Ti svegli a volte al mattino con le mani gonfie e quella fastidiosa sensazione dura anche tutto il giorno? Il gonfiore delle estremità, e in particolare modo delle mani, può essere sintomo di alcune alterazioni fisiche tutto sommato comuni e che nella maggior parti dei casi sono transitorie e fortunatamente non gravi.

Qualche volta però il gonfiore alle mani può anche essere accompagnato da dolori al momento di muovere le dita o anche semplicemente rimanendo a riposo, con un formicolio o con la difficoltà di afferrare degli oggetti. Che possiamo fare per combattere questi sintomi ed evitare un deterioramento della qualità della nostra vita?

Quando si tratta di prevenire e curare è importante conoscere le cause, la terapia da seguire e soprattutto scartare il fatto che il gonfiore alle mani possa essere dovuto a una patologia più grave. Come succede spesso, identificare i sintomi che portano al gonfiore delle mani non è certo una cosa facile, visto che possono essere vari e dovuti a malattie e deficit molto simili fra loro, ma al contempo diversi da trattare.

Non per niente infatti il gonfiore alle mani è chiamato anche edema, ed è dovuto alla ritenzione idrica. Può succedere nei casi in cui, per esempio, ci sia un eccesso di sodio nella dieta, a causa della sindrome premestruale o negli ultimi mesi di una gravidanza.

Cause. Le mani possono gonfiarsi anche per un'infiammazione delle articolazioni, come nel caso dell’artrite e dell’artrite reumatica, accompagnate da ingrossamento, rossore e nella zona affetta da un'infezione. Una cattiva circolazione sanguigna o la sindrome del tunnel carpale, così come una posizione scorretta durante il sonno o il lavoro possono causare problemi del genere. Senza dimenticare un fenomeno sempre più frequente come quello dell’obesità, così come altri tristemente noti come ipertiroidismo e ipertensione.

Un capitolo a parte merita l’utilizzo di certi medicamenti, come gli antidepressivi, i farmaci per il controllo del diabete e la pressione arteriosa alta, gli steroidi e le medicine per le terapie ormonali (come le pillole anticoncezionali o quelle utilizzate quando si raggiunge il periodo della menopausa) che possono causare un rigonfiamento delle estremità anche piuttosto evidente.

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Rimedi. Il primo passo da fare per combattere il fastidioso problema è affidarsi immediatamente a un medico specializzato che possa fare una diagnosi accurata senza trascurare nulla, a 360 gradi, per continuare poi con un'adeguata terapia. Per i casi lievi o comunque passeggeri è ugualmente indicato seguire scrupolosamente una serie di regole basilari.

Innanzitutto la regola più importante è ridurre immediatamente la quantità di sale che utilizziamo nella nostra dieta, che causa in maniera esponenziale la ritenzione idrica e dunque di riflesso l’edema. Poi è assolutamente consigliato bere almeno due litri di acqua naturale al giorno mentre invece vanno evitati tassativamente la caffeina e l’alcol, così come è importante fare una sana attività fisica in maniera continuata. A questo punto un semplice consiglio: alzate le braccia verso l’alto e stringete e aprite i pugni a intervalli regolari per favorire la circolazione sanguigna e aiutare a drenare l’eccesso di liquido.

Le creme, se usate con costanza e con massaggi circolari e insistenti, possono favorire il drenaggio dei liquidi. Preferite quelle a base salina (il sale, attraverso l'osmosi, attira l'acqua "fuori) ma anche fanghi alle alghe. Un rimedio casalingo da vera spa? Immergersi in acqua tiepida dove avrete disciolto un chilo o due di sale grosso, per almeno 20 minuti, almeno un paio di volte a settimana. Anche il massaggio professionale, come il classico linfodrenaggio a mano o la pressoterapia con macchinari, eseguito in un buon centro estetico e con almeno un ciclo di 10 sedute più il mantenimento, può dare buoni risultati.