Quanto è imbarazzante rendersi conto che la maglia preferita di sempre, dopo N lavaggi con cura, è finita tra le maglie con le quali dormire perché “complica” la sudorazione? E se invece non fosse colpa della suddetta che tanto vi è stata fedele (negli anni)? Quello che le donne non dicono - sia mai! - è che spesso il problema non è delle maglie troppo usate/lavate/abusate quanto della parte del corpo che ci mette più in imbarazzo della complessissima vagina. Le ascelle sono l’ultima zona off-limits rimasta nella beauty-routine di una donna? Se lo è chiesto la giornalista Alana Peden di Refinery29 che ha provato a confessare il sudore delle sue ascelle e trovare la soluzione per non sudare più: «ho provato un metodo rigoroso e un po' poco ortodosso per smettere di sudare sotto alle ascelle: una forma di detox per la pelle delle zone dove vi sono più ghiandole che producono i cattivi odori». Il metodo mooooooolto salutista si chiama Kaia Takesumi Deodorant Detox e funziona così: uno stick gel interamente bio, applicato per quattro settimane di fila (vietato sgarrare e usare deodoranti traspiranti), controlla l’odore, pulisce dalle tossine, lascia asciutte e senza aloni (le t-shirt bianche ringraziano), e per profumi (si possono scegliere 3 fragranze) si hanno dei meravigliosi déjà-vu che ricordano molto le essenze dei rimedi della nonna. No, non è miracoloso anche se abbraccia pienamente la nuova tendenza di beauty 100% organic.

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Perché se la tendenza del detox è imperante, grazie alla sagace nuova carriera business women come Gwyneth Paltrow, e se altre parti del corpo sono “affrontabili” le ascelle hanno qualcosa di più intimo e inconfessabile. La giornalista di Refinery29 ha provato e confessato che anche con questo miracoloso detox per le ascelle i suoi poteri naturali a base di carbone «subito dalle prime due settimane ti liberano dalle tossine che non hanno certo un odore piacevole. Quindi mi sono chiesta: appena messo e già puzzo? Sì gli effetti di liberazione della pelle sono immediati e intensi. Una collega mi ha beccata mentre me lo applicavo davanti allo specchio del bagno: le ho detto con aria di sufficienza «sì questo deodorante libera le mie tossine”.Ops...». Alla terza settimana il profumo non migliora affatto: quindi è un bluff? No. Per nulla «alla quarta settimana ho ritrovato l’odore della mia pelle, le conseguenze e gli effetti del mio corpo a contatto con i vestiti, ho sentito la mia femminilità, l’ho riconosciuta e soprattutto ho pulito profondamente il mio corpo dalle tossine anche se, dopo un consulto di un amico dermatologo, Joshua Zeichner, ho avuto la certezza che solo il fegato e i reni spurgano davvero le tossine. Quindi sapete cosa mi ha reso felice di aver provato il detox delle ascelle? Mi sono sentita attiva e coinvolta in una scelta salutare per il mio corpo. E mi sono anche divertita a vederne gli effetti (non sempre piacevolissimi). Questo è il mio corpo: curarlo con un rituale del genere mi ha fatto sentire bene: sana». Effetti non collaterali: ritrovando il proprio odore e ph si può evitare l'utilizzo costante di deodoranti che viziano la sudorazione. Inoltre: i rimedi della nonna non sono forse anche i più brillanti metodi per risparmiare soldi e produrre meno scarti? Bingo.