Nella fotografia in alto, di fronte al pannello in mogano e pino intagliato da Gerrard Robinson e decorato con scene ispirate a Robert Burns, Iwan e Manuela Wirth con il bassotto Yoko e l'alano Bruno.


Una galleria inaugurata da pochissime settimane a St. Moritz con una mostra dedicata a Louise Bourgeois (apertura che porta a quota nove le sedi del prestigioso network Hauser & Wirth) e ora un sofisticato art hotel nel cuore delle Highlands: il Fife Arms, a Braemar. Manuela e Iwan Wirth puntano in alto anche nel panorama dell'accoglienza e replicano la formula già rodata nel Somerset con la Durslade Farmhouse, bed and breakfast di grande charme ricavato in un edificio del Settecento. «Per questa nuova sfida ci siamo lasciati ispirare dallo spirito di una regione straordinaria, dove la luce e il paesaggio giocano un ruolo da protagonista assoluto», racconta Mr Wirth. Così, dopo un attento restauro conservativo, quella che in epoca vittoriana era una stazione di posta adesso ospita quarantasei sontuose camere e suite, ognuna intitolata a personaggi e simboli legati alla lontana contea a nord di Edimburgo. Si va da Robert Louis Stevenson a Lord Byron, perché se a Braemar il primo ha iniziato a scrivere L'isola del tesoro, l'altro ha composto Dark Lochnagar, ode alle terre aspre della Scozia.

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Il salone con arredi vittoriani e soffitto decorato da Zhang Enli.

Firmato da Russell Sage e Moxon Architects, il progetto mescola rarità, dipinti antichi e numerosi artwork (da Subodh Gupta a Zhang Enli, Bharti Kher, James Prosek e Guillermo Kuitca), mentre una litografia del principe Carlo duetta con pitture di coloristi scozzesi quali Archibald Thorburn e John Maclauchlan Milne. A vestire salotti e corridoi sono, invece, tappezzerie bespoke in tweed e tartan disegnate da Araminta Campbell. Incastonato tra i maestosi monti Cairngorm e la valle del fiume Clunie, il Fife Arms vanta pure un ristorante, un bar e un giardino d'autore. Opera della paesaggista inglese Jinny Blom – medaglia d'oro al Chelsea Flower Show 2007 – il parco sposa i colori delle brughiere circostanti e separa l'hotel dalla Spa, oasi in cui concedersi trattamenti ispirati altresì a scenari dominati da altopiani sconfinati e leggendari loch. Ed è questo lo spettacolo ammirato da chi decide di soggiornare nella artist's residence, camera con vista dalla luce ideale per dipingere e apprezzare fino in fondo l'arte dell'ospitalità.

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Wallpaper tartan di Araminta Campbell e Lifting VII, di Stéphanie Vandem