Royal Edimburgo: cosa vedere e cosa fare
La capitale della Scozia mostra il suo lato regale, tra gotico flamboyant e antichi palazzi.
Calton Hill e i suoi maestosi monumenti, il castello medievale arroccato su un costone selvaggio e il Trono di Artù: punta massima del gruppo di colline che fa da scudo a Holyroodhouse Palace. In occasione della sua prima visita a Edimburgo – risalente al 1842 – la regina Vittoria annotò su un taccuino queste parole: «La vista della città dalla strada è davvero incantevole, quasi fiabesca; come ha detto il principe Alberto: di quelle che si possono solo sognare o ammirare in un bel dipinto». Regale, dallo charme discreto e ricca di scorci suggestivi, la capitale della Scozia affascina da sempre la Royal family. Se Elisabetta II presiede ogni anno – tra fine giugno e inizio luglio – la "cerimonia delle chiavi", è nel rigore invernale che questa altera destinazione sfodera tutto il suo splendore.
I bagliori dei cieli solcati dalle nuvole sono meravigliosi, fanno vibrare il caleidoscopico rosone della St Giles' Cathedral e la cupola vetrata del Dome, dove nel periodo natalizio si serve il Christmas afternoon tea. Ma una luce ancora più speciale dà carattere ai palazzi neogotici e al colonnato d'ordine dorico della Royal Scottish Academy. È quella del secolo dei Lumi, che nella seconda metà del Settecento vide emergere filosofi del calibro di David Hume e Adam Smith. Numerosi capolavori architettonici testimoniano i fasti di un tempo; tra i tanti, l'Old College, progettato dallo scozzese Robert Adam, la lunga sala della Playfair Library e la Portrait Gallery: esempio del movimento Arts and Crafts, le cui gallerie al primo piano vantano gli affreschi epici dell'artista inglese William Brassey Hole.
La magia si compie nei giardini di Princes Street e sotto il monumento dedicato a Sir Walter Scott, i cui archi a sesto acuto incorniciano la torre dell'orologio del Balmoral, visibile in lontananza. Faro della collezione Rocco Forte Hotels, questo cinque stelle sorge al di sopra della stazione ferroviaria, punto di partenza del Royal Scotsman: il lussuoso treno che esplora le Highlands tra laghi e manieri. Basta varcare il vicino North Bridge per fare un salto nel passato e ritrovarsi sul royal mile, una successione di strade, attraverso l'old town, che dal castello conduce a Holyroodhouse Palace.
Antico testimone della turbolenta storia scozzese, il palazzo fu fatto erigere – inizialmente come monastero – da Davide I nel 1128, proprio dove il monarca ebbe la visione di un cervo con una croce tra le corna (holy rood in inglese significa "crocifisso sacro"). E lì, oltre il prato, sul limitare dell'abbazia diroccata, in primavera sorgerà un giardino officinale dedicato alle piante in voga nel Seicento, mentre a partire dal 15 dicembre le sale della dimora ospiteranno Splendours of the Subcontinent: mostra sul grand tour dell'India compiuto tra il 1875 e il 1876 da colui che sarebbe diventato re Edoardo VII. A celebrare i contemporanei è invece la National Gallery of Modern Art con Now (fino al 18 febbraio): «ambiziosa esposizione, parte di un progetto triennale volto a dare voce ad artisti locali come Susan Philipsz e Nathan Coley», rivela il direttore della galleria Simon Groom.
Lo stesso slancio per l'innovazione pervade boutique e atelier di moda. A Edimburgo nascono i nobili tweed di Walker Slater e le eccentriche creazioni di Judy R Clark, che intreccia «filati in lana delle Ebridi e tessuti del brand Timorous Beasties su capi dal mood vittoriano», racconta la fashion designer, cresciuta professionalmente al fianco di Alexander McQueen. Sono altrettanto esuberanti le stoffe griffate 21st Century Kilts: brand fondato da Howie Nicholsby, creatore di outfit indossati persino da Madonna e Alberto di Monaco. Come tra le pagine di un volume d'altri tempi, si passa dal tartan club al circolo dei poeti.
Percorrendo l'angusto Lady Stair's Close, a rapire lo sguardo è il Writers' Museum. Ospitato nella dimora secentesca di una contessa, raccoglie memorabilia di Robert Louis Stevenson e Robert Burns. A quest'ultimo, compositore noto per i suoi versi in Scots (scozzese antico), si deve il celebre Ae Fond Kiss, sonetto vergato nel 1791 per Clarinda, falso nome dietro il quale si celava Agnes Maclehose, una giovane donna che il poeta incontrò durante un tea party. Non a caso Clarinda's – al numero 69 di Canongate – è una sala da tè old style, dove concedersi una fetta di Dundee cake e una tazza di tè Scottish breakfast.
Una trama altrettanto avvincente si cela dietro il capolavoro The Skating Minister, tela del 1795 che ritrae il reverendo Walker in una posa di pattinaggio. L'illustre membro dell'Edinburgh Skating Club (associazione nata nel 1780 e prima al mondo nel suo genere) contende il podio a The Monarch of the Glen, opera del 1851 in cui troneggia un cervo, simbolo di queste terre. Commissionato a Edwin Landseer per la Camera dei Lord, fu poi rifiutato e finì in mani private. Acquisito di recente dalla Scottish National Gallery, è il guardiano silente di una città superba, fiera di faide burrascose tra teste coronate.
La guida: i luoghi più esclusivi, gli indirizzi del momento
ORGANIZZARE
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Informazioni utili, hotel, voli, cosa fare. Un vademecum online per scoprire le bellezze del Regno Unito.
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MANGIARE
21212
Lo chef stellato Paul Kitching propone un menu dal twist insolito. Uno dei must: risotto al cheddar con salsa e maionese di basilico e funghi.
Royal Terrace 3, 21212restaurant.co.uk
The dome
Una maestosa cupola vetrata illumina una sala ristorante dai decori raffinati. La Georgian Tea Room al piano superiore è il tempio del popolare Christmas afternoon tea.
George Street 14, thedomeedinburgh.com
The Pompadour
Nel regno dei fratelli Chris e Jeff Galvin si gusta una raffinata cucina francese. Da provare lo sformatino di quaglia con melagrana, aglio selvatico, patate Noirmoutier.
Princes Street, thepompadourbygalvin.co
COMPRARE
Walker Slater
Dal tweed griffato Harris alle calzature di Joseph Cheaney & Sons. Preziosa la consulenza di Simon, shop assistant per gli abiti sartoriali.
Victoria Street 16 − 20, walkerslater.com
Anta
Sciarpe in seta, cravatte in tweed e borse da viaggio in lana, tutto rigorosamente decorato con disegni tartan. Ma anche arredo tavola, lampade e tessile con motivi delle Highlands scozzesi.
George Street 119, anta.co.uk
21st Century Kilts
Dall'estro creativo di Howie Nicholsby, kilt rivisitati, gilet e giacche dal taglio hipster, ma anche originali sporran: le tipiche borse da indossare in vita. Tra i clienti, Vin Diesel, Lenny Kravitz e Madonna.
Thistle Street 48, 21stcenturykilts.com
VEDERE
Holyroodhouse
Sul sito di un'abbazia agostiniana del 1128 sorge la residenza reale ricostruita (come appare oggi) nel 1674, sotto Carlo II. Attorno, quattro ettari di parco e sette serre.
Canongate, The Royal Mile, royalcollection.org.uk
Scottish National Gallery
In mostra, tra gli altri, i quadri di John Singer Sargent e The Monarch of the Glen, tela di Sir Edwin Landseer che raffigura un cervo, simbolo della regalità scozzese.
The Mound, nationalgalleries.org
Castello
Oltre al Palazzo Reale e alla Great Hall, completata nel 1511 per volontà del re Giacomo IV, imperdibili The Honours of Scotland − i gioielli della corona − e la cappella del 1130 dedicata a Saint Margaret.
Castlehill, edinburghcastle.gov.uk
Scottish National Portrait Gallery
Dai ritratti di Sir Joshua Reynolds e Antoon van Dyck alle foto del contemporaneo Graham MacIndoe, in un magnifico edificio neogotico.
Queen Street 1, nationalgalleries.org
Playfair Library
Terminata da William Playfair dopo il 1816, questa biblioteca − inizialmente progettata da Robert Adam nel 1789 − sorprende per il suo elegante impianto neoclassico.
Old College, South Bridge, ed.ac.uk
St Giles' Cathedral
Un'architettura gotica con vetrate raffiguranti, tra gli altri, Sant'Andrea − patrono della Scozia − e il re Davide I. Mirabile la cappella del Cardo, dedicata all'omonimo ordine cavalleresco fondato nel 1687.
High Street, stgilescathedral.org.uk
DORMIRE
The Balmoral
Oltre alle sue 188 camere e suite, questo iconico cinque stelle vanta una Spa, la brasserie Hadrian's e lo stellato Number One, dove gustare piatti della tradizione scozzese. Doppia da €253.
Princes Street 1, roccofortehotels.com
The Glasshouse
Con una singolare architettura in acciaio e vetro, quella che nel Settecento era la chiesa Lady Glenorchy ora è un hotel di settantasette camere e suite. Doppia da €182.
Greenside Place 2, theglasshousehotel.co.uk
Waldorf Astoria The Caledonian
Dietro un esemplare ingresso in stile vittoriano si apre la Peacock Alley, sala dedicata al rito dell'afternoon tea. Qui c'è anche l'unica Spa Guerlain del Regno Unito. 241 camere e suite. Doppia da €227.
Princes Street, waldorfastoriaedinburgh.com
G&V Royal Mile
Un cinque stelle dal tocco glam con 136 camere e nove suite, alcune delle quali arredate dai Timorous Beasties e dalla fashion designer Judy R Clark. Doppia da €239.
George IV Bridge 1, quorvuscollection.com
COME ARRIVARE
Ryanair collega Edimburgo con Milano Bergamo, Bari (uno scalo), Bologna, Brindisi (uno scalo), Cagliari (uno scalo), Catania (uno scalo), Napoli (uno scalo), Palermo (uno scalo), Pisa, Roma Ciampino, Venezia Treviso. Diversi i voli settimanali e le tariffe. Consultare il sito ryanair.com/it/it/