Come fare per valutare il nostro stato di salute e prevenire la possibilità di prendere il diabete? C'è un termometro presente nel nostro organismo che ci consente di valutare, seppure per grandi linee, l'andamento della nostra glicemia negli ultimi due o tre mesi. Parliamo dell'emoglobina glicata, altresì detta glicazione, ovvero quel processo biologico in cui gli zuccheri presenti nel nostro corpo si legano alle proteine.

Quando questo accade, lo zucchero già presente nel nostro sangue, il glucosio, si lega in maniera irreversibile all'emoglobina, creando la cosiddetta emoglobina glicata. Quindi, per riassumere, più è elevata la concentrazione ematica di glucosio, tanto più risulterà elevata la percentuale di emoglobina glicata all'interno del nostro organismo.

Emoglobina glicata: valori normali

I valori normali di emoglobina glicata sono compresi tra il 4% e il 6%. Quando il livello di emoglobina glicosilata è uguale o superiore al 6.5%, si può parlare di diabete, quando invece il valore è compreso tra il 6 e il 6,5% ci troviamo in uno stato prediabetico.

Tenere sempre sotto controllo questi valori è di fondamentale importanza, perché, se scoperto in tempo è possibile in qualche modo riuscire a prevenire il rischio di contrarre una delle malattie più diffuse e terribili del mondo.

Infine, andiamo a vedere alcuni fattori che influenzano di emoglobina glicata. L'aumento di questo valore è dovuto a fattori come ipertrigliceridemia, iperbilirubinemia, ruremia, assunzione cronica di aspirina, dipendenza da oppiacei, anemia sideropenica, asportazione della milza, insufficienza renale, alcolismo cronico, aumento di 0.1% per ogni decade di età.

Mentre il calo dell'emoglobina glicata è dovuta a fattori quali: carenza di ferro, assunzione di vitamina C o E, emorragie intense o croniche, emorragie emolitiche, leucemie o trasfusioni di sangue.

In ogni caso, è sempre utile tener presente che tali parametri non forniscono reali informazioni sulle oscillazioni dalla glicemia stessa. Per assurdo un paziente per metà iperglicemica e per metà ipoclicemica presenterebbe valori di emoglobina glicata nella norma.

Emoglobina glicata e glicemia

E' sempre opportuno, dunque, affiancare tale esame anche con i dati della glicemia in momenti diversi della giornata. Per questo motivo, la valutazione dei livelli di HbA1c dev'essere affiancata con i dati raccolti attraverso l'autocontrollo della glicemia, utili per valutare le oscillazioni acute dei livelli glicemici.

Diviene quindi fondamentale la collaborazione del paziente, che dovrà aver cura di monitorare i propri livelli glicemici in giorni diversi e a ore diverse, soprattutto nella prima mattinata, due ore dopo i pasti, la sera e, almeno qualche volta, di notte.

Tale aspetto non può assolutamente essere trascurato, poiché sappiamo che indipendentemente dal rischio correlato ai livelli di emoglobina glicata (che riguardano soprattutto occhi, reni e nervi), gli sbalzi della glicemia sono correlati al rischio vascolare (complicanze macrovascolari del diabete).

Perchè misurare l'emoglobina glicata

Bisogna fare molta attenzione anche per un motivo fondamentale: l'irreversibilità della glicazione. Tale emoglobina glicata, infatti, è contenuta nei globuli rossi e circola nel sangue per un periodo di tre - quattro mesi, ovvero l'aspettativa di vita del singolo globulo rosso.

Questa particolare caratteristica diventa fondamentale, in quanto elegge l'emoglobina glicata come il parametro più attendibile nelle diagnosi del diabete, dal momento che rappresenta il valore della glicemia su un periodo di tempo più lungo e non del singolo momento.

Misurare i valori dell'emoglobina glicata, quindi, è fondamentale per leggere eventuali campanelli di allarme.

Come misurare l'emoglobina glicata

Per eseguire l'analisi della emoglobina glicata non è necessario il tipico digiuno di otto ore prima degli esami, il che oltre a rappresentare un piccolo vantaggio per il paziente, dà anche la possibilità al medico di studiare un caso su abitudini consolidate, invece di prendere in analisi un momento della giornata che magari non rappresenta la giornata tipo del paziente e compromettere la diagnosi con valori sballati.

Quando misurare l'emoglobina glicata

Questo è un esame che andrebbe eseguito due volte all'anno, al fine di avere un monitoraggio serio e costante della situazione, ma nei casi in cui viene diagnosticato un diabete sarebbe opportuno raddoppiare gli esami a uno ogni tre mesi, e nei casi di scompensi più gravi sarebbe giusto fare controlli una volta al mese.

Un esame che, quasi ingiustificatamente, è stato considerato non troppo affidabile: invece, secondo le ultime ricerche, l'esame della emoglobina glicata, se seguito secondo il rispetto degli standard internazionali, può essere considerato molto attendibile.