Non chiedetele quando deciderà se fare l’attrice o l’economista. «Domanda del secolo», risponde divertita da Parigi, dove l'attrice Fotinì Peluso sta per terminare lo scambio universitario Erasmus. «L’anno prossimo sarà l’ultimo di studi e poi proverò a dedicare del tempo solo alla recitazione, ma non escludo di volere un master in futuro». Papà italiano e mamma greca, 20 anni, è stata protagonista della fiction Rai La compagnia del cigno di Ivan Cotroneo. Prossimamente sarà invece al cinema nel film Il regno: sarà una nobildonna dell’anno mille. Ha un nome che tradisce le origini greche (significa “luminosa”), e un piglio risoluto che ci fa dire: sicuramente la rivedremo in futuro, non importa in quali vesti.

Il primo provino è arrivato per caso, cosa l’ha spinta a provarci?
Ero davanti a questo centro sociale dove si teneva il casting. Ho pensato fosse divertente, sono curiosa per natura. Da quando sono piccola, poi, sono in fissa con Marilyn Monroe, tanto che sgridavo mia madre per avermi fatta nascere mora. Mi colpiva la sua fisicità prorompente, la sua femminilità.

Cosa ricorda del primo ciak (sul set della serie Rai Romanzo famigliare)?
Ho una foto di quel momento. Stavo morendo di paura. La prima scena era con Giancarlo Giannini, un gigante. Ma ogni timore si è volatilizzato quando è partita l’azione, come quando ti fai il buco alle orecchie. Nello scatto, in realtà, si vede quanto fossi felice, perché ho un sorriso gigantesco.

Ha detto di essere molto affezionata alle donne della sua famiglia, chi sono?
Mia sorella maggiore, che ammiro per il suo carisma. Mia mamma, che da bambina pensavo fosse una maga! Mia nonna, il mio contatto con la Grecia: una parte della mia memoria sarà per sempre consacrata alle storie di famiglia che mi raccontava da piccola e a ricordare i sapori del cibo greco la prima volta che li ho provati. E poi mia zia, la sorella di mia mamma che non c’è più: ha scelto lei il mio nome.

E loro come la descriverebbero?
Direbbero che sono un raggio di sole, espansiva, determinata, ma in sunto una rompiscatole.

Chi sono le donne che ammira?
In un mondo dove ancora si crede che l’uomo sia il pilastro, ammiro quelle che dimostrano che non è così, che sono una guida per gli altri, dicono la loro e prendono posizione anche su temi delicati. Penso non sia ancora del tutto scontato nella nostra società.

Quali luoghi ha scoperto durante il servizio fotografico scattato per Marie Claire di settembre?
Torcello e Casa Andrich, un museo a cielo aperto meraviglioso. E poi le barene dove si mettono a riposare le reti dei pescatori. Non avevo idea che questa fosse Venezia.

La foto di apertura è tratta dal servizio esclusivo di Marie Claire di settembre, scattato a Venezia e alla Casa Museo Andrich di Torcello. Fotinì indossa un look Blumarine e orecchini Atelier Swarovski by Penélope Cruz Fine Jewelry. Foto Daniele Luchetti. Servizio Ivana Spernicelli. Ha collaborato Johana Kouame. Trucco e capelli Giovanni Iovine per WM Management. Skincare e makeup, Filorga. Produzione Soloprod. Si ringrazia Hotel Excelsior Lido di Venezia.