Nella foto in alto: Lucio del Pezzo, Talismani del Tao, 2015, collage, acrilico e acquarello su cartoncino, 57,5x76,5 cm
Fil rouge: l’arte rigorosamente su carta. Che spazia tra le tecniche e gli stili, i linguaggi e i secoli. Tra talenti storici e contemporanei. Per conquistare e sorprendere. Farsi conoscere e anche acquistare. Succede dal 19 al 22 settembre 2019, nel Centro Esposizioni di Lugano, dove va in scena WopArt, mostra-mercato dal respiro internazionale, dedicata alle opere d’arte su supporto cartaceo. L’evento, fondato nel 2016 dall’artista e giornalista specializzato in economia dell’arte, Paolo Manazza, si presenta alla sua quarta edizione con una partecipazione variegata e trasversale (102 espositori tra gallerie e istituzioni provenienti da 16 Paesi) e una formula arricchita e rinnovata, complice di una proposta artistica che esplora e mette in primo piano il medium prescelto a trecentosessanta gradi tra firme ed epoche.
Sotto i riflettori, lungo settemila metri quadrati, il disegno antico, la stampa moderna, il libro d’artista, ma anche l’acquerello, le stampe orientali e le carte di artisti contemporanei. A fare da bussola nel mare magnum espositivo sezioni dense di contenuti. A partire da Main Course, curata da Paolo Manazza e Mimmo di Marzio, che riunisce 43 gallerie suddivise a loro volta nei filoni, Modern, Contemporary e Old Masters, con lavori dei celebri maestri del passato, firme del Novecento e del panorama contemporaneo. La sezione Emergent, invece, porta a Lugano gallerie giovanissime con progetti e artisti worldwide. Mentre Dialogues, a cura di Luca Zuccala, propone una lettura della natura iperdinamica del mezzo cartaceo attraverso progetti selezionati dai curatori e dalle gallerie partecipanti. Infine, Project Space, curata da Marco Roberto Marelli con il supporto di Chiara Spiaggiari, è ad alto tasso di effervescenza. La sezione presenta l’International Laser Print Show, che prevede la partecipazione di importanti project space provenienti da tutto il mondo, selezionati e coordinati da Dario Moalli in collaborazione con un team internazionale: Lucia Aspesi (Assistente curatore Pirelli HangarBicocca), Lorenzo Balbi (Direttore Artistico MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna), Giulia Colletti (Assistente di direzione Castello di Rivoli) e Fiammetta Griccioli (Assistente curatore Pirelli HangarBicocca).
Il calendario di WopArt è fitto di appuntamenti. In questa edizione 2019 la nuova Piazza della Cultura riserva un intero padiglione all’entertainment del pubblico con corner relax, ristoranti, laboratori per i più piccoli e molti dibattiti culturali. Da non perdere Conversations, ciclo di talks con artisti, galleristi, collezionisti e professionisti del settore – a cura di Mimmo Di Marzio e Luca Zuccala – sviluppati attorno ai tre temi espressi dalla campagna di comunicazione della fiera: The Democracy of Paper, The Biodiversity of Paper e The Flavours of Paper.
Previste anche sette mostre collaterali organizzate all’interno del polo fieristico. All'origine della carta: cinque papiri dal Museo Egizio di Firenze, affronta il tema della storia della carta e della scrittura, esponendo per la prima volta a Lugano cinque papiri affidati in prestito dal Museo Egizio di Firenze. Luigi Pericle (1916-2001). L’alchimista pittore, zooma invece su un nucleo inedito di opere su carta dell’artista svizzero Luigi Pericle Giovannetti (Basilea, 1916 - Ascona, 2001), vissuto per molti anni in isolamento artistico e meditativo e di recente riscoperto dalla critica. Il Realismo Visionario di Andrey Esionov, porta in fiera, in anteprima, dieci acquerelli del pittore nato a Tashkent nel 1963 e maestro dell’arte figurativa russa contemporanea. E poi, presso lo stand di Tallulah Studio Art, due le esposizioni: Courtesy of Clifford Chance – Arcus Pride Art Exhibition, Milan, 2019, mostra del celebre studio legale a sostegno della comunità LGBT+, realizzata per la prima volta in Italia lo scorso giugno negli studi milanesi di Clifford Chance; e I AM, che illustra il lavoro di sei giovani e talentosi artisti, portati a confrontarsi con le tematiche di tecnica, segno, luce, colore, materia, pieno e vuoto. Bellissime, infine, nella VIP Lounge, le cinque sculture della serie Gli Orologi Molli di Salvador Dalì e, nell'area Talk, con Love, si assiste a una suggestiva esposizione di installazioni del fotografo di moda Bob Krieger, con una serie di opere selezionate dalla preziosa collezione privata dell'artista.
Passeggiando tra le gallerie – l’Italia è rappresentata con nomi scintillanti quali Massimo De Carlo, Tornabuoni, Continua, Poggiali, M77 – si compie un viaggio delle meraviglie. Odil Redon, Alberto Giacometti, Picasso, Andy Warhol, Maria Lai, Georg Baselitz non mancano, tra i tanti, con le loro opere su carta: leggere, eleganti, sottilmente misteriose. In più – ed è un’ulteriore novità della quarta edizione di WopArt – ogni espositore ha potuto presentare nel proprio stand fino a tre opere su supporto non cartaceo. Con un invito da parte dell’organizzazione: privilegiare dipinti, oggetti o sculture esposti insieme al bozzetto preparatorio su carta. Una via ulteriore per valorizzare i work on paper e riconoscerne la virtù intrinseca di interpretare sul nascere la scintilla poetica, che zampilla nel linguaggio artistico.