La nostra cultura ci porta a pensare che i capelli siano semplicemente una questione "superficiale" legata esclusivamente a un vezzo, a un vanto. L'argomento capelli sembra sempre rientrare in quei discorsi futili, leggeri e un po' banali...quelli da "chiacchiere tra donne". Ma se ci si ferma a riflettere - solo un secondo - e se si scava anche nelle antiche tradizioni e memorie, i capelli hanno rivestito (e rivestono) una grande importanza perché ci rappresentano, ci identificano, ci rendono unici. Parlano di noi e per noi raccontando moltissimo della persona a cui appartengono.

Pensate che per gli Indiani Navajo i capelli rappresentano la parte del corpo più vicina ai pensieri: in corrispondenza dell'attaccatura ci sono quelli più recenti, le punte invece conservano i più lontani nel tempo. Per questo per loro è importante portarli lunghi: significa avere memoria, ricordare. Immaginate se ognuno dei capelli che abbiamo in testa potesse parlare...

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Non si tratta dunque di sola apparenza, non si tratta di vanità. Stare bene con i propri capelli è importante perché i capelli non sono solo capelli, crescono al confine tra la persona e il mondo e sono la cornice che ci presenta, e ci rappresenta, svelando prima delle parole e del movimento del corpo la nostra vera personalità e diversità. Non essere contenti dei propri capelli, desiderarli lisci se sono ricci, biondi se sono neri, corposi se sono sottili può rappresentare un vero e proprio disagio. Forse è proprio a causa di questa concezione superficiale legata ai capelli e ai preconcetti legati ad essi, che c'è chi non riesce ad accettarli. È insito nella nostra società dove modi di dire, superstizioni e cliché presenti nelle varie epoche hanno visto i capelli come protagonisti, in negativo. Il disagio che nasce dal sentirsi condizionati dai propri capelli è paura del giudizio degli altri, è paura di essere etichettati e di essere vittime di Hair Shaming, temendo il giudizio degli altri e ostinandosi a voler nascondere l’unicità delle proprie teste per assecondare i luoghi comuni.

Ma c’è chi ha imparato ad apprezzare la propria diversità, ad "ascoltare" i propri capelli e a lasciarli parlare e esprimersi liberamente: perché i capelli raccontano la nostra storia. Ecco quali sono le vostre che ci avete raccontato durante il lancio della campagna #StopHairShaming promossa da Pantene con l’obiettivo di liberare la forza dei capelli di tutte le donne celebrando la loro bellissima diversità e abbattendo ogni tipo di etichetta.

BARBARA, punta su una filosofia ottimista

“Descrivono che tipo di persona sei: è il potere dei capelli oggi. Se piacciono prima di tutto a te stessa, trasmetterai un'immagine positiva agli altri"

MIRIAM, orgoglio delle ginger

“Sono fiera dei miei capelli rossi, da piccola mi prendevano in giro, oggi li esalto con onde e pettinature di ogni genere”

IRENE, una testa serena

“Puoi sentirti sicura o introversa, ma i capelli sono una comfort zone da coccolare”

FRANCESCA, ama cambiare look grazie a styling differenti

“Quando voglio farmi notare punto sui miei ricci crespi naturali, che sono un vero trend, quando invece voglio cambiare identità scelgo lo chignon”

GIORGIA, ha un’anima soft

“Il long bob con le onde rispecchia la mia indole morbida”

Ogni storia è diversa, unica. Per questo motivo Pantene ha creato un balsamo adatto alla storia di ogni donna. Per le chiome più danneggiate, il trattamento d’urto si chiama Ampolle 1 Minute Miracle, un rimedio d’emergenza che rigenera in 60 secondi. Per chi desidera un balsamo giornaliero e ha capelli spessi o crespi, c’è il balsamo 3 Minute Miracle, un trattamento intensivo ad uso quotidiano. Infine, per i capelli fini, Pantene ha ideato il Balsamo in Mousse sotto la Doccia che districa, nutre e grazie alla sua texture leggera non appesantisce.