C’è una parola, nello slang americano alla quale nessuna diva vorrebbe essere MAI associata. È il termine “cankles” e indica l’odioso fenomeno del polpaccio che fa tutt'uno col tallone privando di fatto la gamba dell’esistenza di una meritata caviglia snella (sì, tutte le donne meritano una caviglia sottile). Tra i body shaming, quello delle caviglie gonfie è di gran lunga il più ingiusto, perché porsi l’obiettivo di avere le caviglie come Meghan Markle significa affrontare parecchia frustrazione. Sembra non funzionare mai nulla. Se proviamo a perdere peso dimagrisce anche la caviglia, è vero, ma sempre in proporzione al resto del corpo per cui il risultato non si vede. Possiamo evitare gli stili di vita che fanno gonfiare ancora di più le caviglie, ma spesso il risultato è solo quello di non peggiorare ulteriormente le cose, ottenere piccoli risultati quando noi le vorremmo invece migliorare drasticamente.

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Katie Holmes

La prova che quella contro le cankles sia la battaglia estetica più accanita da sempre è nelle estremità delle star. Helen Mirren è ammirata e lodata da uomini e donne perché è invecchiata meravigliosamente, mantenendo un corpo che a 72 anni può ancora esibire in spiaggia. Eppure, sin da quando era un’attrice giovane la stampa l’ha sempre tormentata per le sue caviglie poco sottili, con quel modo irritante di sottintendere “bellissima, bravissima: peccato per quelle cankles, senza sarebbe perfetta”. Lei? Se ne infischia. Mica come la sua collega del passato, Fannie Ward, che nel 1920 faceva furore sia a Broadway che nei primi grandi successi cinematografici di Hollywood. Al tempo la gamba tornita non era un handicap, ma a lei piaceva avere le caviglie belle sgonfie. Per questo motivo, e anche perché era convinta che la pelle del volto ne avrebbe beneficiato, si faceva appendere a testa in giù per mezz’ora al giorno, costringendo il sangue a collaborare con le sue intenzioni (no, non fatelo perché vi ritrovereste con le caviglie sottili e il cervello congestionato).

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Helen Mirren

Altre prove che no, non dobbiamo farne una malattia, se non vediamo i tendini del tallone? Se fosse così facile avere caviglie sottili, perché non le ha Donatella Versace che tutto può? Forse preferisce stare in buona compagnia: di cankles ne “soffrono” Katie Holmes, Katy Perry, Anne Hathaway, Miley Cirus, Misha Barton, Cheryl Cole. E non tutti se ne accorgono, in verità, distratti da altre loro qualità più importanti. Chi, invece, ne ha fatto un caso sui social è Kim Kardashian, anche con un po' di autoironia. Ha cominciato a lamentarsene durante le gravidanze, quando insisteva a portare tacchi altissimi – a proposito: ballerine e stiletti sono nemici della caviglia, in teoria solo la mezza misura aiuta, ma fa la figura geriatrica – e i listini dei suoi sandali diventavano tesissimi. Ha postato su Instagram le foto dei suoi piedi dopo aver tolto le scarpe (se non è auto-ironia questa). L’anno scorso girava voce che volesse ricorrere alla chirurgia per risolvere definitivamente il problema...

Quindi: quello delle caviglie grosse è un (non) problema che si può risolvere con la chirurgia? Da qualche anno si parla di microsuzione, la liposuzione praticata con una cannula molto più piccola, ma prima di saltare di gioia, non è adatta a tutti, bisogno avere la giusta quantità di adipe alla caviglia, c’è un rischio di grumi che a causa della rimozione dei tessuti troppo vicino alla superficie della pelle. Chi ha caviglie muscolose e ossa grandi deve desistere. Ma siamo poi così sicure che il grandissimo ritorno dei sandali ciabatta, bassi, comodi e molto poco sexy, non sia invece la chiave per liberarci da qualunque paturnia da cinturino dei sandali troppo stretto sulle caviglie? Per allontanare il complesso delle caviglie grosse (e delle paranoie ben più ingombranti) forse dovremmo tornare ai rimedi della nonna? Rimedi per caviglie gonfie quali dormire con un cuscino sotto ai piedi, mangiare poco salato, non accavallare sempre e comunque le gambe e bere tanta taaaanta acqua. Oppure c'è uno dei gesti più sensuali del mondo, che fa bene tanto allo snellire la paranoia delle caviglie grosse quanto a ingigantire la quota di femminilità: agli sport perfetti per la circolazione delle gambe, i classici nuoto/stretching, c'è da alternare il rimedio più romantico, il relevé della danza, che consiste nel sollevarsi sulle punte e tornare giù lentamente più volte. Perché collo del piede o no, caviglia grossa o no: siamo tutte étoile.