Alessandro Cinque è un fotografo italiano di 32 anni che vive a Lima, dove collabora con Reuters e porta avanti progetti personali per il Sudamerica, Ambassador Leica e vincitore del POYi Issue Reporting Picture Story 2019 e Focus on the Story Grant 2020. I suoi lavori sono stati pubblicati da The New York Times, Libèration, Marie Claire Italia, Panorama, L'Espresso.

Che cosa puoi fare tu per gli altri in questo momento e condividerai per #time2share?
Creo un incontro di due ore sul foto-giornalismo. Il workshop “One to One” è un percorso formativo e teorico in cui si parla di fotografia documentaria, di progetti personali, di crescita individuale e di cultura dell'immagine. Due ore di lavoro personalizzate per analizzare le basi della fotografia documentaria e definire un approccio strutturato alla rappresentazione di un racconto fotografico, attraverso una fotografia che diventi strumento di indagine e rilettura della storia.

Com’è nata questa tua passione?
Nasce da mio padre, anche lui fotografo. Mi ricordo che la prima macchina fotografica mi è stata regalata a 10 anni, per la prima comunione. La più grande fortuna è che la mia passione coincida con il mio lavoro.

Che cosa ti piacerebbe imparare da qualcun altro?
Sono molto curioso in genere su tutto. Non ho delle preferenze sull'argomento, ma mi piacerebbe confrontarmi con qualcuno che fa il proprio lavoro non per sopravvivenza, ma per passione