Monica Architetto e Enzo Simeoni sono i fondatori di Elicoides Taijistudio a Milano, dove si studia e si ricerca un nuovo linguaggio nella pratica del Taijiquan e del Qui Gong, un’antica arte marziale e una ginnastica energetica di origine cinese, entrambe molto utili per il benessere psicofisico di ogni individuo, a qualsiasi età. Nel loro percorso hanno sempre cercato il dialogo con altre culture e con discipline diverse e dalle contaminazioni che si sono create è nato un “metodo Elicoides” che ha l’obiettivo di rendere accessibile a tutti i contenuti filosofici di questa arte del movimento, che esprime i principi dell’antico pensiero Taoista.

Qual è il vostro momento di bellezza?
Potremmo dire che è proprio “il momento”, un tempo nella giornata in cui si riesce ad accorgersi davvero di quello che ci sta succedendo, dentro e fuori, quando ci si può mettere in ascolto. Nella frenesia della vita la sensibilità purtroppo si spegne e non ci accorgiamo più di essere noi stessi fatti di un movimento interno che partecipa al movimento esterno intorno a noi. Ecco, quando riesci a entrare in risonanza con te stesso e con quello che ti circonda è lì che trovi la bellezza. È come sentire un’armonia. In fondo è solo la percezione della vita nella sua complessa semplicità. Sembra banale ma quando succede è un momento di pace e pienezza. Però bisogna concedersi il tempo per raggiungerlo.

Un avvenimento che vi ha reso più “belli”?
Ci succede spesso durante la pratica di Tai Chi con i gruppi: tante persone che si accordano e si muovono come un unico organismo. Si crea come un’onda potente e noi ci sentiamo un tramite, parte di un flusso a cui tutti partecipano. All’aperto e in mezzo alla natura questa percezione diventa ancora più forte. Sono momenti di grande partecipazione, al limite della commozione. Ti senti bello perché ti senti molto bene.

Cosa condividerete per #sharingbeauty?
Alcune pillole di pratica di Tai Chi Quan che tutti possono seguire. Sono gesti semplici per trovare non solo la naturale bellezza del movimento ma anche il piacere della pausa, della lentezza e dell’ascolto. Possono diventare momenti per disintossicarsi dalla fretta.

Cosa vi piacerebbe che gli altri condividessero?
Un loro momento di meraviglia, di sospensione, di leggerezza profonda in cui hanno sentito di essere parte del movimento della vita. Quando hanno percepito l’amore per la vita e la bellezza dell’abbandono al suo fluire.