Un soprannome da cartone animato, Coco, 15 anni e 122 giorni di vita sul calendario. Top e gonnellino bianchi sui muscoli di un'adolescente, i capelli plurintrecciati come la sua eroina che schiaccia di fronte a lei, una fascia bianca in spugna a tenerli fermi. Sotto i piedi l’erba di Wimbledon, in mano la sfera gialla del punto decisivo per la storia del tennis. Le braccia portate dietro la testa e le lacrime, copiose, che siglano la vittoria con un elegante 6-4/6-4: sul rettangolo verde Cori Gauff contro Venus Williams ha firmato il suo ingresso ufficiale negli annali del tennis mondiale. Una vittoria su quel rettangolo verde dove Venus Williams ha dominato per quello che è definito il quasi decennio "Williams" dal 2002 (quando Venus era numero uno al mondo), e durato fino al 2010. Qui Cori ha avuto la reazione più tenera, da allieva che batte la maestra ispiratrice e suo idolo su uno dei campi più importanti del mondo: un pianto automatico, liberatorio, incredulo, le lacrime che correvano ancora mentre stringeva la mano di Venus. “Mi ha detto ‘Congratulazioni’. Io le ho detto ‘Grazie per tutto quello che hai fatto. Non sarei stata qui senza di te’. Ho sempre voluto dirglielo” ha confessato l’emozionata Cori Gauff appena dopo il match. Specchiandosi l’una nell’altra, come nella migliore delle fotografie epocali, in quello che secondo molti è stato un implicito passaggio di consegne tra la 39enne Venus Williams e la 15enne Cori Gauff.

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Nella biografia di Cori Gauff le somiglianze con l’amata e sconfitta Venus non si limitano a quelle fisiche: il pattern familiare è una texture di ispirazione e copia intelligente. Papà e mamma Gauff hanno preso ciò che fecero i Williams prima di loro per coltivare la piccola tennista di casa: “Mi hanno fatto capire che era possibile, fino a quel momento non c’erano neri nello sport e specialmente nel nostro paese le ragazze afroamericane non giocavano a tennis” ha raccontato papà Gauff al Times. Lo sport da snob, da circoli, da ricchi wasp, è stato completamente rivoluzionato dalle sorelle Williams e Cori "Coco" Gauff, nutrita sin da piccola di pane e sport grazie alle carriere pregresse dei genitori (papà ex cestista, mamma ex ginnasta di atletica), lo ha indissolubilmente scelto per svelare il suo spirito sportivo. Corey Gauff si è riconvertito allenatore, tanto di playground e palla a spicchi la figlia non voleva sentirne parlare.

Quando Coco ha 7 anni la famiglia decide di trasferirsi in Florida per permettere alla bambina di allenarsi su campi da tennis migliori. E da lì la piccola tennista, appassionata di match su ogni campo, divoratrice di partite altrui, non si è più fermata: campionati juniores, sfide con bambine più grandi di lei, progressivo tam tam nei circoli dedicati che regalavano sempre più attenzione alla giovanissima e talentuosa Cori Gauff. Le vittorie di Venus e Serena Williams, il cui dominio sui campi dura da praticamente vent’anni a fasi alterne, hanno costellato l’immaginario di Cori Gauff, che ha assorbito movimenti e tecniche per indirizzare e coltivare la sua passione mista a talento naturale. E anche il suo modo di stare sul campo: alcuni dettagli della postura e delle mosse che la teenager fa in campo ricordano proprio Venus Williams da giovane. A notarlo è stata Serena Williams, sottolineando affettuosamente l’ennesima somiglianza della giovanissima campionessa con la sorella ex numero uno del mondo.

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L’occasione d’oro per Cori Gauff arriva a 15 anni: le sue prestazioni in campo le valgono la wild card per partecipare a Wimbledon. Nelle qualificazioni si scontra sul prato con il suo idolo. L'erba tradisce Venus Williams, ma non le toglie il sorriso: di fronte a sé ha la più giovane tennista ad aver raggiunto il campo principe dell’erba del tennis passando per le qualificazioni. Cori Gauff piange di gioia, Venus sorride di comprensione, i tabelloni si aggiornano con i nuovi record: Coco ha battuto il primato di età in una vittoria dello Slam, nelle mani della ex tennista Anna Kournikova dal 1996. Il record assoluto appartiene ancora ad un’altra tennista statunitense, Jennifer Capriati, esempio di talento immenso travolto dalla fama. Che Coco, nella sua determinazione, è ben decisa a non emulare. Sì, Cori Gauff ha Instagram e Twitter (naturalmente usa il soprannome, @cocogauff) ed è in tutto e per tutto una normalissima quindicenne degli anni 2010. L’unica differenza è riassunta nella frase con cui ha concluso la conferenza stampa a Wimbledon: “Quali sono gli obiettivi nella mia mente? A breve termine vincere il torneo, a lungo termine diventare la più grande”. Con la benedizione delle amate sorelle d'oro del tennis.