Una squadra da record a partire da tre cifre: 113. Il numero degli atleti italiani alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 è il più alto di sempre, il più ricco, il più emozionante per chi non vede l'ora di rituffarsi in altri 15 giorni di magia olimpica. Sono gioiose percentuali a scrivere la storia della delegazione italiana alla sedicesima edizione dei Giochi Paralimpici, che si svolgeranno dal 24 agosto al 5 settembre a Tokyo per la seconda volta nella loro storia, iniziata con Roma 1960, e nella quale debutteranno il badminton e il taekwondo. Avanti coi numeri: +14,4% di atleti convocati di cui più della metà sono donne, 61, a fronte di 51 uomini, tutti a caccia di podi in 16 discipline (sulle 22 complessive) per migliorare il piazzamento del medagliere di Rio 2016, quando l'Italia si classificò nona con 39 medaglie tra ori, argenti e bronzi. I portabandiera dell'Italia saranno la schermitrice Bebe Vio e il nuotatore Federico Morlacchi, che replicano felicemente il duetto tricolore di Jessica Rossi ed Elia Viviani per la cerimonia di apertura delle Olimpiadi, e sono entrambi desiderosi di piazzarsi sul gradino più alto nelle rispettive discipline paralimpiche. "Il nostro obiettivo è continuare a entusiasmare gli italiani con le storie e con le prestazioni sportive di questi fantastici atleti e confermare, con i risultati, il percorso di crescita del movimento paralimpico italiano divenuto ormai un punto di riferimento in Italia e nel mondo" ha dichiarato il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli a Rainews.

Una manciata di nomi tra i tanti partecipanti per cui tifare: sulla pista di atletica scenderanno atlete come la recordwoman del salto in lungo e dei 100 metri Martina Caironi, oro a Rio 2016, e Monica Contrafatto che nella stessa edizione conquistò il bronzo. Tornano a gareggiare i pesisti e discoboli Assunta Legnante e Oney Tapia, per il triathlon femminile a puntare ai piazzamenti c'è anche Veronica Yoko Plebani. In acqua l'Italia ha una nutrita compagine di nuotatori, la più numerosa in proporzione alle altre, e molti di loro proveranno a difendere e riconfermare (se non migliorare) i risultati di quattro anni e mezzo fa in Brasile: tra tutti, i plurimedagliati Federico Morlacchi, che dopo i tre bronzi di Londra 2012 e i tre argenti e un oro a Rio 2016 punta all'en plein nelle sue amatissime discipline tra stile libero, farfalla, rana e naturalmente i misti, e lo specialista del dorso Francesco Bettella. Non saranno da meno le nuotatrici che puntano a medaglie come Arjola Trimi, Giulia Ghiretti o Carlotta Gilli pronte a regalare grandi performance in vasca. Nel fioretto impossibile non tifare per Bebe Vio, che punta anche a migliorare la medaglia a squadre con Andrea Mogos e Loredana Trigilio. Anche il ciclismo cercherà di tenere alte le sue storiche prestazioni, affidandosi alle riconferme di Fabio Anobile, Luca Mazzone, Paolo Cecchetto e Francesca Porcellato tra crono e corsa in linea. Con un pensiero al grande assente di questa edizione, l'immenso Alex Zanardi.