Un impetuoso accavallarsi di cose da fare, cose da ricordare, cose da sistemare, cose da dire, cose da non dire o dimenticare. Tutti sappiamo cosa significa vivere momenti di stress in cui tutto ci sfugge soprattutto il presente e ci si perde cercando il modo giusto per gestire l'ansia e riappropriarci del tempo che sembra scorrere a doppia velocità. Fortunatamente, ci sono molti modi per mettersi in stand by e (ri)organizzarsi meglio per vivere più serenamente. C'è chi cerca un buon sonno, chi pratica sport, chi fa meditazione, chi lavora a maglia, chi lavora l'argilla...

Non sapete da dove iniziare di fronte a un'infinita quantità di cose da fare o commissioni da sbrigare, in sostanza di fronte al burnout? Niente panico. Secondo il monaco taoista Pedram Shojai la prima cosa da fare è pensare che non siamo (i) soli. Certo questo pensiero non risolve il nostro problema, ma ci dà subito una sensazione di conforto. Sappiate poi che esistono diverse tecniche di rilassamento efficaci per gestire periodi di grande stress. Sophie Miura, lifestyle editor di Mydomaine.com, ha recentemente realizzato un esperimento su se stessa dopo avere letto The Art of Stopping Time: Practical Mindfulness for Busy People del sopracitato monaco taoista Pedram Shojai.

«Ero sull'orlo di una crisi di nervoso. Avrei provato qualsiasi cosa pur di riprendere il controllo. Così è partita la sfida: ogni giorno, mi sarei fermata nel parco vicino al mio ufficio e avrei passato cinque minuti a leggere un nuovo capitolo del libro, sono tutti di poche pagine, ma racchiudono piccole lezione di vita destinate a diventare nuove buonissime abitudini. Dopo tre mesi gestisco molto meglio il mio tempo», scrive Sophie. Ma qual è il segreto celato in questo manuale? Per Sophie la soluzione ai suoi problemi si può riassumere in un programma distribuito su tre giorni.

Il primo giorno è necessario risolvere i problemi organizzativi identificando e individuando le "perdite". Date, quindi, un'occhiata alla vostra agenda. Siete in grado di fare tutto quello che avete programmato? Se la risposta è negativa dovete cronometrarvi. Per esempio, fissate una sveglia sul vostro smartphone ogni 15 minuti. Ogni volta che suona, fermatevi e scrivete quello che avete fatto nell'ultimo quarto d'ora. Aggiungete un asterisco ogni volta che ritenete di non avere lavorato in modo efficace. Farlo per tutta la giornata è noioso, ma è un modo geniale per avere una visione più chiara della vostra capacità di gestire il vostro tempo e, quindi, di migliorarvi in questo.

Il secondo giorno individuate le persone che vi trasmettono negatività, che vi manipolano o che si lamentano sempre. Se avete, quindi, un/a collega che ha sempre bisogno del vostro aiuto o è troppo invadente dedicategli poco tempo. Passate, invece, il vostro tempo libero o le pause con le persone che valgono e che hanno un'influenza positiva su di voi. «Può sembrare egoistico, ma è molto importante pensare a se stessi per proteggersi dallo stress, il più delle volte inutile, generato da chi ci sta vicino. Il terzo giorno ormai siete in grado di distinguere quelle che vi fa perdere tempo da quello che vi rende sereni e stimolati.

È arrivato il momento di ritagliarsi qualche ora da dedicare a un'attività che vi piace e che vi fa stare bene. Può essere nuotare, meditare, leggere... Se per voi, per esempio, è prioritario riposarvi annullate quell'uscita che non vi interessa e/o vi stressa e programmate una seduta di dolce fare niente. Volete andare via per il weekend, ma pensate che sia meglio andare in palestra? Rinviate la partenza e andate a una lezione di yoga durante il fine settimana. Fondamentale è, però, che tutte queste attività siano compatibili con il vostro programma e che i passatempi non prendano il sopravvento sugli impegni. «Il vostro programma potrebbe rapidamente trasformarsi nel caos più totale. Non dimenticatevi mai di prendere spesso degli appuntamenti con voi stessi... ne raccoglierete i frutti», conclude Sophie.