E stata sicuramente una first lady impeccabile. Stile, idee, comportamento e fatti: tutto ha concorso a fare di lei una perfetta moglie del presidente. Non ultimo vivere sotto i riflettori - quelli onnipresenti e ovvii legati al ruolo - ma saper conservare una sua vita privata. Ma ancora ora Michelle fa parlare di se. Prima di tutto con l'autobiografia intima e appassionata, Becoming. La mia storia (Garzanti) uscita in "mondovisione" a novembre 2018 e poi la campagna sui social per candidarla come alla presidenza degli Stati Uniti con l'hashtag #Michelle2020.

Per ora ci limitiamo alcune delle cose che lei ha fatto e che ne fanno già la perfetta candidata per le prossime elezioni presidenziali del 2020. Almeno stando ai parecchi post sui social che a poche ore dell'arrivo del nuovo inquilino alla White House, Donald Trump, vedono Michelle Obama come la potenziale candidata alla Casa Bianca per il 2020.

1. L'orto-giardino alla Casa Bianca

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Un orto che ha già fatto la storia e che la first lady volle personalmente creare e coltivare all'interno della Casa Bianca. Un orto, come ha dichiarato la stessa Michelle il giorno dell'inaugurazione, che: «Mi riempie d’orgoglio pensare che servirà a ricordare il processo che abbiamo avviato, ma anche il lavoro che noi tutti dobbiamo completare».

La prima semina di Michelle risale al 2009 e l'ultima sistemazione a pochi mesi fa. Ora sono in molti a chiedersi se Melania Trump porterà avanti lo stesso lavoro.

2. Il discorso all'università New Hampshire nell'ottobre del 2016

Il New York Times l'aveva definito il più importante tenuto da una first lady statunitense negli ultimi vent'anni. Era il 13 ottobre dell'anno scorso e Michelle parlava a Manchester nel New Hampschire a favore di Hillary Clinton durante gli ultimi giorni della sua campagna elettorale. In quest'occasione aveva preso posizione contro Donald Trump e le sue opinioni sessiste.

«Gli uomini della mia vita non parlano e non hanno mai parlato così (…). Diciamolo in modo chiaro: gli uomini forti, quelli che sono davvero un modello, non hanno bisogno di offendere le donne per dimostrare il loro potere».

E si era schierata contro le frasi offensive che il magnate americano aveva rilasciato durante la sua campagna sostenendo che «questo non è normale, non è politica. È una sventura, intollerabile. E non importa a quale partito si appartenga, nessuna donna merita di essere trattata così, nessuno merita questo tipo di abuso».

3. La campagna Let's move contro l'obesità infantile e The school Lunch per promuovere un'alimentazione adeguata

Ha fondato Let’s Move un programma contro l'obesità infantile negli Stati Uniti promuovendo corsi nelle scuole e nelle famiglie di un'alimentazione più sana e maggior esercizio fisico.

Un'iniziativa molto importante visto che gli ultimi dati negli States parlano di un 40% di obesi tra i bambini.

Ma con molta consapevolezza e sano realismo aveva dichiarato che: «il successo della campagna dipenderà dallo sforzo di ciascuno e che nessuna raccomandazione del governo o di esperti in materia saranno sufficienti. Ma dal successo di tale campagna dipende la salute fisica della nazione».

E nel 2010 aveva lanciato The School Lunch un programma di interventi nelle mense scolastiche per vietare la vendita di cibi calorici e bibite zuccherate e fornire pasti gratuiti o a prezzi calmierati con più frutta, verdura, proteine e pochi grassi a oltre 21 milioni di bambini poveri.

Una chiara presa di posizione contro il junk food, quel cibo spazzatura che ha fatto degli Stati Uniti uno dei paesi al mondo con più obesi.

4. Uno stile sempre accurato

Mai è apparsa fuori luogo, mai eccessiva. Sempre elegante ma capace di indossare abiti che molte donna americane possono permettersi così come capi realizzati dai più famosi stilisti.

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L’abito di Versace indossato da Michelle Obama per la serata di ricevimento del premier Matteo Renzi.

A sinistra un abito di Versace indossato in occasione della cena con Matteo Renzi e Agnese Landini. A destra un abito H&M indossato durante un’intervista mattutina al The Today Show.

I suo modi cortesi ma decisi tanto da riuscire ad offuscare anche la regina Elisabetta

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Michelle Obama e la Regina Elisabetta durante una visita a Buckingham Palace a Londra.

e far ballare una danza con tanta disinvoltura la 106enne Virginia McLaurin il giorno in cui, lei e il marito, la ricevettero nella stanza ovale.

5. Programmi a favore dell'educazione femminile.

Nel 2014 ha lanciato Reach Higher Initiative, un programma realizzato per ispirare gli studenti a farsi carico del loro futuro e a completare un ciclo di studi superiore, un programma di studi al college e l'università: l'istruzione come elemento indispensabile per costruire un futuro.

In 2015, lanciò Let Girls Learn un programma per favorire l'istruzione femminile di tutto il mondo. Perché come lei stessa ha dichiarato: «Dico sempre alle mie figlie: avete una voce, e allora usatela. E direi la stessa cosa a qualsiasi bambina del mondo: se hai un'idea, non aver paura di esprimerla in classe. Se vedi un'ingiustizia, fatti sentire. Non aver paura di dire quello che gli altri non hanno il coraggio di dire».