Alberto Tasca, ha la fortuna e la responsabilità di essere alla guida di Tasca d’Almerita, azienda vitivinicola familiare. Da 8 generazioni, da quando nel 1830 hanno acquistato la Tenuta Regaleali, nel cuore della Sicilia, la sua famiglia cerca di assecondare il volere e il sapere della Natura. Il loro obiettivo è produrre vini di qualità in modo sostenibile. Da qualche mese è anche presidente della Fondazione SOStain Sicilia, che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo sostenibile nel settore vitivinicolo siciliano.

Che cosa puoi fare tu per gli altri in questo momento e condividerai per #time2share?
Partendo dal presupposto che “cultura e coltivare hanno la stessa radice”, mia moglie Francesca, che ne è la curatrice, ed io abbiamo ideato “Cogito, un aperitivo per la mente”, serie di incontri finalizzati alla discussione collettiva di temi controversi di interesse generale. Cogito guarda la nostra realtà in termini positivi per un miglioramento continuo, per analizzare i fenomeni culturali, per creare spazi di coesione e interazione sociale, realizzare occasioni di scambio. Divertendosi. Cogito è un “defibrillatore sociale” improntato sull’ottimismo, sulla valorizzazione del Bene Comune. L’obiettivo è arrivare a un ragionamento critico condiviso, a un “pensare insieme” all’interno di spazi di confronto e crescita. Ad oggi sono stati realizzati 13 eventi e 5100 ospiti e speriamo di riprendere la rassegna al termine della pandemia. Ho condiviso con @marieclaireitalia, per l’iniziativa #time2share, una puntata di Cogito a cui sono particolarmente affezionato, che abbiamo intitolato “Piantiamola!” e che ha cercato di rispondere a queste domande: Le piante sono intelligenti? Se l’intelligenza è la capacità di risolvere i problemi, ciò significa che le piante hanno capacità di problem solving? Di questo e tanto altro abbiamo parlato con Stefano Mancuso, scienziato di prestigio mondiale, che ha condiviso la sua sapienza sul mondo delle piante, secondo lui molto più sofisticate degli animali, addirittura più intelligenti, con una capacità di adattamento superiore a quella dell’uomo. Le piante, in sintesi, sono un modello per l’uomo e la tutela e la conservazione della biodiversità è fondamentale per la vita su questo Pianeta.

Com’è nata questa tua passione?
Da molti anni sono appassionato di sostenibilità. I numeri ci dicono che stiamo andando di fronte a un “suicidio collettivo”, per cui è necessario cambiare modo di pensare, di agire, di produrre e di consumare. Per questo Tasca d’Almerita ha abbracciato SOStain, il primo programma di sostenibilità nella viticoltura siciliana, che ci consente di misurare l’impatto che ogni azione compiuta provoca non solo nei confronti dell’ambiente, ma a 360 gradi in tutto il raggio di azione. Il nostro pianeta ha bisogno di essere protetto e custodito non solo per quanto ci ha dato fino ad oggi, ma soprattutto a causa della vertiginosa crescita della popolazione mondiale. È necessario, quindi, abitarlo con rispetto e consapevolezza affinché, anche in futuro, possano essere soddisfatte le esigenze vitali di tutti. SOStain studia e ci insegna come fare.

Che cosa ti piacerebbe imparare da qualcun altro?
Come sarà il mondo tra 500 anni. Mi piacerebbe per questo ascoltare il parere di un etologo!

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