Allora sì, facciamo subito un passo indietro e capiamo di chi, prima che "di cosa", stiamo parlando. Il ragazzo che vedete in foto si chiama Donald Glover, nato negli Stati Uniti, in California, cresciuto ad Atlanta, anni 35, rapper, autore e attore televisivo (Atlanta, la serie televisiva, è, infatti, opera sua) . Nessun senso di colpa se non vi dice esattamente tutto anche perché, ai più, è noto come Childish Gambino aka una delle voci più autorevoli, al momento, del rap (old school) americano, rivisitato sì, da autotune e argomenti presi in prestito dalla trap (affermazione da negare SUBITO), ma pur sempre un PURO. Ecco. Quest'uomo ha all'attivo tre album, qualche singolo e qualche mixtape e, se ve lo stiamo presentando con tanta delicatezza e dolcezza (dove si può) è solo perché ha da poco lanciato una di quelle mine epocali che rompono il muro del suono e poi è impossibile venirne fuori, senza perderne qualche pezzo. This is America è il suo nuovo singolo, una hit che porta dentro sé una carica micidiale di rabbia, denuncia, riferimenti, citazioni: non essendo sufficiente, a quanto pare, Childish Gambino decide di far girare il video di questa canzone a un certo Hiro Murai, regista giapponese (e americano di adozione, regista di alcuni episodi di quella Atlanta di cui Glover è il deus ex machina), nonché firma di innumerevoli videoclip della scena rap e hip-hop, ma non solo (vedi anche Massive Attack, Queens of the Stone Age, Bloc Party -"Party" epico-). Diciamolo: il pezzo di Donald è meraviglioso, ma il video non è affatto da meno, anzi: è il caso che ha portato il videoclip a 34.946.729 visualizzazioni (al momento in cui scriviamo). Denuncia, per nulla velata, dell'amara situazione statunitense, eccesso di violenza, racconto tragico della cronaca con riferimenti "di giornata", descrizione cruda dell'importanza delle armi VS importanza dell'essere umano, simbologia apocalittica (avete presente il cavallo bianco, oggetto di discussione tra biblisti? Ecco, proprio lui, compare, leggiadro, ma a tratti caustico nel bel mezzo del videoclip), richiami sarcastici, quasi come dei meme (il più creepy è Jim Crow, vero e proprio meme che prende in giro gli ex schiavi americani: nella sua classica raffigurazione ricorda MOLTO il passo base della coreografia di Childish), alla schiavitù americana. Bene, la denuncia c'è, è bella ingombrante e di spessore: Childish Gambino uccide un uomo e d'improvviso la camera si sposta sull'arma, mica sull'uomo, caduto in terra. Poco dopo stermina un intero coro: gli statunitensi (non tutti, pare) amano le armi come pochi altri, quindi, perché inquadrare l'uomo morto? E ancora: abbiamo davvero preso in prestito dal linguaggio (e dal modus vivendi) rap i "nuovi" valori, cioè soldi, donne, armi?

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Childish Gambino al Met Gala 2018

Così sembra. Donald parla di party, di gioia, di felicità e lo fa con uno sfondo amarissimo, post industriale, pure, quando poi riprende in ballo il discorso VELATO su Trump, sul razzismo, su quanto sia delicata la scena, la situazione. Di quanto sia in pericolo la nostra vita (>>>Apocalisse). Perché balla in quel modo compulsivo, feroce, psichedelico? La felicità è vera o sta solo dichiarando che siamo al punto di doverci stonare per sopravvivere in un ambiente così malsano? Questa, sotto sotto, è forse una dichiarazione d'amore per la sua terra, dolorosa, sofferente, cruda, vera. Il canto è disperato, chiede tregua, pace, lucidità. E no, non è il classico video che dimenticheremo così, in un lampo: è un capolavoro che non possiamo ridurre a un secondo posto nei trending topic di Youtube. Siccome gli strumenti attuali sono i più facili e feroci, mentre il suo video sta esplodendo ovunque, mettendo in allerta penne e sociologi di mezzo mondo, Donald Glover si veste per bene e sale le scale del MET 2018 il cui tema, vale moltissimo la pena ricordarlo, è Heavenly Bodies: Fashion & the Catholic Imagination. Sì, Donald è uno statista delle emozioni e un calcolatore argutissimo dei (suoi) tempi comici. Sale le scale dell'Olimpo della Wintour mentre il suo ballo entra nei record. Bravo, sei stato davvero bravo Mr Childish Gambino. Nella scelta delle parole affilate come coltelli svizzeri, delle micro ospitate, che vedono protagonisti un super in forma Young Thug, Quavo, 21 Savage, Lil Pump, Kendrick Lamar, tanto per citare i suoi più famosi colleghi, nella giusta tempistica nel presentare il videoclip al Saturday Night Live. Un video uscito nel pieno delle polemiche su un Kanye West revisionista circa la schiavitù (per far pace su Twitter con l'altro Donald, Trump?). Un video, appunto, uscito proprio qualche giorno prima dei bagordi del Met Gala 2018. Coincidenze? Coincidenza anche la scelta della sua giacca (ovviamente Gucci <3) all'evento. Un minuto di silenzio per la sua bravura.

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Ops, sorrt, dimenticavo: super cameo: SZA.