Un’oasi giapponese a Milano, isola postindustrale tutta made in Japan. In via Vigevano c’è Tenoha, concept store esito della felice ristrutturazione di un edificio del 1931, ex laboratorio di carte da parati. Il progetto è firmato da Park Associati, studio che ha curato il revamping architettonico, gli interni e il layout, fino agli arredi custom-made.
Tenoha è oggi un centro polifunzionale di proprietà giapponese, che vanta un antesignano a Tokyo, Tenoha Daikanyama, fondato nel 2014. Lo shop propone accessori per la tavola, cartoleria, abiti, libri e un corner è dedicato al cibo: in vendita la celebre linea di cioccolato Meiji, zuppe di miso, alghe e matcha.
L’offerta nippogastronomica si declina poi in un elegante ristorante caffetteria, tanto minimale quanto confortevole, con spettacolare dehors e privé nello stile tradizionale fatto di tatami e sedute basse. Qui si degusta un menu che va dagli udon ai teriyaki fino al tonkatsu, gustosa versione jap della cotoletta. Il rito metropolitano dell’aperitivo comprende piccole delicatezze di moderna cucina giapponese, con appuntamenti anche a tema. Il primo in ordine di tempo è il Setsubun, previsto il 2 e 3 febbraio 2019, celebrazione dell’inizio della primavera con deliziosi ehomaki.
Il secondo piccolo locale, più informale, è specializzato in ramen, dove quello in versione vegan costituisce il signature dish: pasta lunga in un brodo vegetale arricchito da latte di soia, servito con tofu fritto, bambù marinato, cipollotti e verdure di stagione. Altre ciotole fumanti accolgono brodi di pollo e mix calibrati di ingredienti.
Lo spazio di Tenoha si completa con una grande sala eventi, concepita come una sorta di teatro, gli uffici per il coworking, quindi un’immensa e candida location duttile per ospitare le situazioni più disparate, e infine una vetrina pop-up su strada.
Allo scopo di trasmettere in Italia l’essenza del Giappone contemporaneo, il suo stile di tendenza tra arti, discipline e moda, Tenoha organizza pure una serie di workshop. Il prossimo, in data 6 febbraio, si concentra sui kokedama: un tipo di bonsai senza vaso, fortemente decorativi con le loro forme tendeggianti accarezzate dal muschio. Uno dei sublimi esempi di elaborata semplicità, pura poesia botanica.