Sarebbe bello bellissimo, se tutte le storie d’amore fossero a lieto fine. Sarebbe fantastico se mai nessun impedimento si ponesse fra due persone che si amano. Gli amori impossibili sono invece una faccenda di tale intensità emotiva da interessare e commuovere anche chi non ne ha mai vissuto uno. Basti pensare che una delle storie della letteratura e del teatro più famosa in assoluto è quella di Romeo e Giulietta, anche i bambini imparano presto la disavventure dei due giovanissimi amanti di Verona, forse la tragedia più nota di William Shakespeare, che ambientò in Italia lo sfortunato amore fra due rampolli delle famiglie veronesi rivali, i Montecchi e i Capuleti. E che come sappiamo, finisce in un doppio suicidio (e con noi che versiamo un secchio di lacrime ogni benedetta volta che ne rivediamo una rappresentazione). Se volete riviverla in un modo diverso, provate a vedere il film Romeo + Giulietta di William Shakespeare del 1996, diretto da Buz Luhrmann, con Leonardo DiCaprio e Claire Danes giovani, belli e struggenti. Ma anche nella vita vera ci sono relazioni sofferte e ostacolate, vissute spesso di nascosto, proprio perché sono storie d’amore travagliate, spesso letali. Per empatia, quasi le seguiamo più di quelle che si concludono con un «…e vissero felici e contenti». Proviamo a leggere queste 5 storie di amori impossibili famose sotto un punto di vista completamente diverso, vere o della finzione...

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Amori complicati: Cyrano de Bergerac e Rossana: sì, la conoscete bene, è una storia inventata, ma un ripassino è utile per affrontare uno dei casi di amore impossibile più diffuso. La celebre commedia teatrale ha infatti come protagonista lo scontroso spadaccino Cyrano, scrittore e poeta che definire “non proprio bellissimo” sarebbe un eufemismo, dato che uno dei temi della commedia verte proprio sulla lunghezza (eccessiva) del suo naso. Cosa ostacola il suo amore? Il motivo più banale, quello in cui ci identifichiamo di più: non è corrisposto. Sua cugina Rossana, per la quale ha perso la testa, è infatuata di un bel cadetto impacciato, Cristiano de Neuvillette. Le cose si complicano quando, per amore della donna, Cyrano diventa il suggeritore di lettere e poesie d’amore che Cristiano indirizza a Rossana. Rossana capirà che a scriverle tutte quelle belle parole era proprio il cugino solo quando questo è in punto di morte. Non è mai troppo tardi? Forse, a volte lo è.

Amori travagliati: Johnny Depp e Kate Moss. Era il 1994 quando la ventenne super top e il 31enne ragazzo prodigio del cinema Usa si sono incontrati per caso al Cafe’s Tobaco di New York. Un colpo di fulmine. I due diventano la coppia simbolo dell'amore anni 90. Condividono eccessi e passioni come dire, intense (come quando Johnny Depp fa a pezzi la camera del Mark Hotel dopo un litigio con lei). Per lei Johnny Depp si fa modificare il tatuaggio dedicato a Winona Ryder. Quando si lasciano i gossip al riguardo continuano tanto che Kate Moss parla ancora del periodo successivo come un incubo. Perché tutto finì? Perché l'alchimia tra loro aveva innescato un processo di autodistruzione. A vicenda. Consumo di droga e alcol e dipendenza psicologica l’una dall’altro. Un amore malato. Le loro carriere sarebbero finite nel bidone della spazzatura, e forse anche le loro vite?

Amori reali impossibili: Carlo d’Inghilterra e Camilla Parker Bowles. Più passano gli anni, più la storia strappa via strati di colpa e fa sbiadire l’etichetta di “rovinafamiglie” dall’immagine di Camilla Shand, oggi duchessa di Cornovaglia. Merito delle voci che chiariscono sempre di più come avrebbe dovuto essere lei, e non Diana, la prima e unica moglie dell’erede al trono del Regno Unito. I due si frequentavano dal 1970 e si erano innamorati subito, uniti da un’infinità di passioni in comune. Lei aveva una colpa che non sarebbe mai stata digerita a corte: aveva un ex boyfriend, e pure un anno di più del suo innamorato. La sua reputazione non era quindi abbastanza “virginale” per diventare principessa e la Corona, ancora provata per l’abdicazione di Edward per sposare Wallis Simpson, non aveva intenzione di deragliare ulteriormente dal decoro. Carlo fu scoraggiato dall’idea di scegliere lei e partì con la Marina per i Caraibi. Intanto il padre di Camilla, che voleva vederla sistemata ad alti livelli, temeva che le voci della storia con Carlo le rovinassero ulteriormente la reputazione senza che quello la sposasse mai. Forzò quindi la mano pubblicando sul Times un annuncio di fidanzamento fra lei e il suo ex Andrew Parker Bowles, all’insaputa di entrambi, costringendoli a riconciliarsi. Quando Carlo tornò trovò la frittata fatta e soffrì di mal d’amore a lungo. Nemmeno le nozze con Diana lo consolarono mai anzi, come sappiamo, la storia con Camilla riprese segretamente. Almeno, anche se alla fine e dopo tanti impedimenti, i due si sono sposati in tarda età. Come nel romanzo L’amore ai tempi del colera.

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Amori impossibili finiti male: Layla e Majnun. Mai sentiti nominare? È possibile. La storia di questi due innamorati infelici, realmente esistiti, è popolare nei paesi arabi dove è stata raccontata anche dal poeta Nizami di Ganje. Una storia così antica da non poter più stabilire quanto ci sia di leggenda e quanto sia stata modificata dal passaparola dei secoli, ma che è comunque indicativa di come gli amori impossibili siano sempre stati di grande interesse. Secondo la versione più romantica, Layla e Majnun, che alla nascita si chiama Qays, si erano innamorati da bambini, forse come pastorelli. Le famiglie hanno però preso decisioni diverse sui loro destini e non accettano assolutamente che, appena raggiunta l’età giusta, si sposino. Appena adolescenti i due ricevono l’ordine di non vedersi e parlarsi più. Qays si deprime talmente da ritirarsi nel deserto per vivere tra gli animali selvatici, che diventano la sua consolazione. Mangia poco, dimagrisce, non riesce a dimenticare la sua Layla. La gente del villaggio, incapace di immedesimarsi nel suo dolore, pensa che sia squilibrato e gli affibbia il soprannome Majnun, che vuol dire “pazzo”. Lui, intanto, fa amicizia con un anziano beduino commosso dalla sua dedizione, che gli promette di conquistare la mano di Layla dichiarando guerra alla tribù del padre di lei. L’espediente funziona, i beduini sconfiggono la tribù della famiglia di Layla, ma quando Qays/Majnun si reca finalmente a portare via la sua amata scopre che il padre l’ha già fatta sposare con un altro, pur di non darla a lui. Ai due amanti sfortunati non resta che attendere che Layla rimanga vedova, mentre Qays non prenderà mai moglie. Passa moltissimo tempo, prima che i due possano finalmente stare insieme, sono ormai avanti con l’età. Secondo una versione più tragica, lei si era trasferita lontano a seguito del marito e non si rividero mai più. Dopo la loro morte, almeno, vengono sepolti l’uno vicino all’altra, o almeno così sembra dato che la tomba di lui, identificata da alcuni versi incisi sulla lapide, è stata ritrovata vicinissima a quella di una donna. E ora potete prendere un fazzolettino per asciugare le lacrime (confessate, sono spuntate).

Amori storici impossibili: Riccardo Cuor di Leone e Filippo il Conquistatore. Sorpresi? Eppure di evidenze che questi due monarchi fossero innamorati ne saltano fuori ogni giorno di più, tanto che il The Guardian gli ha dedicato nel 2008 un ampio articolo storico, il cinema comincia a parlarne e re Riccardo figura fra le icone gay britanniche. Perché non se ne parlasse al tempo è fin troppo facile da capire: due regnanti gay nel medioevo? Naaaa. Di sovrani gay più o meno accertati ce ne sono stati molti, ma nonostante la storia racconti di molti prodi condottieri omosessuali (Achille, l’Imperatore Adriano, o bisessuali come Cesare, per dirne solo tre), non era facile, erroneamente, associarli al coraggio. Riccardo svicolava dalla moglie con maestria e le cronache riportano inequivocabilmente che lui e il Re di Francia (che dai dipinti appare anche bello) erano così vicini che "di notte il letto non li separava". Qualche dubbio è ancora avanzato da qualche storico. La vicinanza fisica fa sovrani era infatti considerata una forma di diplomazia che non aveva niente a che fare col sesso. Per cui si obietta che i due dormissero insieme come una prova estrema di fiducia reciproca. Molto più commovente pensare che questi due uomini fieri e potenti si amassero segretamente e che dovessero cercare sotterfugi per stare insieme, senza poter immaginare lontanamente che in un futuro lontanissimo avrebbero potuto addirittura sposarsi. In entrambi i loro regni.