La gelosia, si sa, è una brutta bestia. E lo è ancora di più quando è retroattiva. Cosa vuol dire? È un sentimento amplificato dal pensiero, a volte infondato, che il proprio partner pensi ancora ad un vecchio amore. Spesso non si risolve la situazione perché uno dei due nella coppia non vuole ammettere di essere geloso oppure, per amore della pace, preferisce non tirare fuori l’argomento. Così, tuttavia, risulta ancora più difficile da gestire, trattandosi di un sentimento molto irrazionale: la gelosia retroattiva, o Sindrome di Rebecca, si può curare ma serve molto impegno e soprattutto dialogo col rispettivo compagno/a. E’ facile dire che l’ex fa parte del passato ma se la realtà è tutt’altra, la situazione va affrontata apertamente. Vivere di paranoie, dubbi e ansia non è mai salutare e può portare solo a complicare ulteriormente le cose con un potenziale risultato: la rottura della coppia. Saper gestire nel migliore dei modi la gelosia retroattiva verso un ex della rispettiva ragazza o ragazzo senza che sfoci nell’ossessione e in film “mentali” è difficile ma possibile: lasciate da parte la diffidenza e il sospetto di un possibile ritorno di fiamma perché molto spesso tutto ciò è reale solo nella vostra mente e per colpa di questa paranoia si rischia seriamente di minare un bel rapporto. Come combattere dunque la gelosia retroattiva? Semplicemente amandosi e avendo degli obiettivi comuni: se l’amore è genuino come anche la voglia di costruire qualcosa di importante insieme, le ansie e le insicurezze non avranno ragion d’essere.