Quanto spesso bisognerebbe tagliare i capelli per mantenere un hairstyle definito e definibile? Non esiste quesito di bellezza strutturato su tante variabili come questo. Dipende dal tipo di taglio, ovviamente, dalla lunghezza dei capelli, dal desiderio di aggiornamento, dalla dose di noia che la forma della propria testa produce, della necessità di massima praticità. Ma non è impossibile tracciare una probabile schedule che soddisfi le richieste, le tempistiche e le aspettative di tutte le tipologie di chiome&tagli. Tra coloro che aggiornano l'hairstyle ogni settimana e quelli che nel salone ci mettono piede soltanto due volte l’anno, esiste davvero un piano di mantenimento equilibrato che soddisfi la giusta quantità di attesa?

In media sì, che il taglio sia corto, medio o medio-lungo, il periodo perfetto per aggiornarlo è tra le sei e le otto settimane. Questo perché il capello spende quel tempo per sfaldarsi nelle lunghezze, assottigliarsi e, di conseguenza, spaccarsi. Tagli regolari quindi, permettono alla chioma di rigenerarsi, senza diventare un groviglio di doppie punte e aridità. E se il periodo di tempo che va dalle sei alle otto settimane è il break perfetto per macro-categorie, nello specifico, il tempo si restringe o dilata.

Se i capelli sono corti ogni quanto tempo è meglio tagliarli? Una volta al mese. Ma se il taglio è praticamente strutturato (tipo un carré à la Anna Wintour, per intenderci), meglio una volta ogni tre settimane.

Se i capelli sono medio-lunghi, ogni quanto tempo meglio tagliarli? Se la chioma è sana e non presenta particolari criticità (come disidratazione o secchezza), l’aggiornamento può avvenire anche ogni tre o quattro volte l’anno.

Se i capelli sono lunghi, ogni quanto tempo meglio tagliarli? Capelli lunghi = parrucchiere addio. No, anzi. Tutto dipende dallo stato del capello. Ma un aggiornamento delle lunghezze, anche soltanto due volte l’anno, è consigliabile. Per un taglio completo e pieno.