Scozzese DOC, classe 1970, prima donna ad essere contemporaneamente premier e capo di partito nel suo paese (il SNP, Scottish National Party, di estrazione centrosinistra). Nicola Sturgeon è una tosta, è diventata la donna più influente in politica del Regno Unito. Molto più di Theresa May, la premier britannica che con la patata bollente della Brexit cerca di barcamenarsi da un anno e mezzo nel capire le reali conseguenze di qualcosa che le è esploso in mano. Persino più influente di Jacinda Ardern, che pure sta nel Commonwealth con la sua Nuova Zelanda. Nicola Sturgeon è una donna di fatti più che di parole al vento: solida, aperta, democratica, a favore della gender equality e dei diritti civili, è femminista e ha scelto come ispirazione la l’economista scozzese (femminista anche lei) Ailsa McKay. Nicola Sturgeon news da aggiornare: è anche la prima donna ad aver dato il benservito politico a Donald Trump in visita ufficiale in Scozia. “Ho da fare”. Un impegno ufficiale preso in precedenza che non poteva di certo essere spostato per far posto ad una stretta di mano con Trump. E il fatto che questo impegno fosse la sfilata del Gay Pride a Glasgow del 13 luglio, cui la Sturgeon ha dato il patrocinio istituzionale oltre che la sua presenza fisica, è uno schiaffone morale atomico in faccia a POTUS.

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Jeans scuri, maglietta bianca con la scritta rainbow Choose Love, sneakers da passeggio e occhiali da sole bianchi, Nicola Sturgeon ha guidato il corteo per le strade di Glasgow, non lesinando su selfie e strette di mano tra gli scozzesi che le si accalcavano intorno. “Orgogliosa di aver guidato la marcia del pride di Glasgow oggi - per celebrare e riffermare i valori di tolleranza, diversità, uguaglianza, amore e rispetto” ha scritto Nicola Sturgeon su Twitter sul sul profilo ufficiale, postando la fotografia già condivisa dal SNP su Instagram.

Uno sberleffo potentissimo che il Presidente degli Stati Uniti, fresco di incontro (e gaffes) con la Regina Elisabetta, non le perdonerà facilmente. D’altronde che a Trump non piaccia la Sturgeon non è una novità, ma l’antipatia umana e politica è reciproca. La premier scozzese ha sempre criticato il ruolo politico di Trump e le sue affermazioni civili (su donne, gay, minoranze) e di certo le loro idee non si incontrano sullo stesso versante politico. O tantomeno su quello civile. E anche gli inglesi, che con gli scozzesi amano comunque scontrarsi (Nicola Sturgeon Brexit riassumibile in "prossimo referendum appena ci si capirà qualcosa"), non hanno molto apprezzato l’arrivo di Donald Trump in Inghilterra, scendendo in piazza a protestare vibratamente contro la presenza del Presidente degli Stati Uniti prima a Londra poi in giro per il Regno Unito. Ma che Nicola Sturgeon abbia preferito sostenere qualcosa in cui crede invece di incontrare Donald Trump è la mossa di disobbedienza civile e politica più forte per una primo ministro donna oggi. E la consegna ufficialmente alla storia.