Nella fotografia in alto: l'area conversazione con la coppia di sofà Franklin, Lawson-Fenning, rivestiti Jim Thompson, e coffee table customizzato, di Modern Living. Sul camino in marmo disegnato da Paris Forino, vaso di Nest Interiors e portacandele in ottone Gem, Tom Dixon; specchiera bronzea, stile italiano Mid-Century, di Flair Home Collection.
Una comfort zone scaldata dal parquet in rovere e animata da grafismi che, con discrezione, accarezzano tessuti, tappeti e wallpaper
Quiete ed eleganza in perfetto equilibrio. È il Dna di questa dimora a New York, pied-à-terre di una famiglia europea che ama concedersi lunghi soggiorni oltreoceano. L'appartamento occupa l'intero sesto piano del building The Porter House, eretto nel 1905 sulla 9th Avenue, inizialmente come magazzino di vini e convertito in condominio nel 2003. Intorno all'edificio pulsa il Meatpacking District, vibrante quartiere che ospita il Whitney Museum of American Art, nonché un tratto della High Line; nei primi del Novecento regno delle macellerie, oggi polo d'attrazione dei flagship store più cool. Varcato l'ingresso della casa, lo scenario muta per aprirsi in un'inaspettata oasi di pace.
Il brulichio di Manhattan si allontana mano a mano che ci si addentra in un teorema di stanze avvolgenti, dal rilassante effetto cocoon. Il progetto è firmato da Paris Forino, giovane professionista australiana di origini italiane (il nonno paterno è appunto di Forino, in provincia di Avellino), trapiantata nella metropoli americana, dove ha fondato il proprio studio specializzato in residenze private, hotel di lusso e, più di recente, anche in location di moda (vedi la torre Missoni Baia, a Miami). Qui la decoratrice attinge al design anni Trenta, Quaranta e Sessanta, mixato con garbo in spazi sartoriali.
«Coniugo tradizione e modernità per creare un insieme al contempo affascinante e funzionale, vicino alle esigenze quotidiane dell'abitare», spiega Paris. La sofisticata dimensione ovattata trasmette serenità, mentre dettagli e finiture giocano sul fattore sorpresa: il parquet dalle tavole generose è impreziosito da profili in ottone, i volumi risultano scanditi da colonne bronzee e da un ritmo vivace di modanature. Le finestre sono maximonofore, rivisitazione in chiave attuale di un antico elemento architettonico, ideali per diffondere la luce naturale.
I sapienti interventi bespoke della stessa Forino – il camino in marmo, il letto e alcune sedute – donano un'allure tutta contemporanea assieme ai motivi geometrici, «in studiati rimandi estetici, che conferiscono una rassicurante coerenza formale». Come il disegno del tessuto con il quale sono rivestite le sedie nell'area pranzo, ripreso su scala amplificata dal grande tappeto nel living comunicante, fino al colpo di scena nella camera padronale dominata da una spettacolare wallpaper. Sul fronte cromatico, la palette delicata degli sfondi e di gran parte degli arredi è interrotta all'improvviso dai toni del blu: sfumature dal pervinca all'oltremare, cariche di seducente mistero.