Collegare il concetto di spa a relax è intuitivo: massaggi, trattamenti, acqua rigenerante e riposo. Ci si aspetta tutto, ma ora la richiesta si arricchisce con il movimento. Il turismo attivo è in crescita, soprattutto se comprende esperienze immersive nella natura.
«Il vero lusso è all’aperto», spiega Rudy Perronet, guida alpina e manager Sport & Adventure di CampZero Active Luxury Resort, a Champoluc.
«Da noi si possono fare canyoning, parapendio, climbing. Ed escursioni in ebike come quella in Val Nana al rifugio Grand Tournalin per osservare stelle alpine e stambecchi. Oppure trekking-yoga al lago Lochien, dove gli asana si fanno su un tappeto d’erba. I più esperti si cimentano con l’ascesa al Castore sul Monte Rosa, dove si toccano i 4.227 metri di altitudine. I benefici sono molti: allenarsi in quota equivale a una sorta di “doping naturale”, aumentano i globuli rossi e il sangue si ossigena. Inoltre, camminare nel verde della foresta, sotto l’azzurro del cielo, con vista dei bianchi ghiacciai ha un effetto cromoterapico.
L’arrampicata, poi, è una sorta di lezione total body: il corpo si tonifica e i muscoli si allungano». E dopo la fatica fisica un “tuffo” nella spa per «rigenerarsi e ripartire in forma il giorno dopo».
Dalla Valle d’Aosta alla Franciacorta, dove Carmen Moretti de Rosa ha inaugurato a Erbusco, Brescia, il relais & chateaux L’Albereta 27 anni fa.
«Un tempo in cui quando andavo negli Stati Uniti», racconta, «dovevo persino portare la cartina geografica per illustrare la zona, tanto era sconosciuta». Moretti, demiurgo del luogo, ha fatto dell’antica villa padronale dei primi del 900 con 60 ettari di giardini e vigneti sulla collina Bellavista, un retiro di lusso con il «valore aggiunto - non solo quest’anno, ma da sempre - del distanziamento sociale naturale». Lo slogan locale è detossinarsi: indoor nella spa Chenot che prevede un regime dietetico ipocalorico associato a idromassaggio, fanghi e massaggi con coppette. E outdoor con percorsi in bici al lago d’Iseo e a Monte Isola, attività nel Parco delle Sculture, o yoga all’ombra degli alberi de La Tesa, spiaggia verde vista lago. Un programma da remise en forme totale, una lezione di vita da portarsi a casa.
L’incontro con la natura è il primo passo per purificare mente e corpo. Questa la chiave del ricco calendario settimanale che accompagna il tempo attivo al Lefay Resort & Spa Dolomiti, aperto da un anno a Pinzolo (Trento) e certificato ClimaHotel. Si può scegliere tra un percorso multisensoriale nel castagneto che comprende yoga ed esercizi di respirazione, un tour in ebike alle cascate Nardis o in Val Rendena, la passeggiata all’eremo San Martino o anche gite a cavallo. «I benefici del tempo outdoor diventano una sorta di prescrizione medica contro le abitudini di una vita sedentaria in ambienti chiusi», spiegano i responsabili, «e sono ideali per superare disturbi fisici quali sovrappeso e dolori alle articolazioni, o mentali, come ansia e depressione».
La natura è fonte di ispirazione anche in Alto Adige. A 30 chilometri da Bolzano, a ridosso di un bosco sull’altipiano del Renon, c’è l’Adler Lodge Ritten, nuovo eco-resort costruito secondo concetti di bio-edilizia.
L’attività fisica è quotidiana: «Coinvolge muscoli, stimola l’apparato cardio-circolatorio e aiuta a scaricare tensioni e stress», spiega Caroline Pescoll, marketing manager. Tra le proposte la passeggiata alle piramidi di terra, coniche formazioni geologiche, e il tour del Cieloronda, la gita in bici al Corno del Renon e - new entry a settembre - il percorso dei “suoni della natura” per ritrovare armonie perdute. Il benessere si raggiunge, poi, con la sauna nel bosco che «rigenera la pelle, elimina le tossine e depura». Un viaggio multisensoriale per ritrovare l’equilibrio psicofisico.
La foto in apertura: yoga nel castagneto del Lefay Resort & Spa Dolomiti, dove le essenze degli alberi e i profumi delle erbe del prato stimolano un contatto profondo con la natura.