Nel living, sofà Villa, Holly Hunt, come il side table Portia Drinks; tavolo centrale di Anees; consolle Tivoli, Chai Ming Studios; due lampade da terra di Holtkoetter; chandelier Nimbus, CTO Lighting. Sopra il camino, Cosmic Wanderlust, di Michiko Itatani; sul fondo, scultura in bronzo Rorschach, di Lionel Smit.

Un interno caldo e avvolgente, votato alla convivialità, in dialogo virtuoso tra easy living e spirito sartoriale. Siamo a Chicago, terza metropoli degli Stati Uniti dopo New York e Los Angeles, in un grattacielo di quaranta piani di recente costruzione sulla Gold Coast. Questo è il quartiere dell'élite, dove edifici svettanti tra le nuvole convivono con case vittoriane dallo charme d'antan.

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Richard Powers
Nel living, sofà Villa, Holly Hunt, e tavolo su disegno, Anees; tra le sedute Reeves Wood in lana Pierre Frey, Minotti, side table di Andrianna Shamaris; ottomana Facette in tessuto Dedar, di Natasha Baradaran; tappeto Compendio, di Shiir. Artwork Nelson Mandela, Gavin Rain, e tela di Zhuang Hong Yi.

Qui, in un appartamento di settecentocinquanta metri quadrati affacciato sull'azzurra immensità del lago Michigan, una coppia appassionata d'arte ha deciso di trasferirsi quando i tre figli ventenni sono andati a vivere da soli. «Antidoto alla "sindrome del nido vuoto", il ritorno in città dopo la parentesi in un sobborgo residenziale ha permesso ai padroni di casa di ritrovare un'eccitante vitalità urbana», racconta l'interior designer Tom Riker, che ha firmato il progetto con il partner di vita e lavoro James Dolenc.

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Nella sala da pranzo con cantinetta per i vini e mobile bar, intorno al tavolo custom-made in noce e bronzo, di Dan Parish, sedie Preston, di Troscan, rivestite in pelle Edelman e seta Jim Thompson. Coffee table anni Cinquanta, Philip & Kelvin LaVerne; seduta di Kelly Wearstler sul tappeto di 1014 Creative.

I due soci, fondatori dello studio JamesThomas, hanno lavorato a stretto contatto con i proprietari, loro clienti da quindici anni. «Amanti dei ricevimenti e delle riunioni familiari, ci hanno chiesto di declinare parole chiave come calore, relax e ospitalità in un contesto abitativo ritmato da un'importante collezione di opere d'arte». In collaborazione con Thomas Shafer Architects, i decoratori hanno concepito ex novo una planimetria in cui gli ambienti – dalle dimensioni generose e stilisticamente coerenti – si aprono uno sull'altro, per una libera circolazione di aria e luce.

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La porta, su progetto di Miles & Lincoln, si apre sull’ingresso con carta da parati di de Gournay e pavimento in marmo Bianco Statuario. Panca Press, Baker; coppia di lampadari linea Mandala, Willowlamp. 
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Il mobile bar e la cantinetta incorniciati da una struttura realizzata in bronzo e vetro.

Un'impeccabile eleganza senza tempo, sensibile ai contrasti materici, scandisce il linguaggio della residenza sin dall'ingresso, con un'onirica wallpaper e sospensioni dalle geometrie orientali a dare il benvenuto, ammorbidendo la solennità del marmo e il classicismo dei rivestimenti in legno massello. Attraverso il filtro di sobri pannelli in noce (una sorta di "pentagramma verticale") il living si svela gradualmente in fluida continuità con la zona pranzo, che sfoggia una scenografica cantina high-tech e un mobile bar. «Nell'angolo conversazione un'intera parete è allestita come una galleria. Il sistema per appendere e illuminare le tele duetta magistralmente con gli elementi circostanti».

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Letto Spencer completato dal comodino in rovere e bronzo Fortis, entrambi di Holly Hunt; lampada vintage; sopra il mobile bespoke in noce, di Dan Parish, opera Jennifer Presant; chandelier gemelli Laight, Jean de Merry; wallcovering firmata Phillip Jeffries. 
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La vasca di Zuma Collection e panca Flora, Eurocraft.

Privilegiando le icone del design contemporaneo, gli arredi sono rivestiti di nobili tessuti; a enfatizzare il feeling di festosa accoglienza concorrono i tappeti in velluto, che accarezzano i pavimenti, e rilassanti cromie cerulee dal sofisticato impatto estetico. «Il blu accentua la comunicazione con l'esterno evocando il cielo e l'acqua, la cui visione è garantita dalla terrazza panoramica e dalle maxivetrate. Abbiamo scelto tonalità delicate, per non entrare in competizione con l'incommensurabile bellezza del paesaggio». Anche solo immaginare la sfida sarebbe stato presuntuoso.

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Il terrazzo gode di una vista spettacolare sul lago Michigan, che si svela tra i building della Gold Coast, esclusivo quartiere di Chicago. I tre lettini modello Great Lakes, di Sutherland, hanno la struttura in alluminio e il rivestimento in tessuto outdoor di Holly Hunt. Il pavimento in ceramica è di Ergon.