Cerca ispirazione nell'arte, nella moda e nella musica. Fa del dialogo virtuoso tra ambiti diversi la sua cifra distintiva. Alessandro La Spada ama la contaminazione, «perché anche i settori all'apparenza più lontani dal design possono regalare suggestioni inaspettate». Il direttore creativo di Clan Milano parla del suo lavoro usando queste parole e sottolinea il proprio interesse per la forma, l'armonia delle proporzioni, il dettaglio tecnico: criteri che devono rispettare le esigenze del fruitore finale e da lui rigorosamente celebrati nelle collezioni per Smania, Visionnaire o negli showroom internazionali di Antolini.
Con quel cognome profetico, l'arma più affilata di Alessandro è la curiosità. Da bambino studiava i gesti del nonno ristoratore e costruiva biciclette (hobby che lo ha portato a realizzare moto custom-made). Ora disegna pezzi del suo guardaroba e accessori in pelle: «interesse sorto ammirando l'expertise che ha consacrato Hermès, Tod's e Berluti». La stessa sartorialità pervade l'utilizzo di essenze pregiate, tessuti e pietre nella capsule collection di Smania, presentata all'ultimo Salone del Mobile, o nell'edizione limitata per Visionnaire, che nella scorsa primavera ha conquistato le vetrine di Harrods, a Londra.
Sandrino the Butcher − questo il nome della linea − conta otto consolle, altrettante specchiere con applique e cinquanta sgabelli, che vedono l'incursione inaspettata di alcuni utensili da cucina: vivido ricordo del ristorante di famiglia. A chiudere il cerchio sono i segreti dell'ebanisteria e le tecniche di lavorazione dei metalli apprese dalle maestranze brianzole.
Sedotto dal côté emozionale degli oggetti e dalla matericità delle superfici, La Spada veste gli interni con arredi dal piglio scenografico. Gioca tutto su una misurata sintesi di equilibrio formale e cura del particolare. Senza tralasciare la personalizzazione del progetto: «Coinvolgere il committente nella fase ideativa dà maggior valore al prodotto finito». Deciso e visionario.
Nella foto di apertura Alessandro La Spada, 50 anni, con i marmi di Antolini e la motocicletta Opera.