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Una dimora di lusso a Manhattan

Nitore formale e dettagli ricercati, tra avanguardia e modernariato

Di Beba Marsano
New York Apartmentpinterest
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Sofisticata filosofia dell'abitare nell'Upper East Side di Manhattan, distretto simbolo del lifestyle newyorkese consacrato da pellicole cult come Colazione da Tiffany e dalla serie Sex and the City. Qui si ergono i tipici edifici in arenaria rossa – abitati da Michael Bloomberg, Woody Allen, Madonna – e si concentrano su un unico miglio le insegne del lusso, nonché i santuari dell'arte: dal Solomon R. Guggenheim Museum al Metropolitan, passando per la Frick Collection. E proprio all'angolo del Met si è stabilita, assieme ai suoi tre bambini, la coppia di San Paolo del Brasile che, con la complicità dell'architetto e designer carioca Lenka Soares, ha dato vita a una town house tutta leggerezza e pulizia formale. La residenza abbraccia un migliaio di metri quadrati, con centoventi di giardino, disposti su otto livelli (compresi interrati di servizio e rooftop). Si trova in un building del 1885, interessato negli anni Venti da un radicale restyling in stile neofederale per mano della Cross & Cross di John Walter ed Eliot Cross: i fratelli che forgiarono l'attuale volto urbanistico, autori del Tiffany & Co. flagship store sulla Quinta Strada, del Barclay Hotel e dell'RCA Victor Building (oggi grattacielo General Electric, monumento storico dal 2004).

Grandi finestre, alti soffitti e un respiro d'eccezione – garantito dai palazzi limitrofi più bassi – caratterizzano gli spazi ordinatamente divisi. Le aree social si aprono ai primi piani (living, cucina, dining, biblioteca e studi), mentre le sette stanze da letto occupano quelli superiori. A ornare l'edificio un giardino pensile, con affaccio sul cinematografico skyline. Nessun eccesso turba questo rasserenante microcosmo, risultato di un calibrato ensemble di creatività sudamericana, pezzi mid-century e mobili italiani. Personalizzano gli ambienti gli artwork selezionati dalla raccolta di famiglia. L'ingresso è dominato da uno scatto del ciclo Biblioteche, di Candida Höfer, la fotografa tedesca capace di trasformare il reale in visione metafisica. In sala da pranzo si staglia un quadro di Anselm Kiefer acquistato ad Art Basel; quanto al soggiorno, sfoggia un carismatico pannello in ceramica azzurra firmato Adriana Varejão, l'artista brasiliana più pagata al mondo: suo il record nazionale d'asta per un'opera battuta da Christie's nel 2011 a 1,8 milioni di dollari.

Arredi e singoli oggetti decorativi, seppure di provenienza internazionale (Austria e Francia in particolare), sono stati acquisiti a New York, «in una costellazione di indirizzi prestigiosi, veri must per gli amanti del design d'avanguardia e del vintage da collezione», confida Lenka. Il tavolo da pranzo arriva da Hudson Furniture, quartiere generale dell'omonima griffe specializzata in produzioni d'ispirazione Neodéco, realizzate da un nutrito team di progettisti e artigiani sotto la guida del fondatore Barlas Baylar. Le sedute anni Cinquanta, rivitalizzate da rivestimenti Knoll, e svariati accessori provengono invece dalla "shopping destination" del momento: 1stdibs, store online consacrato ai pezzi cult del XX secolo. La poltroncina in legno e pelle davanti al camino dello studio è di Wyeth, tempio del modernariato e meta prediletta di personaggi dello star system del calibro di Kate Hudson e del potente agente di Hollywood Bryan Lourd.

Dallo showroom di Suite NY provengono il coffee table in vetro collocato al centro del soggiorno (sul quale poggia una piccola scultura della maison viennese Hagenauer) e l'imponente divano BassamFellows, brand sinonimo di rigore lineare e impeccabile attenzione ai dettagli. «Partendo dalla sua particolare forma a L, ho voluto un intervento bespoke, ovvero un tavolino di raccordo tra i due segmenti, sul quale ho posato una lampada d'antan con fusto in porcellana e paralume di lino», prosegue Lenka. A parte quest'ultima e altre poche eccezioni, le luci sono una passerella dedicata ad Apparatus, del duo Gabriel Hendifar e Jeremy Anderson: punta di diamante del light design americano, con una serie di creazioni giocate su studiate geometrie e materiali nobili, dalla lacca all'ottone, in sensuali incontri materici. Numerosi, poi, i complementi dal ricco catalogo di Espasso, a TriBeCa, galleria interamente dedicata ai maestri del Brasile (in primis Carlos Motta) e alla promozione di talenti emergenti.

La composizione finale risulta di una rassicurante eleganza senza tempo, in un meditato bilanciamento di proporzioni, morbide simmetrie e tinte neutre. Sporadiche, quanto fondamentali nell'insieme, le ideazioni su misura. Tra queste, la libreria nel soggiorno, accanto al camino, disegnata da Lenka: un esemplare in noce, con divisori metallici e pannello posteriore in pelle scamosciata, per raccogliere libri, raffinate scatole e una variopinta collezione di ceramiche d'epoca, passione dei padroni di casa. I coniugi hanno voluto disporre gli amati tesori pure nella nicchia sopra la porta scorrevole che divide kitchen e zona pranzo. La sala della convivialità accoglie inoltre sei lavori minimalisti di Fred Sandback, una candida opera XL dell'uruguaiano Marco Maggi e una di Abraham Palatnik, padre dell'arte cinecromatica. Simile a una preziosa galleria privata, con focus sulle ricerche più avanzate dell'astrazione concettuale.

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Una town house a Manhattan

L'edificio in mattoncini rossi, all'angolo con The Metropolitan Museum of Art, ospita la casa realizzata dalla designer Lenka Soares.

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Sofà Asymmetric, BassamFellows; tavolino bespoke decorato con una luce vintage. A muro risalta il pannello creato in ceramica dall'artista carioca Adriana Varejão.

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Divani Asymmetric, di BassamFellows; coffee table in vetro, da Suite NY, abbinato a un tavolino vintage in ceramica, da Maison Gerard. A sinistra, lampada Dalo, su 1stdibs, personalizzata con un paralume in lino scovato a Chinatown; lampadario Highwire, Apparatus. Floor covering in legno su disegno, di Aronson's.

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Poltrona mid-century, da Wyeth.

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Tavolo realizzato da Hudson Furniture; sedie da 1stdibs, in tessuto Knoll; luce Trapeze, Apparatus; opera di Abraham Palatnik.

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Seduta da Den Møbler, in tessuto di maharam; carrello bar, di Jorge Zalszupin; lume Amande, di Christian Liaigre.

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Il foyer d'ingresso dominato da una foto di grande formato, della famosa serie Biblioteche firmata Candida Höfer.

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Letto Flou, con testiera rivestita in bouclé Knoll; comodino da Restoration Hardware; applique Cylinder, di Apparatus; a muro, due lavori del ciclo Monotypes, di Mira Schendel.

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