Un corpo centrale dove scoprire tutte le novità del vivere in modo naturale e tre immense sale/capannoni dove fare, amare ed entrare in varie tipologie di yoga con guru ad hoc arrivati per l'occasione da tutto il mondo. Siamo al Palazzo del Ghiaccio di Milano dove dal 18 al 20 ottobre 2019 si è tenuta la 14ma edizione del Festival dello Yoga. Un evento che scalda i cuori, oltre ai muscoli, di chi lo frequenta in tutta la sua durata, di chi vi permane solo un paio di ore per ascoltare una conferenza o solo 50 minuti per praticare una disciplina nuova o (ri)incontrare un maestro.

La pittoresca struttura che ospita l'evento milanese più zen dell'anno rende questa manifestazione ancora più bella se pensiamo che questo splendido edificio in stile Liberty dal 1923 al 2002 è stato una delle più grandi e rinomate piste da ghiaccio coperte del mondo. Sull'enorme pavimento bianco dove fino a poco meno di 20 anni fa c'era un lastrone di ghiaccio ora vengono ospitati uno dopo l'altro eventi di ogni tipo. Dal 18 al 20 ottobre è stata la volta del più importante appuntamento di yoga in Italia, la disciplina del benessere praticata nel nostro Paese da oltre 2,5 milioni di persone e che Forbes colloca nei topic trend dei prossimi dieci anni, una tre giorni dedicata alla (ri)scoperta delle asana, della meditazione, della ricerca della pace interiore, della sana alimentazione e della moksa, traduzione dal sanscrito = liberazione, il filo conduttore di questa edizione.

Da che cosa e in che modo si è potuto "liberare" chi ha deciso di passare più o meno ore in questo tempio di pace tra venerdì e domenica? Da che cosa: da ogni attaccamento e condizionamento che, secondo l’antica filosofia indiana, causano infelicità. In che modo: praticando yoga con i migliori maestri attraverso diverse tipologie di questa disciplina ognuno in base alle proprie capacità/possibilità grazie (anche) a un'area pensata per i bambini e a uno spazio creato, per le prima volta (finalmente!), per chi ha disabilità chiamato Yoga senza Barriere nato in collaborazione con Matha Gitananda Ashram. Così chiunque durante il weekend avesse voluto mettersi alla prova e/o allontanare rigidità e/o tensioni fisiche e/o mentali attraverso il movimento, il pensiero o la respirazione ha sicuramente incontrato/conosciuto i migliori esperti del settore.

Tra i "maestri" presenti Daniel Lumera, autore (anche) del best seller 21 Giorni per Rinascere; Ambra Vallo, ex étoile del Birmingham Royal Ballet e ora insegnante di yoga e coach di sportivi e ballerini; Atmananda, ricercatore spirituale e allievo di Shreé Anandamayeé Ma e di Rishi Satyananda; Swami Asokananda, numero uno del Centro di Integral Yoga, fondato il secolo scorso da Swami Satchidananda, colui che aprì il festival di Woodstock nel 1969; Gabriella Cella, la più influente insegnante in Italia, con il suo metodo Ratna Yoga; Denese Cavanaugh, ideatrice della tecnica Mala Flow Vinyasa e del metodo Ipath nonché brand ambassador per Freddy nel 2018; Sayonara Motta, la prima insegnante nel 2009 a portare a Milano Aerial Yoga; Carla Nataloni che ha portato nel nostro Paese lo Yoga Ormonale; Stewart Gilchrist, uno degli insegnanti di yoga più influenti di Londra; David Sye, uno dei più influenti insegnanti della Gran Bretagna e l'attesissimo Mark Holzman, esperto di ayurveda oltre che tra i migliori teacher di Anusara Yoga.

Ma quali sono i reali benefici dello yoga, questa pratica millenaria che fa bene a corpo, postura, respiro e spiritualità che secondo uno studio condotto dal CDC - Centers for Disease Control and Prevention tra il 2012 e il 2017 è cresciuta del 5,3%? Aiuta a uscire da forme di schiavitù quali l’ego e i pensieri negativi e/o ossessivi che sfociano spesso in ansia e violenza. La pratica dello yoga può in modo significativo aiutare a sopire e disperdere le negatività, liberandoci verso una pace e un equilibrio interiori che avranno un positivo impatto sia sociale sia individuale. “Lo yoga può regalare a chi lo pratica e, di conseguenza, alla nostra società individui più equilibrati. La community che raduniamo cresce di anno in anno e questo ci fa avvertire una grande responsabilità nel continuare a promuovere uno yoga di qualità, lo yoga più vero, uno yoga che non è moda e che va oltre ogni moda", ha spiegato Giulia Borioli, Presidente e Fondatrice di YogaFestival.

Cosa abbiamo imparato da questa edizione del Festival dello Yoga di Milano? Abbiamo capito grazie a Marc Holzman, terapista ayurvedico di Los Angeles nonché insegnante di Amrit Yoga Nidra, Hatha Yoga e meditazione, cos'è l'energia vitale e come potenziarla/canalizzarla. "Il prana è il corpo vivente dell'universo. È l'alba, la pioggia, il battito del cuore e quello delle ciglia. Ci accompagna dal nostro primo respiro fino all'ultimo", spiega questo giovane maestro che dieci anni fa ha fondato GuerillaYogi, una classe di yoga a offerta libera, nata con l'obiettivo di incoraggiare gli studenti di tutte le condizioni economiche ad avvicinarsi alla gioia della pratica. "Noi abbiamo la possibilità/capacità di attivare, fare circolare e tenere vivo e vitale il prana. Come? Con una respirazione consapevole, un'alimentazione sana e le asana che ci fanno utilizzare al meglio le energie assimilate". Provare/praticare per credere! Namasté Marc!