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Intervista a Piero Addis, Direttore Generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza

Dagli appartamenti reali alle mostre di arte contemporanea passando per i concerti.

Di Vanessa Perilli
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Mostre (anche) di arte contemporanea nella villa e concerti e spettacoli di parola nel parco. La Villa Reale di Monza, recentemente entrata a fare parte delle Residenze Reali Europee, non solo custodisce stanze e arredi reali imperdibili e di incommensurabile valore, ma ospita anche esposizioni d'arte, inoltre i 730 ettari di verde che la circondano stanno diventando sempre più il palcoscenico di grandi eventi musicali e presto anche teatrali. Abbiamo incontrato il dottor Piero Addis, Direttore Generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, per conoscere più da vicino i progetti presenti e futuri della villa e del parco.

Quali sono gli eventi in programma della Villa Reale e del Parco di Monza?
Uno dei principali obiettivi del Consorzio della Villa Reale e Parco di Monza è che questi luoghi siano vissuti tutto l'anno non solo durante il periodo estivo quando vi ci si reca semplicemente per trovare un po' di refrigerio. Parlo, quindi, di una fruizione senza stagioni basata su un programma multidisciplinare aperto al pubblico, magari anche gratuito, che comprenda nell'orangerie e nella villa una serie di mostre e di attività ludiche, ma anche di un intrattenimento di alto profilo, tali da creare consapevolezza nei confronti di un bene culturale così importante come questo.

Un bene culturale, quindi, non inviolabile...
Io ho sempre creduto che un bene culturale vada tutelato, ma non attraverso l'inviolabilità. Dire no è un atteggiamento tipicamente italiano. Dovremmo, invece, partire da un atteggiamento propositivo e proattivo per cercare di dire sempre sì rispettando tutto quello che viene richiesto dagli organi di tutela.

Come si concretizza, per esempio, questo desiderio di rendere fruibile un bene culturale come la Villa Reale e il Parco di Monza?
Si è appena concluso l'I-Days Festival 2017 (15/18 giugno) che ha ospitato 300mila persone, rispettando la misure di sicurezza, in particolare la certificazione ISO 2021. Poi vorremmo organizzare degli spettacoli di parola nel parco, onorando il suo antico e tipico utilizzo di intrattenimento all'aperto, come Uno nessuno e centomila di Luigi Pirandello interpretato da Enrico Lo Verso. Sarebbe un peccato non usare i 730 ettari del parco - quello di Monza è il parco recintato più grande d'Europa - nato come luogo di delizia per la corte e pochi eletti e oggi aperto a tutti. Poi c'è la villa, un luogo di grande rilevanza storico-artistica restaurato filologicamente, dove vengono ospitate una serie di mostre contemporanee che dialogano perfettamente con il Barocco della villa.

Che fruizione hanno le sale della Villa Reale?
La Villa Reale, concepita come villa di delizia per Ferdinando I arciduca di Milano figlio di Mariateresa d'Austria, è stata data in concessione a una società per diversi anni nella parte che va dalle cucine fino al Belvedere della Triennale. Poi c'è il piano nobile con gli appartamenti reali che abbiamo in gestione noi, visitabile con un biglietto cumulativo insieme a quello con il quale si accede alle mostre, e una parte del piano nobile del secondo piano dove si organizzano mostre di altro profilo, eventi e ricevimenti.

Quali sono le stanze più belle degli appartamenti reali?
Sicuramente le stanze del re Umberto I e della regina Margherita di Savoia e i passaggi segreti utilizzati dal re per incontrare le sue amanti tra le quali la contessa Litta. Molti arredi sono originali, restaurati filologicamente, molti altri purtroppo sono finiti al Quirinale. Ci sono pezzi significativi come le quattro porte del salotto della regina dalle quali Margherita controllava chi fosse presente a palazzo oppure i tavolini maggiolini realizzati dalle maestranze locali.

Quali sono le mostre in corso?
Fino al 2 luglio ospiteremo la mostra Da Monet a Bacon che arriva dalla Johannesburg Art Gallery con 64 opere di una collezionista inglese, Lady Phillips. Fedeli alla nostra attenzione per l'ambiente a fine settembre ospiteremo la mostra Transavantgarbage - la Terra dei Fuochi e di nessuno di Marisa Laurito che raccoglie 20 foto e alcune opere tridimensionali scattate soprattutto in Campania, ma anche in Sicilia, Toscana e Brescia. Poi organizzeremo delle mostre dedicati agli under40.

Che utilizzo hanno la rotonda, il teatrino e la cappella?
La rotonda dell'Appiani è un piccolo gioiello all'interno dell'orangerie. Nel teatrino napoleonico, ora in fase di restauro, che può ospitare circa 100 persone presto verranno rappresentate delle pièces come si faceva ai tempi. La cappella, infine, è utilizzata come sede espositiva o per attività private.

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Villa Reale di Monza

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