Nella fotografia in alto, l'area outdoor ospita zone relax organizzate attorno alla piscina. A sinistra, lettini twin Provence, collezione da esterni Restoration Hardware, che firma pure il tavolo e le sedie. Sul fondo, nel patio, lampadari bespoke sintonizzati sull'armadio a parete: un pezzo unico d'antiquariato.
Una strada tranquilla e appartata, un quartiere di lusso negli eleganti sobborghi di Houston. È il contesto seducente che Lucinda Loya – interior designer con clientela internazionale e pubblicazioni sui più blasonati magazine di settore – ha scelto come location della sua villa, rifugio privilegiato per lei e il marito. A fare gli onori, al termine del viale di accesso, è una facciata minimalista di sapore Bauhaus, che si staglia candida contro il cielo terso, simile a una quinta teatrale nel progetto architettonico di Allen Bianchi. Varcata la soglia, l'atmosfera cambia radicalmente e un luminoso mood fiabesco accoglie il visitatore. Una scultura dorata dalle forme organiche a nido d'ape decora il living, anticipando ulteriori meraviglie: una parete costellata di eteree farfalle in ceramica, un grande dipinto reinterpretazione di una dama settecentesca, una collezione di preziose corone d'epoca europee e africane.
«Aspiravo a una dimensione unica e personalissima, accogliente e magica al tempo stesso», rivela Lucinda, che ha disegnato in prima persona una serie di arredi, tra cui una romantica dormeuse in tessuto damascato di Fortuny. I suoi pezzi sono accostati con mano sicura a prestigioso antiquariato da gallerie autorevoli, ma anche a svariati elementi di spiccata contemporaneità per attualizzare amabilmente l'insieme. «Adoro i contrasti e gli abbinamenti inusuali: la seduta antica vicino al quadro di Vanessa Beecroft o il sofà in legno intarsiato accanto alla tela della danese Mie Olise». Coerentemente, Loya ha voluto gli infissi neri per le finestre, ovvero un segno grafico forte sull'intonaco bianco dell'edificio. Le immense vetrate rendono immateriale il confine con l'esterno; il verde del prato e il blu della swimming pool e degli specchi d'acqua più piccoli sono godibili da ogni locale. «Quanto alla lounge nel patio, è riscaldata d'inverno e dotata di aria condizionata d'estate, per essere vivibile tutto l'anno». L'intero piano terra è privo di barriere; le "visuali a cannocchiale" si avvicendano da una stanza all'altra, all'insegna della fluidità. L'assenza di chiusure caratterizza pure la camera da letto padronale, dove il bagno – uno degli undici – è a vista, dotato di doccia aperta.
Sono spazi perfetti per ricevere, rilassarsi in famiglia, dedicarsi ad appaganti passatempi creativi (Lucinda ha una private room in cui confeziona doni per gli amici, dai gioielli agli accessori ornamentali). «Amiamo indulgere ai piaceri della vita; il tavolino e le due sedie immersi nella parte a sfioro della piscina sono lì a dimostrarlo. Quando il tempo lo consente, è meraviglioso fare colazione pieds dans l'eau oppure gustare un aperitivo serale ancora in costume da bagno. È questa la mia concezione di casa: un luogo capace di sprigionare felicità», conclude Lucinda, soddisfatta che la dimora assolva magistralmente il compito.