Nella scenografica area giorno, in primissimo piano, tavolo Band, design Andrew Martin, come la sospensione Le Marais, e poltroncine gemelle custom-made.
Essere a Londra e sentirsi a Miami: è la sorprendente emozione trasmessa da questa lussuosa town house. Si tratta di una nuovissima costruzione, parte del complesso immobiliare denominato The W1 London e firmato dalla società W-One International. Sullo sfondo, uno dei quartieri più chic della capitale, Marylebone, noto per la concentrazione di palazzi d'epoca, ristoranti gourmet, boutique e spazi espositivi. Curatori degli interni – un progetto totale, dal disegno degli arredi alle scelte di rivestimenti ed elementi strutturali – sono i professionisti del pluripremiato A.LONDON, che hanno interpretato in chiave contemporanea il classico modello inglese della casa a schiera.
Un nido confortevole protetto da caldi rivestimenti nelle autorevoli sfumature del grigio
«La sfida è consistita nell'infondere agli interiors le caratteristiche salienti del distretto: l'ariosità delle gallerie d'arte e l'eleganza altoborghese dei fashion store», osserva Rhian Barker, direttrice della divisione design dello studio. I trecentoventi metri quadrati si sviluppano su tre livelli visivamente comunicanti, uniti da un fulcro centrale con soffitto a tutta altezza culminante in un lucernario. La palma svettante nella monumentale zona giorno e le nuance sabbia e oceano rimandano alle penthouse della Florida, mentre l'atmosfera languida imperante ricorda gli scatti del fotografo americano Slim Aarons, celebre per aver immortalato il dorato mondo del jet set, tra Acapulco e la Costa Azzurra.
«Ci siamo lasciati ispirare dal suo stile glam, da quelle scenografie nostalgiche e dandy, convinti che chi verrà a vivere qui sarà necessariamente un edonista», prosegue Rhian. La ricercatezza estrema è enfatizzata dalle opere che ornano le pareti: site-specific (la composizione astratta in bianco e blu nell'atrio) oppure selezionate presso Saatchi Gallery. È il caso anche del grande quadro nella sala principale, un pezzo della serie Chromology, realizzata con resine variopinte da Nat Bowen, autrice che attraverso le sue creazioni è un'estrosa coprotagonista del décor.
L'accentuata verticalità e il susseguirsi fluido dei volumi garantiscono tuttavia l'autonomia di ogni singola area e il rispetto della privacy. Il pianterreno accoglie il living, dove convivono pure sala da pranzo, cucina e, adiacente, un salottino intimo di gusto Art Déco caratterizzato da tonalità avvolgenti accostate a dettagli in bronzo e ottone (un luminoso motivo ricorrente). Una scala lignea dalla balaustra vetrata conduce ad altri locali relax e alle camere da letto, compresa quella padronale: un nido confortevole protetto da caldi rivestimenti nelle autorevoli sfumature del grigio. I mobili esibiscono linee sinuose, eleganti tocchi femminili bilanciati dal piglio virile dello studio, con lo scrittoio serenamente rivolto verso l'esterno e un divanetto dalla stampa anni Sessanta. Proporzioni perfette, complici della concentrazione necessaria per l'home working.