Nel soggiorno aperto verso l'esterno, sono su progetto esclusivo di Angel O'Donnell i sofà, entrambi in velluto linea Sahco, Kvadrat, e le poltrone in pelle e bouclé Mark Alexander. A sinistra, un elemento custom-made rivestito in bronzo incorpora lo schermo tv, nonché il camino a bioetanolo.



No alle atmosfere aesthetically correct, che funzionano trasversalmente per tutti. È l'opinione di Ed O'Donnell, socio fondatore assieme a Richard Angel della Angel O'Donnell, coinvolta in numerose iniziative immobiliari che stanno mutando il volto della capitale inglese.

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Taran Wilkhu
Oltre il living arredato con i divani su disegno e i coffee table Bizzarro, Julian Chichester, si snoda la sala da pranzo: tavolo dalla base in metallo e sedie in lana misto lino, tutto di Angel O’Donnell; sul top, scultura di Jonathan Adler. Chandelier Avant Linear, Kelly Wearstler per Visual Comfort.

Elementi sinuosi che emulano la fluidità acquatica del Tamigi, al di sotto. È il fil rouge scelto dal pluripremiato studio Angel O’Donnell

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Taran Wilkhu
Sul terrazzo, tavolo e sedute in corda e teak, sgabelli da bar, tutto della collezione Peacock, Cane-line. A destra, il daybed da esterno Strips, colore Silver Walnut, ha struttura d’alluminio e intrecci in rattan, SkylineDesign; i cuscini vestiti Romo donano vivaci note cromatiche all’insieme neutro.

«Oggi si impone un design empatico, umano, sfacciatamente di carattere. La massima aspirazione è vivere in un luogo carismatico, dal layout intelligente e con delle storie interessanti da raccontare», spiega. Una filosofia ribadita in questo progetto: un appartamento al diciottesimo piano di un nuovo complesso residenziale – The Dumont – nell'area di Albert Embankment, sulla riva meridionale del Tamigi e non lontano dai Vauxhall Gardens. Lo studio londinese ha firmato gli interni di stampo sartoriale, nonché il corredo artistico, curando ogni minimo dettaglio. Ultimati i lavori, l'abitazione è stata acquistata chiavi in mano, nel giro di due mesi, per otto milioni e mezzo di sterline.

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Di Ed O’Donnell il letto dalla testiera XL in pelle con l’opera Trees, Tate Gall; sui comodini, base delle lampade Alta, Kelly Wearstler, e paralumi del brand Heathfield & Co. Cassettiera Seago, di Julian Chichester; lume Lexington, Visual Comfort; stampa Gull Fiskar - World Map, di Kristjana S Williams.

L'identikit del destinatario, all'inizio solo ipotizzato, si è poi tradotto in realtà: una personalità dal profilo fortemente internazionale, con intense relazioni sociali, amante di uno stile sofisticato ed eclettico. L'allestimento del terrazzo – centoquaranta metri quadrati con una vista sconfinata sullo skyline – ha rappresentato la sfida più avvincente. Il risultato è una sorta di giardino pensile dove ricevere gli ospiti o godersi momenti privati di puro relax, immersi nella vasca idromassaggio circondata da betulle bianche e da cui contemplare il cielo.

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Taran Wilkhu
La terrazza panoramica al diciottesimo piano del complesso The Dumont gode della vista sulla città; spicca tra gli edifici l’inconfondibile torre di Westminster Palace, sede del parlamento britannico. I divani e il tavolino in primo piano, di fattura artigianale, sono disegnati su misura da Angel O’Donnell.

Nel living la superficie abitativa elude i confini convenzionali, inglobando un'altrettanto spettacolare loggia esterna. Le icone della città – da Westminster Palace al London Eye, dalla BT Tower al Centre Point – si spalancano davanti alle vetrate a tutta altezza; dalle quattro camere da letto il panorama si estende verso la City, Canary Wharf e The Shard. L'elemento dominante è la luce. «Quanto al fiume, ha ispirato il décor», sottolinea Ed. Gli arredi, perlopiù custom-made, con le loro curve evocano il fluido dinamismo acquatico, mentre la palette nei toni del blu prevede incursioni cromatiche dal temperamento deciso, come la nuance porpora. La selezione delle opere d'arte, affidata alle esperte di Cramer & Bell, si allinea al mood contemporaneo e cosmopolita, spaziando dall'etnochic di una corona cerimoniale africana agli origami (che intersecano poetiche calligrafie in spagnolo e inglese) di Caroline Attan: espressione di colta multiculturalità.