14 cantine dal design innovativo
Gli scenografici progetti firmati da archistar e aderenti a Toscana Wine Architecture.
Progetti d'autore, turismo enogastronomico, arte e design. Questo il poker d'assi delle cantine aderenti a Toscana Wine Architecture, circuito costituito nel 2017 a cui fanno capo quattordici realtà. Dalle più antiche alle più dinamiche, sono diverse per storia e dimensioni, ma il minimo comun denominatore è l'amore per il vino, il rispetto del territorio e la promozione di eventi artistici. Si spazia dalle mostre di fotografia alla scultura, passando per il balletto contemporaneo. Come è il caso del calendario di eventi che anima Rocca di Frassinello, unica cantina vinicola nel ricco portfolio di Renzo Piano. «L'idea di scavare sottoterra e fare una cantina da duemila barrique mi convinse, è stata un'invenzione inevitabile. Sostanzialmente le barrique sono come tanti spettatori silenziosi in un grande anfiteatro», racconta l'archistar. E difatti basta guardarsi attorno per cogliere la magia del luogo, una sorta di tempio attraversato da un cono di luce con scenografiche gradinate su cui sono disposte grandi botti. «Non è un monumento al vino né al committente, ma una costruzione dove tutto deve funzionare per la vinificazione», aggiunge Paolo Panerai, il proprietario della cantina. Palcoscenico di performance di danza contemporanea e mostre fotografiche, Rocca di Frassinello a Gavorrano (in provincia di Grosseto) è solo uno degli esempi di queste sinergie. Perché ci sono anche Petra, firmata da Mario Botta, Fattoria delle Ripalte, disegnata da Tobia Scarpa, e Tenuta Ammiraglia-Frescobaldi, progetto di Piero Sartogo. Ma l'elenco è ancora lungo e vanta cantine altrettanto note, tutte in grado di coniugare forma e funzione, etica ed estetica. Non a caso - secondo un calendario che cambia di anno in anno - queste aziende vinicole sono visitabili e talvolta a fare da guida si presentano gli architetti stessi. Un'occasione imperdibile per scoprire realtà uniche e poderi sui cui campi sono state rinvenute - in alcuni casi - vestigia e resti di necropoli etrusche. Proprio come è il caso di Rocca di Frassinello che vanta anche un piccolo museo dove avvicinarsi persino a tradizioni lontanissime, di popolazioni che già sapevano i segreti e le tecniche della viticoltura. Su un altro versante ci sono ristoranti d'eccellenza che esaltano vini pregiati e suggeriscono autentiche esperienze polisensoriali. Un esempio è l'Enoteca Pinchiorri di Firenze, tempio della francese Annie Féolde, chef tristellata arrivata tanti anni fa in Toscana «per imparare l'italiano e poi rimasta a Firenze... letteralmente stregata dalla città, dalle meraviglie di queste terre e dalle persone». Forte della sua expertise in cucina, non si è mai fermata. Tant'è che tra le sue ultime attività ci sono pure cene di beneficenza per raccogliere fondi da destinare ad associazioni a tutela degli anziani in difficoltà e dei bambini malati. Con un occhio sempre attento al gusto, Madame Féolde continua a sperimentare autentiche gourmandise. Dulcis in fundo... le creazioni di cui va più fiera, come la nuova sfera di meringa bianca ripiena di babà, arancia a dadini e salsa di menta a decorare il piatto. Perché buona tavola e buone intenzioni vanno costantemente a braccetto. Ma non è tutto... côté enologia, proprio a Firenze è in corso la Settimana delle Anteprime 2019, salone che a Fortezza da Basso chiama a raccolta - con BuyWine ora alla sua nona edizione - oltre duecento piccole cantine e buyer da tutto il mondo (fino al 16 febbraio). Per portare le eccellenze "Made in Tuscany" in ogni angolo del mondo.