Il colpo di fulmine scattato tra Gabrielle Chanel e gli Stati Uniti tra il 1912 e il 1913, quando i cappelli della giovane stilista francese andavano a ruba nei department store di New York, negli anni Venti si trasformò in innamoramento grazie al successo del profumo Chanel N°5, dell'imitatissimo taglio di capelli corto di Coco Chanel e della Petite Robe Noire, quello che sarebbe diventato l'intramontabile tubino nero. Ma l'amore tra la celebre designer e gli USA divenne davvero maturo nel 1957, anno in cui Gabrielle Chanel ricevette il Neiman Marcus Fashion Award a Dallas, premio che la consacrò come la creatrice di moda con maggiore influenza del XX secolo.

Quali sono gli elementi che la portarono a ricevere un premio così prestigioso? Oltre ovviamente al suo talento innato a venire apprezzate furono le materie prime rare, accuratamente selezionate, che Gabrielle sapeva esaltare, sublimare e reinventare. Ed è proprio partendo da queste caratteristiche uniche e super qualitative delle sue creazioni che nel 2019 nasce 1957, una fragranza luminosa contraddistinta da un accordo sensuale di otto muschi bianchi, delicatamente esaltata da note floreali, accenti boschivi, mielati e cipriati.

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1975 EdP Les Exclusifs de Chanel (175 euro il 75 ml, 320 euro il 200 ml in esclusiva presso le Fragrance & Beauty Boutique e chanel.com/it) .

Negli anni Trenta (anche) Hollywood reclamava Gabrielle. Nel 1931 Coco partì alla volta di Los Angeles su invito di Samuel Goldwyn per vestire le attrici della Metro-Goldwyn-Mayer, tra cui Gloria Swanson, che diventerà sua amica. Felice di scoprire gli Stati Uniti, Gabrielle fece scalo a New York dove venne accolta con tutti gli onori. Poi fu la volta di Chicago e San Francisco. In America Coco incarnava l'eleganza à la française. I quotidiani e i magazine americani avrebbero fatto carte false pur di pubblicare una sua intervista che veniva puntualmente rilasciata dall'Hotel Pierre di New York. L'ennesima conferma del successo in America arrivò nel 1939 in occasione dell'Esposizione Universale di New York dove le vetrine Chanel, allestite con stele in cristallo scolpite su cui poggiano gli oggetti e gli accessori della maison, furono tra le più ammirate dai 44 milioni di visitatori.

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1957 è anche l’unione di due cifre importanti nella storia di Chanel: 19 è il giorno della sua nascita e 57 è il numero della strada a New York dove si trova la boutique Chanel più grande degli States.

Ed eccoci al 1957. Quell'anno Stanley Marcus organizzò grandi festeggiamenti a Dallas per il 50mo anniversario di Neiman Marcus. Per l'occasione vennero invitati 300 creatori di moda, ma una sola venne accolta come una star: arrivata con il primo aereo straniero mai atterrato all'aeroporto Love Field di Dallas, Coco salì sull'unica Rolls Royce bianca del corteo e arrivò trionfante al podio che la acclamò come la creatrice di moda più influente del XX secolo. Un successo destinato a lasciare traccia, una scia...

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    "Per ogni creazione della collezione Les Exclusifs de Chanel esploriamo un percorso che non avevamo ancora intrapreso. Questa volta ho scelto di lavorare sul muschio. Più precisamente sui muschi bianchi. Il loro candore nasconde un'immensa complessità: avvolgenti, diffondono una luce più o meno intensa e mutano nei loro effetti delicati e sensuali. 1957 è un profumo di pelle che più di altri, si rivela proprio grazie a essa, perché ogni pelle reagisce in modo unico", Olivier Polge.

    Creata da Olivier Polge - già creatore per la maison parigina di Misia Les Exclusifs de Chanel, Chance Eau Vive, N°5 L’Eau e Gabrielle - in collaborazione con il Laboratorio Parfums di Chanel, la fragranza 1957 Les Exclusifs di Chanel, aromatica unisex, si apre con note di pepe rosa, coriandolo, muschio bianco, bergamotto e aldeidi, matura in accordi di fiori d'arancio, muschio bianco e gelsomino e si chiude in un fondo di vaniglia, miele, muschio bianco, cedro, cashmeran e iris.

    Una fragranza che secondo Polge rinvia a una certa idea dell'America: "L'idea che questo Paese ha del profumo, soprattutto grazie a Chanel e al suo N° 5, divenuto un modello di ispirazione olfattiva, persino nelle lacche e nei saponi. Ma anche l'idea introdotta dalla profumeria americana: quella di un profumo "che sa di buono", una parola che sento in modo particolare, poiché tanto cara a Gabrielle Chanel. 1957 è un trait d'union: reinterpreta l'arte della profumeria americana con l'idea del profumo à la française, che impera negli USA fin dagli anni del successo di N° 5".