Halima è ambasciatrice di #TOGETHERBAND Goal 8: Decent Work and Economic Growth, e usa la sua piattaforma per far crescere la consapevolezza e sradicare la schiavitù contemporanea, il traffico di essere umani e il lavoro infantile.

Il luxury brand sostenibile Bottletop è stato molto discusso quest'anno, e la loro campagna #TOGETHERBAND ha contribuito alla maggior parte del rumore. Il movimento vuole stimolare la conoscenza dei 17 Global Goals e ispirare le azioni da fare per raggiungerli. I Global Goals sono una chiamata all'impegno universale per sconfiggere la povertà, proteggere il pianeta e assicurarsi che tutte le persone possano vivere in pace e prosperità entro il 2030, concepito dalle Nazioni Unite nel 2015. Ma per raggiungere questi 17 punti fondamentali, c'è bisogno di conoscenza e consapevolezza, qualcosa di molto difficile da raggiungere. La risposta di Bottletop? La campagna #TOGETHERBAND, con il lancio di 17 braccialetti dell'amicizia, ognuno rappresentativo di ogni obiettivo.

Organizzato per umanizzare i Goals, il marchio, con la collaborazione del partner UBS, sta invitando tutti a scegliere l'Obiettivo che li impegna di più, e condividerlo con qualcuno di importante per loro. Con ogni acquisto, un chilo di plastica verrà rimosso dall'oceano e il 100% dei profitti di ogni #TOGETHERBAND venduto sarà utilizzato per finanziare progetti che cambiano la vita, in modo da lavorare per raggiungere i Goals, gli Obiettivi.

Da David Beckham a Michelle Yeoh, il braccialetto #TOGETHERBAND ha conquistato alcuni ambasciatori molto importanti, e l'ultimo dei nomi di alto livello ad essersi unito alla campagna di Bottletop è quello di Halima Aden.

Per chi avesse vissuto sulla luna e non avesse sentito parlare di Halima, la modella, attivista e ambasciatrice ONU è nata rifugiata, ed è cresciuta in un campo dell'UNHCR di Kakuma, in Kenya, dopo che la sua famiglia aveva abbandonato la Somalia durante la guerra civile. È stata la prima star delle passerelle a sfilare con l'hijab. La 22enne è la definizione perfetta di "artigiana del futuro" e usa il suo potere e la sua piattaforma nel modo migliore. "Sono felicissima di annunciare che sarò un'ambasciatrice. Lo faccio perché ci sia lavoro decente e crescita economica, l'obiettivo è arrivare ai grandi zero del mondo nel 2030: zero povertà, zero fame, zero HIV, zero discriminazione nei confronti di ragazze e donne. Lo so, sono obiettivi ambiziosi, ma sono sicura che ci arriveremo".

Cosa ti ha spinta verso il progetto di #TOGETHERBAND?
Sin dagli inizi di carriera, mi sono concentrata nel mettere insieme la moda e l'attivismo. Ho sempre pensato alle collaborazioni con brand e organizzazioni che avessero i miei stessi valori e fossero in linea con i messaggi che volevo lanciare. Voglio dire, io e togetherband... boom, siamo un matrimonio perfetto, specialmente visto come sono cresciuta. Sono una bambina rifugiata e ho passato i primi 7 anni della mia vita a Kakuma. Sono una persona che lo ha visto, lo ha vissuto, ne ha fatto esperienza, lo so cosa significa avere 17 obiettivi sostenibili e cosa possa significare per le comunità che ne hanno più bisogno.

Hai rotto molti confini. Come ci si sente a sapere che molte bambine cresceranno avendoti come modello?
È incredibile. Ma anche se avessi preso una strada più tradizionale, vorrei comunque essere un buon modello, anche solo per le bambine della mia famiglia. Io la vedo così, ma ora ho molte più bambine da guidare, devo pensare globalmente adesso perché le ragazze sono ovunque. È molto emozionante. Penso sempre a come fare per ispirarle e come infondere in loro la sicurezza.

Che messaggio vuoi inviare alle ragazzine di tutto il mondo?
"Non cambiate voi stesse, cambiate il gioco", è una cosa che ho sempre detto. Le persone giuste ti accettano, ti sostengono e ti amano per chi sei, per i tuoi valori. Non ci si forza in una categoria. Credo che quando si è giovani, c'è una forte pressione verso la categorizzazione, specialmente quando si cresce con la mancanza di rappresentazione. Voglio sfidare chiunque ad essere se stesso e indossare la propria identità con orgoglio.

Perché dovremmo non aver paura di essere i primi a fare qualcosa?
Dico sempre di non avere paura di cambiare le cose ed essere innovativi, alla ricerca del cambiamento. Per cambiare qualcosa devi uscire e fare quello che nessuno ha mai fatto prima. Sono stata la prima a indossare l'hijab e il burkini per Miss Minnesota USA, poi sono tornata un anno dopo e c'erano sette ragazze con l'hijab. Non era più poco comune. Da piccola, il mio cervello non concepiva l'idea di fare la modella in hijab come adesso. Non lo immaginavo nemmeno, perché non esisteva. E quando non vedi una cosa può essere difficile visualizzarla, e ancora più difficile visualizzarti mentre la fai. Provaci. Segui il cuore. Sono felice per le ragazze che verranno dopo di me. La speranza è che sognino ancora più in grande, e ancora più folle, più di quanto abbia fatto io.

Voglio che visitino posti che io nemmeno ho mai sognato e raggiungano posizioni cui nemmeno abbiamo aspirato

Sei una luce di speranza per le ragazzine. Quanto è importante la speranza per le donne del futuro?
Credo che la speranza sia qualcosa che dovremmo avere tutti. Mia madre mi diceva sempre che la speranza è come il battito del cuore: il giorno in cui smetti di vivere è il giorno in cui perdi la speranza. È qualcosa che auguro a tutti, non solo alle donne. La mia famiglia era composta di rifugiati ma avevamo la speranza, e nessuno ce la poteva togliere. Era la cosa che ci teneva vivi. La speranza è come la vitamina C quando hai il raffreddore, un extra di cui tutti hanno bisogno.

Quale è quella cosa che ti piacerebbe cambiasse per le donne?
Solo una? Wow. Più opportunità economiche e imprenditoriali. La mia piccola comunità in Minnesota, per esempio: negli ultimi cinque anni, ho visto tanta crescita in quello che le donne stanno facendo e ottenendo. E non parlo solo di donne del vicinato. Le donne della Somalia, per esempio, sono la prima generazione di rifugiate e stanno aprendo negozi, aziende di trasporti, fanno affari, raggiungono posizioni incredibili.

C'era questa donna del mio paese, che per sette anni si metteva fuori dai negozi e regalava assaggi di una salsa che faceva. Un giorno qualcuno l'ha assaggiata, ha capito che era fenomenale, l'ha coinvolta e ora questa donna ha venduto la sua azienda, ed è diventata una storia di successo lei stessa. Ci sono delle super donne attorno a me!

Quanto è importante per noi usare la nostra voce per sostenere gli altri?
È la cosa giusta da fare e non ti toglie niente. Ti costa zero evidenziare le altre persone, specialmente chi ne ha bisogno. Quindi penso che molte più persone dovrebbero farlo. Ho bisogno di fare di più con la mia piattaforma così da mostrarlo agli altri. Dovremmo tutti batterci un po' di più, e sottolineare quando le persone e i marchi stanno facendo la cosa giusta. Questo è il motivo per cui tutti dovrebbero sostenere TOGETHERBAND. Regalatelo ai vostri cari, condividetelo, indossatelo, ditelo in giro. Ho sempre pensato che la mia carriera non sia solo mia. È mio dovere passarla oltre e ispirare le ragazze a diventare leader, attiviste, donne forti in generale, così che anche loro possano a loro volta diffondere l'idea.

Cosa possiamo ottenere se ci sosteniamo a vicenda?
Cosa sarebbe possibile? È infinito. Il cielo. Sono personalmente fortunata di avere donne forti attorno a me. Ho sempre avuto amiche forti, mia madre è l'epitome della forza. Le donne della mia vita mi hanno sempre tenuta su, mi hanno dato energia nei giorni peggiori quando ero insicura. Ho sempre voluto farlo. Voglio che Instagram sia un posto sicuro per le ragazze e le donne, che possano visitarlo e sentirsi bene.

Quello che gli obiettivi sostenibili dell'ONU rappresentano non è diverso dall'infanzia che ho trascorso nel campo dell'UNHCR. Spero che possa essere una rappresentazione corretta di Halima come persona, e non solo come modella.