. Inoltre la mia bipede mi ha detto che senza l’aiuto di un professionista che si occupa di spostamenti non saremmo mai riusciti a girare così tanto insieme per il Paese. Anche trovare alberghi ospitali non è stato immediato e in tutti i locali dove siamo andati a cena ci siamo dovuti sedere in tavoli all’aperto. È stato un po’ faticoso ma siamo andati per un periodo lungo e io mi sono davvero divertito. Ho fatto anche amicizia con dei quadrupedi locali! E, lo dico.... ho lasciato il mio cuore lì per una cagnetta brasiliana davvero speciale”!

Come ci trattano in Brasile
“Il Brasile non è particolarmente restrittivo nell’accoglienza di animali domestici. A differenza di molti paesi come ad esempio l’Australia – spiega Maurizio Bertone, titolare di Petintravel - i pets, infatti, non devono affrontare la quarantena. Valgono in generale le regole extra Cee: l’animale deve avere più di 3 mesi compiuti, non deve essere in calore o gravidanza; deve avere l’antirabbica fatta 21 giorni prima, deve avere il trasponder o microchip che lo indentifica in modo univoco e il passaporto europeo. Quest’ultimo vale a livello internazionale. Ogni compagnia aerea ha le proprie regole in fatto di trasporto degli animali, quindi è bene informarsi per tempo. C’è poi molta differenza tra fare il viaggio in cabina e quello in stiva. Nella prima ci sono limitazioni che cambiano da compagnia a compagnia riguardanti il peso e il numero di pets accettati sull’aereo o il numero di ore massimo di volo consentito per gli animali. Devono viaggiare all’interno di un trasportino omologato e anche in questo caso è bene controllare le disposizioni della specifica compagnia. Per la stiva è senz’altro più complesso perché deve essere pressurizzata, riscaldata e illuminata per la sicurezza e salute degli animali che viaggiano al suo interno. Noi lavoriamo principalmente con animali che viaggiano in stiva perché per assicurarsi il benessere dell’animale è necessario avere una conoscenza profonda delle compagnie e degli aerei. Per affrontare viaggi importanti ci vuole tempo, prudenza e attenzione ed è fondamentale affidarsi a dei professionisti che conoscano bene le normative del luogo di destinazione e che in alcuni Paesi vi posso assicurare cambiano in continuazione”.

I documenti da portare
Per far entrare in Brasile animali domestici (gatti e cani) è necessario presentare alle autorità di frontiera i seguenti documenti:

 Certificato Zoosanitario Internazionale (Czi), il Certificato Sanitario per l’esportazione di gatti e cani al seguito di viaggiatori che dovrà essere richiesto alla Asl - Servizi di Medicina Veterinaria.

 Tale certificato dovrà provare che l’animale identificato è stato visitato nei 10 giorni precedenti l’imbarco.

 Nel Certificato Zoosanitario Internazionale dovrà risultare:
Nome completo e indirizzo di residenza del proprietario dell’animale;
Nome, razza, sesso, data di nascita, dimensioni, tipo di pelo, e segni particolari dell’animale;
Paese di provenienza e destinazione dell’animale.

Nel caso in cui il Certificato Zoosanitario Internazionale non riporti chiaramente la data della Vaccinazione antirabbica, il proprietario dovrà presentare l’Attestato di Vaccinazione Antirabbica.

Nel caso in cui si tratti di prima vaccinazione questa dovrà essere fatta almeno 30 giorni prima dell’entrata dell’animale in Brasile.

Questo documento è richiesto per animali con età superiore ai 3 mesi.

Nell’Attestato di Vaccinazione dovrà risultare:
Nome completo e indirizzo di residenza del proprietario dell’animale;
Nome, razza, sesso, data di nascita, dimensioni, tipo di pelo, e segni particolari dell’animale;
Paese di provenienza e destinazione dell’animale.

Gli animali che dal Brasile dovranno tornare nei paesi Dell’Unione Europea, dovranno essere dotati di “transponder” (microchip) come da normativa ISO 11784 o allegato “A” della normativa ISO 11785.

Attenzione: In base al Decreto 6.946, del 21/08/2009, i documenti sopra elencati, rilasciati in Italia, non devono essere legalizzati dai Consolati brasiliani in Italia.

È compito del proprietario accertarsi della validità del certificato che varia da 6 a 30 giorni.

 La legislazione brasiliana non prevede che gli animali provenienti dall’estero siano soggetti a quarantena.

 Per l’ingresso di qualsiasi altro animale, è necessario richiedere l’autorizzazione al Ministério da Agricultura.

Ehi, sarebbe fortissimo conoscervi tutti! Che dite ci state? Mandatemi i vostri video a reportera4zampe@gmail.com. Tutti gli inviati a 4 zampe sono i benvenuti!

Bau Bau