"Joy by Dior esprime lo straordinario sentimento della gioia offrendoci un'interpretazione olfattiva della luce. Voglio dire che questo profumo assomiglia ad alcuni quadri puntinisti, ricchi di una tecnicità precisa ma non pesante. Ogni persona percepisce la loro luce in modo personale". Con queste parole François Demachy, Dior in-House Perfumer-Creator, descrive la nuova attesissima fragranza femminile della Maison di Avenue Montaigne che viene alla luce quasi 20 anni dopo il lancio dell'ultimo parfum pour elle di Dior, J'Adore. Abbiamo incontrato François Demachy per conoscere meglio Joy by Dior (da 67,80 euro il 30 ml), sapere com'è nata la fragranza e perché Jennifer Lawrence è la musa ideale per incarnare le sue note.

Com'è nato Joy by Dior e quanto tempo ci è voluto per darlo alla luce?
Un profumo nasce sempre da un'idea, ma siccome non siamo mai sicuri di avere una buona idea si preparano più ipotesi e proposte. Noi creatori siamo ossessionati da questo dubbio. Partiamo da diverse proposte poi si comincia a dare forma a una struttura che poi viene decorata, abbellita. Per ogni proposta poi si fanno decine e decine di prove. Prima di arrivare a una prova che si dimostrerà di successo ce ne sono almeno 99 che falliscono. Non è una scienza esatta. Per quanto riguarda la durata della lavorazione, ci sono voluti due anni dal momento in cui ho saputo il nome.

Non avete avuto problemi chiamando questo profumo Joy come l'omonima fragranza di Patou?
Patou ha accettato che usassimo lo stesso nome a patto che fosse scritto Joy by Dior.

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Courtesy photo (Christian Dior Parfums)

Su Madame Figaro si legge che Jennifer Lawrence ha scelto alcune note della fragranza...
Dopo tre o quattro mesi dall'inizio della lavorazione Jennifer è venuta in laboratorio perché penso che sia importante che se qualcuno deve indossare il profumo capisca la "cucina" che c'è dietro. Se la persona è stata inclusa nel sistema ne saprà parlare poi meglio. Le ho fatto sentire, perché volevo metterla in condizione di potere parlare lo stesso linguaggio, i diversi ingredienti e le mie proposte. E guardavo come reagiva. Le sue reazioni inevitabilmente mi hanno orientato e guidato su quello che lei apprezzava di più, i muschi.

Quindi Joy è quindi un profumo semplice, immediato e...
Con un'anima interna complicata ricca di sfumature. Io paragono questo profumo a un'opera di un movimento pittorico che si chiama Puntinismo. Da vicino si vedono tutti i puntini, se ci si allontana emerge un lavoro costruito sulla luce.

Come si rende un profumo immediat0?
Nella composizione di una fragranza devono convivere due aspetti essenziali: l'aspetto estetico olfattivo che corrisponde per esempio al concetto "il gelsomino sa di gelsomino o il fiore d'arancio sa di fiore d'arancio" poi c'è l'aspetto fisico molto più tecnico che riflette la velocità di evaporazione. Un profumo deve sapere dosare i due aspetti. Se una volta c'erano note di testa, di cuore e di fondo ben equilibrate, da qualche anno mi sono reso conto che le fragranze hanno meno ingredienti di testa e più ingredienti di più cuore e di fondo per essere più percettibili, avere più carattere ed essere percepiti istantaneamente.

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Courtesy photo (Christian Dior Parfums)

Quali sono gli ingredienti chiave di Joy by Dior?
Ci sono le stesse materie prime ma di diverse qualità. Si potrebbe dire tocchi e ritocchi. Per esempio per la rosa ci sono sia l'essenza sia l'assoluta. I muschi sono grosse molecole non molto diverse dal punto di vista del funzionamento chimico da certi ormoni. Per questo motivo non sono percepiti da tutti allo stesso modo. Per renderli più recepibili ne ho mescolati tipi diversi. Gli uomini fanno fatica a sentire in maniera consapevole i muschi. Per renderli distinguibili ho, quindi, aggiunto del legno di sandalo che ha la stessa evaporazione quindi accompagna molto bene i muschi.

Quale donna indosserà Joy di Dior?
Ho concepito una fragranza il cui carattere potesse essere percepito subito, senza dovere aspettare cinque minuti, una fragranza per una donna... giovane, bionda e spontanea come Jennifer Lawrence. Per ottenere questa spontaneità ho lavorato molto sulla scia. Per me in generale un profumo deve essere molto semplice e suscitare un'emozione e/o un desiderio in modo immediato, non deve essere intellettuale.