Paula Carrara da bambina scriveva piccoli racconti, ma da grande ha deciso che il suo rapporto con la parola era così intenso che non bastava più la carta, aveva bisogno anche della voce e della presenza. E infatti è attrice e regista. Laureata in Docenza Teatrale all'Università di São Paulo, dal 2008 si dedica alla creazione con un approccio contemporaneo.

Che cosa puoi fare per gli altri in questo momento e condividerai per #time2share?
Pensando al territorio dell’arte e dell’espressività, mi interessa agire sulla nostra presenza, proprio ora che non possiamo essere presenti in molti luoghi e spazi. In questa stasi forzata, abbiamo la possibilità umana di coltivare l’ASCOLTO sia di noi stessi sia degli altri. Per #time2share offrirò un workshop online via Zoom dal titolo Outloud - come coltivare la voce? Vi spiegherò pratiche per migliorare la comunicazione attraverso il lavoro integrato di corpo, voce, suono e respiro. P.S. È diretto a qualsiasi persona che abbia voglia di sperimentare e di aprire gli spazi della propria voce. Basta iscriversi attraverso il form che troverete QUI o al link in bio sui profili Instagram @ppcarrara oppure @outloud_voce

Com’è nata questa tua passione?
Quando avevo 17 anni sono entrata all’Università e dopo la prima lezione sono andata dal professore e gli ho detto: ho bisogno di trovare la mia voce. Perché recitando, mentre il mio corpo era libero avevo molta difficoltà a capire dove andare a cercare la mia voce. Ho iniziato il mio percorso per avere una voce e anche il desiderio della voce.

Cosa ti piacerebbe imparare da qualcun altro?
Entrare in qualsiasi modo nell’universo del cibo e nell’alchimia del mangiare.