Oltre all'impresa (forse impossibile) di dare un profumo ai colori dell'arcobaleno simbolo del Pride, Alfredo Veneziale e il suo compagno Giuseppe Musci volevano idealmente assegnare un profumo alla libertà, all'inclusione e all'autodeterminazione di ogni persona.
Ci hanno provato fondando la startup Freenspire che ha dato vita alla Hanky Collection, una famiglia di quattro fragranze genderlesss nata grazie al naso di Maurizio Cerizza, un nome piuttosto noto nell'ambito della profumeria artistica italiana e non solo.
«Io sono un grafico e direttore creativo, Giuseppe un manager televisivo, ma abbiamo sempre avuto la passione per i profumi», racconta Alfredo, «il nome Hanky Collection deriva dall'Hanky Code, il codice del fazzoletto, nato in modo spontaneo negli Stati Uniti negli anni 70. Per aggirare la clandestinità e potersi incontrare, i membri della comunità LGBTQ+ elaborarono un codice cromatico che utilizzava dei fazzoletti o bandane, posizionati nella tasca posteriore dei jeans, o annodati altrove, come segnali per comunicare ruoli e preferenze affettive e relazionali».
In più, il progetto Hanky Collection prevede un'impresa creativa inedita: costruire un ulteriore profumo a partire dai ricordi e dalle sensazioni collettive di chiunque vorrà condividerli. Si chiamerà Queeridescent.

«Per i primi quattro profumi abbiamo lavorato insieme a Maurizio, dandogli delle narrazioni di quattro situazioni in cui chiunque potesse riconoscersi, alcune più legate al romanticismo, altre alla seduzione», continua Alfredo. Maurizio Cerizza ha, quindi, tradotto queste sensazioni e input nei profumi, ovviamente genderless, come è tipico della profumeria artistica e come vuole la filosofia della Hanky Collection. Deceptive Flowers racconta l'innamoramento e l'emozione del primo bacio con un bouquet floreale di ylang ylang, gelsomino notturno, magnolia ghiacciata. Burning Sea rappresenta una passione da vivere sotto il sole estivo, con un accordo marino, zenzero piccante, vetiver e un'inedita assoluta di alga. Under my skin è un amore sensuale e sotto pelle, tra polvere di caffè e zafferano, una scia di cuoio e orzo tostato. Infine, la spensieratezza di un aperitivo al tramonto si traduce in Cocktail d'amore, dove Cerizza ha shakerato le note gourmand di pesca e pompelmo con gelsomino, rosa taif e ambra.

«Sono tutte fragranze ricche di contrasti», spiega il naso Maurizio Cerizza, «e sono piuttosto costruite, si sviluppano attorno a ingredienti preziosi e molto particolari. Ho cercato di rendere soprattutto l'idea di libertà, dell'essere se stessi, e quindi non mi sono dato nessun vincolo con gli ingredienti».
Ora lo attende l'avventura del "profumo collettivo", che dovrà elaborare a partire da moltissimi spunti e sensazioni di persone diverse, ma creare Queeridescent non lo spaventa: «Penso che sarà davvero interessante, ancora di più che quando si collabora con altri nasi per creare un profumo insieme. Un naso professionista arriva a tenere in memoria tra le 2.500 e le 3mila materie prime, quindi avremo sicuramente materiale sufficiente con cui lavorare», scherza Maurizio, che fin da piccolo è stato immerso nel mondo delle essenze grazie alla sua famiglia. Suo padre era un ingegnere chimico e produceva materie prime, olii essenziali e distillati per profumi di lusso (la sua storia è raccontata nel libro L'universo delle fragranze. L'epopea artistica di un maestro profumiere: Maurizio Cerizza, scritto da Raffaele Lauro per Golden Gate edizioni).

Il primo evento virtuale a cui partecipare per elaborare Queeridescent sarà il live Facebook Breaking Code / Breaking Boundaries durante il Pride Milano 2020, quest'anno solo in forma digitale e senza la partecipata parata, ma l'avventura continuerà in altri eventi con temi diversi che saranno segnalati sulle pagine social di Hanky Collection.
«Di solito un profumo nasce a porte chiuse, ma noi pensiamo in termini di una comunità di persone affini e con gli stessi valori e volevamo lavorare insieme. Esploreremo l'immaginario dei colori dell'arcobaleno simbolo del Pride e accoglieremo ogni suggestione o ricordo. Inoltre, vorremmo che questo progetto restituisse qualcosa alla comunità LGBTQ+: per questo ci piacerebbe creare anche un'edizione limitata benefica di Queeridescent. Con il ricavato vorremmo sostenere le realtà e associazioni che aiutano le persone che sono state costrette a lasciare casa a causa della propria identità, come purtroppo spesso ancora succede».