La cardioaspirina è uno dei farmaci anti influenza su cui è maggiormente discusso in ambito medico. Le domande più frequenti? A cosa serve la cardioaspirina? Se ci sono, quali sono gli effetti collaterali? E se c'è un'alternativa? La prima cosa da chiarire è la differenza tra cardioaspirina e aspirina: la formula. Ma non solo, tutto quello che c'è da sapere è spiegato nel foglietto illustrativo (da leggere con cura. Di seguito).

Il principio attivo
Il principio attivo, in effetti, è presente sia nell’aspirina che nella cardioaspirina nello stesso dosaggio, 100 mg, però nella cardioaspirna il medicinale appare associato a un rivestimento gastro-protettivo, in modo da proteggere le pareti dello stomaco da eventuali irritazioni, ulcere e sanguinamenti. Se vi chiedete se aspirina e cardioaspirina siano la stessa cosa, la risposta è positiva. Al contrario, è negativa se vi state chiedendo se agiscano allo stesso modo. La presenza del rivestimento in quest’ultima, nonostante la stessa quantità di principio attivo, differenzia in maniera sostanziale il metabolismo dei due medicinali, rendendo la prima un antinfiammatorio, mentre la seconda un farmaco perfetto da utilizzare come anti-trombotico nei pazienti che non presentano allergia nei confronti dell’acido acetilsalicilico per rendere il loro sangue più fluido. Per anni abbiamo sentito che un'aspirina al giorno è utile per prevenire l’ictus (CVA). Pertanto, si tende a pensare che dopo una certa età (45-50 anni), si deve necessariamente prendere la famosa aspirina 100 mg (cardioaspirina).

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Le complicazioni emorragiche
Le complicazioni più frequenti di una terapia con aspirina sono le complicazioni emorragiche: sanguinamento delle gengive, naso, gastriti e ulcere gastriche e la più temuta: l’emorragia cerebrale. Le emorragie cerebrali per cardioaspirina sono spesso considerevoli, in alcuni casi fatali, e con disabilità secondaria in altri. Allora, chi dovrebbe prendere l'aspirina ogni giorno? C'è un gruppo di pazienti che potrà sicuramente beneficiare della cardioaspirina, anche se non c'è accordo su come formare questo gruppo.

Il giusto dosaggio
Secondo gli esperti, ogni persona di 50 anni, con 2 fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione, dislipidemia, diabete mellito, fumo, obesità, sedentarietà, l'uso di ormoni sostituzione sessuale, ecc...), soprattutto se non corretti (ad esempio: il fumo o l'obesità), dovrebbe prendere l'aspirina in dosi di 81 mg o 100 mg al giorno. Molto probabilmente moltissimi neurologi e cardiologi non la pensano allo stesso modo sull’argomento. Ad alcuni uomini se ne dovrebbe prescrivere di più, ad altri invece meno, ma generalmente insieme con la correzione dei fattori di rischio, dopo 50 anni la cardioaspirina andrebbe presa in quella dose, se si verificano due o più fattori di rischio. Il tutto per una decina di anni.

Il rischio trombosi
Ricapitolando a meno che ci siano controindicazioni, viene prescritta a tutti i pazienti che devono tenere sotto controllo il rischio di trombosi. L'importante è non assumerne mai più di una compressa al giorno a meno che non sia il medico a prescrivere di prenderne di più.