Non più 2, ma 4. Sono i minuti necessari per una Spazzolatura dei denti con la S maiuscola. E poi via libera a spazzolini elettrici, a scovolini, a collutori scelti ad hoc dal dentista e al test-spia delle gengive che con una sonda speciale (PSR - Periodontal Screening and Recording) riesce a fare la diagnosi in 5 minuti. Il filo interdentale perde posizione rispetto al passato perché meno efficace nel rimuovere la placca.

Sono alcune delle indicazione contenute nelle prime linee guida mondiali sulla prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie parodontali, promosse dalla SIdP - Società Italiana di Parodontologia e Implantologia insieme alla EFP - EuropeanFederation of Periodontology, alla AAP - American Academy of Periodontology e alla APSP - Asian Pacific Society of Periodontology.

Il problema delle gengive dolenti, arrossate e infiammate, che sanguinano quando si spazzolano i denti riguarda circa 20 milioni di italiani over 35, ma pochi si rendono conto che si tratta di sintomi da non sottovalutare: la gengivite non curata si trasforma spesso in parodontite, la sesta malattia più frequente al mondo e, nella sua forma grave, la prima causa di perdita dei denti.

La perdita dei denti spesso comporta un peggioramento dell'alimentazione e, quindi, dello stato nutrizionale. Le più importanti società scientifiche mondiali hanno quindi redatto un documento di consenso che verrà applicato in ogni parte del globo, per affrontare al meglio una patologia che si associa a un aumento del rischio di contrarre molte malattie sistemiche come quelle cardiovascolari, il diabete, l'ictus, le infezioni respiratorie: il passaggio dei batteri responsabili dell'infiammazione nella circolazione sembra, infatti, connesso all'inizio e alla progressione di numerose malattie.

«Purtroppo la maggior parte delle persone si allarma solo quando sente i denti muoversi e spostarsi, così la conseguenza, se la malattia non viene trattata adeguatamente e in tempo, è la perdita dei denti. Ciò comporta un cambiamento della dieta molto negativo, perché per alimentarsi con una dieta ricca di frutta e verdura fresca come quella mediterranea serve una buona masticazione; inoltre, proprio i vegetali ricchi di vitamina C - secondo uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Pisa per prevenire la parodontite è utile assumere due kiwi al giorno - servono per mantenere le gengive sane. Chi ha perso dei denti, invece, tende a scegliere cibi più morbidi e favorire carboidrati, zuccheri raffinati e grassi», spiega Maurizio Tonetti, presidente SidP.

Di seguito il decalogo per avere denti bianchi e gengive sane

1. Non fumare: i danni del fumo coinvolgono i tessuti orali e periorali, viso, denti e gengive.

2. Introdurre adeguate quantità di vitamina C attraverso una dieta ricca di frutta e verdura.

3. Sottoporsi almeno due volte all'anno a una seduta di igiene professionale e a un controllo dal dentista.

4. Durante la visita di controllo, chiedere di eseguire il test spia delle gengive, il PSR.

5. Se le gengive sono un po' infiammate, lavare i denti due volte al giorno spazzolandoli per 4 minuti.

6. Preferire lo spazzolino elettrico a quello manuale perché più efficace.

7. Scegliere dentifrici delicati, appositamente studiati per denti e gengive sensibili.

8. Utilizzare gli scovolini interdentali di grandezza adeguata ai propri spazi al posto del filo.

9. Farsi consigliare un collutorio antiplacca, facendosi indicare dal dentista anche le modalità.

10. Se le gengive sanguinano, si ritraggono o sono arrossate, farsi visitare presto dal dentista.