Franco Maria Ricci, grande protagonista della cultura italiana, se ne è andato il 10 settembre 2020 dopo una lunga e intensa vita. A noi piace ricordarlo così, con questo servizio dedicato a lui e alla sua splendida casa, che tanto lo rappresentava.

Nella foto sopra: nel salottino d'ingresso della suite lilla, sia il divano sia la poltrona sono stati disegnati dal padrone di casa negli anni Settanta e fanno parte della linea Victoria & Albert, prodotta originariamente in numero limitato dall'azienda Scic di Parma. Gli austeri mobili ornati da losanghe e specchi ricorrono in molti ambienti della casa.

Come l'amico Jorge Luis Borges, Franco Maria Ricci si diletta da sempre a confondere realtà e finzione. A cominciare dagli spazi dell'abitare, dove equilibrio, pulizia, eleganza formale e proporzioni monumentali sposano con lievi tocchi ironici il piacere tutto barocco dell'effimero, il coup de théâtre dei giochi in cartapesta delle feste reali. Ancora oggi, al glorioso traguardo delle ottanta primavere, Ricci – insigne editore, grafico e collezionista – si diverte a stupire. Se stesso, in primis. Succede in maniera esemplare nella tenuta di Fontanellato, poco distante da Rocca Sanvitale, scrigno di una delle mirabili camere picte del Rinascimento: la Saletta di Diana e Atteone del Parmigianino. Un lembo felice della bassa parmense, in cui il padre della leggendaria rivista d'arte FMR (acronimo del nome) ha trasformato la vecchia azienda agricola di famiglia in un santuario consacrato alla propria idea di bellezza, parco culturale con biblioteca, sale da concerto, ristorante e un paio di suite per gli ospiti. Un complesso dalle forme elementari e simboliche ispirate a un Neoclassicismo visionario, «a quell'architettura utopica, irrealizzata e spesso irrealizzabile, di sognatori quali Étienne-Louis Boullée e Claude-Nicolas Ledoux», ci rivela.

Furniture, Table, Room, Interior design, End table, Wallpaper, Desk, Coffee table, Art, pinterest
Davide Lovatti
Antico scrittoio nella camera da letto della suite rossa.
Room, Furniture, Interior design, Building, Living room, Ceiling, Table, Architecture, House, Collection, pinterest
Davide Lovatti
La biblioteca.


Sculpture, Art, Classical sculpture, Stone carving, Architecture, Statue, Column, Interior design, Sculptor, pinterest
Davide Lovatti
Ritratto di Franco Maria Ricci. Nella libreria è custodita la più completa collezione privata di opere di Giambattista Bodoni, tipografo neoclassico.


Lui si è accomodato nei rustici, che con gusto spiazzante ha ammantato di candide colonne, soffitti a lacunari, artwork importanti e piccole curiosità da cabinet d'amateur: è il caso dei teatrini di Ettore Sobrero, autore piemontese di universi in miniatura. Nella cascina padronale, foderata di rampicanti, ha addossato alla parete dello studio due cariatidi in stucco acquistate a Parigi, resti della scenografia di un teatro settecentesco catalano demolito nel secolo scorso. E nella stanza accanto ha messo sotto vetro il suo tesoro: i milleduecento volumi del genio della tipografia Giambattista Bodoni, che compongono la raccolta privata più completa al mondo, riunita in cinquant'anni di appassionate ricerche. Volumi che Ricci consulta su un lungo tavolo di sapore francese dai piedi a zoccolo caprino, proveniente dalla residenza ducale del Casino dei Boschi. Ovunque, poi, l'altra magnifica ossessione del padrone di casa: i ritratti dipinti – «li guardi e ti guardano; sono presenze, non accessori ornamentali» – e i busti, «splendida metafora del surreale».

Room, Furniture, Interior design, Ceiling, Table, Building, Floor, Dining room, Living room, Architecture, pinterest
Davide Lovatti
La scrivania prediletta dal proprietario, in uno spazio di composta e maestosa eleganza, che invita alla riflessione e allo studio. Le imponenti cariatidi sullo sfondo, (le due visibili in questa immagine fanno parte di una serie di quattro) provengono da un teatro catalano del Settecento, demolito nel secolo scorso.

Un mood in perfetta sintonia con la dimora, concepita sull'idea letteraria del doppio: library, studio, camere da letto in un edificio e living in un altro, ricavato dall'originario fienile; i due blocchi sono collegati da un sentierino tra i bambù. L'area conviviale è stata ideata all'insegna di una ricercata semplicità, con piscina sul tetto, grande dehors per affollati pranzi estivi e ampio soggiorno dove ritrovarsi nelle nebbiose sere invernali, intorno al camino in rame di Guido Canali. Al muro, Suite de Vases del Settecento, di Ennemond Alexandre Petitot: primo architetto alla corte dei Borbone di Parma. Sulle mensole, terracotte di Cordelia von den Steinen, scultrice eccellente nonché moglie di Pietro Cascella; a lato, un presepe storico napoletano. Sono le poche opere che Franco Maria Ricci ha scelto di tenere accanto a sé. La collezione d'arte è infatti confluita quasi per intero nell'adiacente museo, aperto al pubblico dal 2015 e contenente cinquecento pezzi dal XVI al XX secolo, specchio di un piglio eclettico, insensibile alle mode e alle tendenze di mercato. Tuffato tra le pagine dei cataloghi d'asta, Ricci ha comperato soltanto ciò che gli piaceva davvero, tra vanitas barocche e statuine crisoelefantine Déco, antiche Madonne in cera e pitture naïf, modellini di monumenti (il Duomo di Milano) e perfino alcuni denti di narvalo in stile Wunderkammer.

Room, Interior design, Building, Ceiling, Property, Furniture, Dining room, Table, House, Lighting, pinterest
Davide Lovatti
Tavolo di gusto francese, con i piedi a zoccolo caprino: proviene dalla residenza ducale del Casino dei Boschi, sulle colline di Parma, e risale alla seconda metà del XVIII secolo; sul piano, uno stipo secentesco. Il tappeto è un Karabagh di fine Ottocento, dal Tefaf di Maastricht.
Living room, Furniture, Room, Interior design, Coffee table, Property, Couch, Building, Table, Home, pinterest
Davide Lovatti
Arredi d’antan e, sulla mensola, sculture barocche dei Padri della Chiesa.


Sculpture, Floor, Statue, Property, Architecture, Art, Interior design, Museum, Wall, Classical sculpture, pinterest
Davide Lovatti
Le Quattro Stagioni in pietra.


Interior design, Collection, Room, Tourist attraction, Art, Furniture, Museum, Building, Sculpture, Floor, pinterest
Davide Lovatti
Busti neoclassici con, al centro, quello raffigurante il duca di Wellington, di Sir Francis Chantrey.


White, Stairs, Arch, Architecture, Wall, Building, Line, House, Room, Door, pinterest
Davide Lovatti
Sulla scala, litografie con i numeri di Erté, 1968.

La meraviglia esplode infine all'esterno, poiché intorno al compound si snoda il celeberrimo Labirinto della Masone, il più vasto del pianeta, realizzazione magistrale esito di sei lunghi anni di lavoro. Duecentomila piante di bambù di una ventina di specie differenti disegnano il dedalo verde dei record, che si dipana in tracciati di tre chilometri. È la concretizzazione di un sogno antico: «Il labirinto rappresenta per me l'allegoria degli strani e tortuosi percorsi della vita umana. E se nella mitologia greca diventa la prigione del mostruoso Minotauro, qui mostra solo il suo aspetto benevolo, con tutto l'incanto di un giardino lussureggiante».

Furniture, Room, Interior design, Bedroom, Bed, Curtain, Wall, Wallpaper, Window treatment, Floor, pinterest
Davide Lovatti
Nella camera lilla, letto a baldacchino con corona in tessuto. Il comodino effetto trompe-l’œil è del veneziano Livio De Marchi. A muro, incisioni della serie Suite de Vases, di E. A. Petitot, poliedrico artista francese alla corte dei Borbone di Parma. Gli stencil che decorano le pareti sono firmati da Maddalena Afan de Rivera.