I trattamenti skincare per pelli con vitiligine consigliati dal dermatologo
Dal filtro solare al gel rivitalizzante, i trattamenti per idratare e proteggere la pelle.
"Nonostante sia considerata una patologia solo di tipo 'estetico', la vitiligine è tra le malattie con i più bassi indici di qualità della vita, per l’impatto psicologico “devastante” che causa nei pazienti, socialmente a disagio nelle relazioni, sia nella vita professionale sia privata” spiega il dottor Matteo Bordignon, esperto dermatologo italiano specializzato nello studio della vitiligine. “L’età media in cui può manifestarsi è tra i 10 e i 30 anni, ma sono in aumento i casi in età pediatrica”. Malattia della pelle che si manifesta con la formazione di macchie cutanee bianche in varie parti del corpo, la vitiligine colpisce dallo 0,5 al 2% della popolazione mondiale, quasi 100 milioni di persone, cifra sicuramente sottostimata, visto che molti pazienti rinunciano alle cure, che fino a oggi si sono dimostrate poco efficaci. “Esistono due tipi di vitiligine, non-segmentaria e segmentaria. La forma non-segmentaria è la più diffusa al mondo ed è la classica forma simmetrica e progressiva che colpisce in particolare volto, arti superiori e inferiori. La forma segmentaria è più rara e colpisce una sola zona del corpo, monolateralmente e stabilmente, senza nessuna tendenza alla progressione”, continua l’esperto dermatologo. “Fino a oggi le terapie disponibili erano a base di corticosteroidi, altri immunosoppressori topici (inibitori calcineurina), fototerapia UVB, fototerapia UVA+psoraleni, antiossidanti da assumere per via orale, metodiche chirurgiche (trapianto di melanociti). I risultati, però, sono sempre stati poco soddisfacenti. È importante premettere che la struttura normale della cute è composta da due strati, l’epidermide e il derma, separate da una struttura che si chiama giunzione dermo-epidermica. Su questa struttura poggiano i melanociti, che poi attraverso le loro propaggini cellulari (dendriti) trasferiscono la melanina ai cheratinociti, svolgendo così la loro funzione di fotoprotettori cutanei, che si manifestano con la colorazione della pelle. Nei pazienti con vitiligine, però, questi melanociti si trovano nel mezzo dello strato epidermico, e il loro distacco avviene senza che il sistema immunitario venga allertato, motivo per cui le chiazze non sono rosse o pruriginose o infiammate: è così anche spiegato perché le varie terapie a base di immunodepressori funzionano poco. Partendo da queste considerazioni, un grande passo avanti è stato fatto grazie alle ricerche che ho condotto insieme al gruppo multidisciplinare di ricerca dell’Università degli Studi di Padova da me coordinato. Ho dimostrato per la prima volta al mondo il ruolo di una molecola chiamata MIA, che provoca il distacco dei melanociti alterati attraverso il 'taglio' delle molecole di adesione alla giunzione dermo-epidermica. Di fatto, questa scoperta ha aperto le porte a nuove possibilità terapeutiche. Queste ricerche, come dimostrato scientificamente, hanno confermato che il distacco dei melanociti avviene a opera della proteina MIA, favorito dal traumatismo e verosimilmente anche da altri fattori, quali lo stress ossidativo e gli autoanticorpi. Da maggio, dopo dieci anni dedicati a questa ricerca e quattro anni di collaborazione con i laboratori di Bella Aurora, da sempre pionieri e specialisti nella pigmentazione della pelle, tutti i pazienti con vitiligine hanno a disponibile una nuova terapia basata su #Repigment12, la crema che inibisce l’attività della proteina MIA. Questo brevetto, oltre a fermare lo sviluppo di macchie bianche, permette alla pelle di ripigmentarsi", conclude il dottor Bordignon.
Vi abbiamo preparato una mini lista di creme e trattamenti skincare consigliati e adatti anche a chi ha la pelle con vitiligine, consultate sempre il vostro medico prima di acquistare/applicare.
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